Quotidianità


Scritto da: ANTONIO PISTARA’
in Diario (Quotidianità)
Ascolto la musica dei ruscelli,
i miei occhi vedono le cose con occhi diversi, ormai.
Vedo fiori meravigliosi,
Li vedo sbocciare per me e per te
e fra me e me penso,
che mondo meraviglioso è questo?
Vedo il cielo azzurro immerso in nuvole bianche:
che mutano,
giocano,
prendono forma e fanno l'amore col sole.
È la bellezza che commuove i miei occhi.
È Dio all'opera.
Vedo Il giorno luminoso, la sacra notte scura
e fra me e me penso, che mondo meraviglioso è questo?
I colori dell'arcobaleno, così belli nel cielo
Sono anche riflessi nelle facce della gente...
Vedo uomini abbracciarsi, ridere; prendersi gioco della vita che passa.
Sento bambini che piangono;
forse inconsciamente avvertono l'eco di lacrime di vite vissute:
vite spezzate,
vite di quieta disperazione ove muri di lacrime, sangue e odio dividono.
Li vedo crescere, quei bambini,
Impareranno molto più di quanto io saprò mai.
E fra me e me penso, che mondo meraviglioso è questo?
Anche se in fondo un senso di angoscia mi assale:
Perché tutto questo sta scomparendo?
È stato solo un sogno?
La vita è solo un sogno?
Non lo so.
So solo che adesso non sento più nessun pianto.
E tutto scompare, di nuovo:
come in un sogno.
Composto venerdì 11 ottobre 2019
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    Scritto da: MaryRosa Amico
    in Diario (Quotidianità)
    "Rispetto". So che per alcuni questa frase è incomprensibile, ma per me "rispetto" è la più bella parola che possa esistere. Rispetto per la natura, gli animali, per le cose, rispetto per le persone. Oggi sembra essere cancellata da tutti i dizionari, non si usa più. Dicono: è fuori moda, come se esserlo, rispettosi, fosse un abito d'altri tempi, in disuso. Il rispetto è la base sulla quale è fondata la vita di ognuno, senza, cesserebbe d'esistere; l'educazione, le buone maniere.
    Composto mercoledì 9 ottobre 2019
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      Scritto da: MaryRosa Amico
      in Diario (Quotidianità)
      In giro per i reparti oncologici i miei occhi hanno visto l'amore. Lei, un corpo così piccolo per un cuore così grande. Lui, con un corpo grande, ma non così grande da riuscire a superare il dolore dell'addio. Li ho guardati da lontano, con la delicatezza di non fare nessuna domanda, ma con la tristezza nel cuore. Il mio inchiostro non riuscirà mai a scriverla tanta bellezza, né i mie occhi potranno mai contenerla tutta dentro. In quella piccola stanza si respirava amore, gioia e dolore. Lui, con la fragile forza di sapere che il per "sempre" può durare anche un solo istante. Lei stringeva i pugni, ma sorrideva, credetemi. Allora, penso che siano loro i veri eroi loro, che si giurano il per "sempre" pur sapendo che la sabbia dentro la clessidra, sta scendendo troppo velocemente. Ho visto l'amore, sdraiato sul letto, l'ho visto chino, piangere sul suo petto.
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        Scritto da: F. Bastone
        in Diario (Quotidianità)
        Il giorno per alcuni è la fonte del pettegolezzo, i nulla facenti si ritrovano nei posti più sicuri per spettegolare e diffondere zizzania, anziché apprezzare ed elogiare ciò che la vita gli riserva, e condividere assieme i piaceri del tempo. Basta iniziare da un gradevole caffè e poi una cosa tira l'alta.
        Composto mercoledì 9 ottobre 2019
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          Scritto da: MaryRosa Amico
          in Diario (Quotidianità)
          Fedeli nei secoli di uno stato che ci ha resi vittime innocenti. Noi uomini, tutori della legge sappiamo come ci si comporta per strada, in servizio. Sappiamo come trattare i delinquenti. E loro sanno anche, di poterci ammazzare. Perché guai, ad usare un arma per difenderci, guai se a loro, viene tolto un capello, guai se bendi i lori occhi, mettendo ai polsi, le manette. Guai, sono sempre, e solo guai per noi. E loro con noi, fanno a gara a chi ne ammazza di più. Siamo servitori dello stato "signori", siamo padri, compagni, mariti, e figli. Non facili bersagli allo sbaraglio.
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