Scritto da: F. Bastone
in Diario (Quotidianità)
Spesso mi chiedo dove vadano a finire le parole che non hanno equilibrio. Di certo non creano nulla di buono.
Composto lunedì 22 ottobre 2018
Spesso mi chiedo dove vadano a finire le parole che non hanno equilibrio. Di certo non creano nulla di buono.
Le piccole cose sembrano piccole, ma quando le persone si rivelano, vuol dire che quelle piccole cose per noi erano grandi.
Custodisco sulle righe di un libro, petali di parole che hanno un valore immenso per me, anche se incompatibili con le persone non in grado di apprezzare.
Abbiamo bisogno un po' tutti di essere accarezzarti dal vento, scaldati dal sole, e qualcosa di speciale che ci ricordi quanto sia bello vivere al di fuori del mondo.
Con le parole pien di zucchero si realizzano illusioni. Ci vuole il buongusto di realizzarle con dimostrazioni più coerenti.
In fondo quel che conta è che gli altri trovino sempre in te il modo di apprezzarti.
I miei passi andranno sempre in avanti. Sul mio cammino ci saranno delle soste, certo, ma solo per apprezzare ciò che di bello trovo. Il mio cammino e i miei passi li proietterò verso il futuro, senza dimenticare chi mi ha procurato dolore e chi mi ha donato il cuore.
Per difendersi dal giorno occorre essere come la notte perché, anche se la si scopre, è al buio.
Essere l'ombra di me stessa porta con sé dei vantaggi. Posso svanire nell'attimo stesso in cui nasco. Fatta di niente, tutto mi attraversa. Forse non potrò sentire l'amore, ma non posso neanche essere scalfita dal dolore. Troppe amarezze e delusioni mi pervadono. Non ho posto per altro che l'indifferenza.
Mi rintano nel mio istinto di sopravvivenza. Dove non ci sarà spazio per lacrime e morsi. Il sangue che goccia per la sofferenza ormai si è prosciugato... Essenza oscura sono e creatura della notte rimango.
Sono l'anima sognatrice sulle nuvole di parole ed espressioni del cuore, trascritte sulle pagine del libro del tempo, ove il mio cuore non invecchierà mai a causa delle incertezze della realtà.