- Ma cos'hai da ridere così tanto?
- Non lo so, è gratuito...
Composto martedì 30 ottobre 2018
- Ma cos'hai da ridere così tanto?
- Non lo so, è gratuito...
- Sai, forse vorremmo un po' tutti arrivare ad un punto in cui non ci si capisca più niente.
- In che senso, scusa!?
- Beh! Lo capirai, perché quando ci arriverai, io sarò lì che ti sto aspettando.
Ho guardato lì dove gli occhi non vedono. Perché si può essere ciechi, pur avendo la vista. Non voglio più essere cieca. Ho voluto guardare con l'anima e ho visto tanto amore. Lasciati trasportare dall'emozioni, loro sapranno indicarti il giusto percorso della tua vita. Guarda la parte migliore di te, sarai capace di vedere, anche la parte migliore degli altri.
Puoi esser il Lupo oppure Cappuccetto rosso, non importa chi tu sia dei due. Se non sei nel bosco giusto non ci sarà mai la tua favola... Quindi, scegli con cura. Ogni scelta dipende, esclusivamente, da te e da nessun altro.
Abbraccia le emozioni, i tuoi sogni tra le stelle vibranti nella notte della speranza, il futuro che vuoi realizzare nel cuore.
Cerchiamo costantemente quel ritaglio di felicità da ricucirlo al cuore, in quel bagliore di serenità, ove respirare i suoi colori di benessere, nella vita esposta a mille intemperie interiori.
Vorrei tanto che tornassero di moda le lettere. Vorrei riprovare quel batticuore che tanto si faceva attendere nel riceverle. Oggi è tutto più semplice, più veloce ma non ti lascia dentro la stessa sensazione. Un messaggio, si legge, ma nella memoria si cancella, un vocale, puoi ascoltarlo più, e più volte ma non ti farà mai sospirare come una lettera, letta. Abbiamo reso orfani le mani privandole del piacere di toccare, e sentire l'emozione tra le dita.
Grazie alla mente umana esiste la scrittura, la forma massima d'espressione dell'intelligenza, dove tramite parole si celano sentimenti, emozioni, la parte più profonda dell'anima... e allora ho deciso di iniziare a scrivere anche se non saprei da dove partire... è un viaggio all'interno di me stesso, io e la mia coscienza. Ho solo 21 anni ma credo che la vita mi abbia già insegnato molto e che ho ancora molto da imparare... siamo una generazione sfortunata, vittima delle paure, di noi stessi in primis e poi del futuro, ma perché?
La tecnologia, maledetta tecnologia che da una visione distorta della realtà, una visione povera e vuota delle persone, che ci rende miseri e schiavi in un mondo già difficile, ma la forza sta nel saper scegliere, decidere come utilizzarla, essere padroni di noi stessi, anche nelle più grandi avversità non siamo soli, siamo tutti appartenenti alla stessa barca, destinata a viaggiare all'infinito, o meglio fino a quando l'uomo o qualsiasi altro fattore ponga fine a questo ciclo.
Allora perché essere tristi? Perché pensare che solo il denaro possa recare felicità? Il mondo è fatto di persone e non di cose, la felicità è sapersi circondare di quelle giuste, di vivere il momento, di affrontare le paure e vincerle, ma prima di tutto conoscere se stessi.
Ci vuole una dose d'incoscienza per raggiungere la felicità con grande abilità.
Ci vuole un'aggiunta d'ironia per arrivare all'allegria.
Ci vuole un pizzico di voglia di vivere per sentire il risveglio, allora affronti tutto meglio.
Ci vuole un bacio enorme, anche per chi ancora dorme e quando si sveglierà son sicura che lo afferrerà.
Ci vuole poco ad immaginare che le piccole attenzioni quotidiane sono tanto sane.
Ci vuole una risata a squarciagola perché il tempo vola.
La mia anima teme i miei pensieri. Il mio cuore batte per i miei sentimenti. La mia ragione lotta con tutti. La mia malinconia gioca con le parole. Il mio sorriso vince.