Li ho visti camminare per caso. Si strinsero la mano reciprocamente per mantenersi, una coppia di anziani. Mi sono commossa e ho pensato: "Loro sì che hanno lottato, superato e vinto tutto!". Riuscirono a trasmettermi affetto quelle mani che si baciavano, accarezzavano e si intrecciavano a quelle di un'altra anima. Si vedeva benissimo chi si amavano. Si tenevano per mano.
Con una donna non devi farci sesso, devi farci l'amore. Devi farle vibrare l'anima, sfiorando i suoi più intimi pensieri. Tutti gli uomini sono in grado di riempire un vuoto, ma fare l'amore con l'anima significa farlo con ogni parte di noi. Con tutti i sensi.
Corro. Di nuovo. Accelero. Nessuno dietro di me! Stupore e razionalità, gli altri corrono più di me, da sempre. Non sono arrivato al mio limite, ma da questa gara preferisco tirarmi fuori, non fa bene a nessuno, a me non di sicuro. Gli altri rallentano e io ritorno in gioco, ma sembra di essere su tapis roulant infinito in uno Tsukuyomi altrettanto infinito. Ma è finzione o realtà? Un futuro o un ricordo? Datemi una penna, quest'illusione voglio scriverla io.
Oggi basta così. Basta correre, basta pedalare, anche perché dove sto andando? Mi allontano, metro dopo metro, con estrema difficoltà, ma alla fine torno indietro aggrappandomi a qualcosa che forse nemmeno c'è. Quell'appiglio lo vedo solo io e questa sensazione di vuoto che provo è perché sto cadendo. Mi giro, guardo in alto, cerco le stelle, una ha smesso di brillare, che buffo, non sono mai stato in grado di individuarla, ma ora vedo quella macchia scura nel cielo e capisco che si è spenta. Mentre cado somiglio a quell'uccello che si allontana dallo stormo, così impacciato, così tenero, che lotta per dare un senso a quello che fa mentre gli altri svolazzano come se nulla fosse, come se fosse così naturale farlo.
Corro, pedalo, volo, cado. Ancora. E ancora. Cerco un appiglio, mi faccio leva con una penna, ciò che mi rimane, sperando di non distruggerla. Ancora. E ancora.
L'inquietudine della vita trasforma il mare in cemento: se percuoti l'acqua non la trapasserai mai.
L'acqua, agli occhi inquieti appare come roccia al tatto; agli occhi pacati appare come un cunicolo da attraversare per scoprire un nuovo mondo.
La rabbia trasforma l'acqua in una barriera; la calma le dona un tunnel, dal quale scorgere il crepuscolo di una nuova strada.
Quando l'amore si posa sulla pelle dell'acqua, la dolcezza delle sue onde inabissa il tuo cuore, il peso scompare e la tua anima nuota tra i colori non ancora scoperti dalla luce.
Gli occhi non trapassano i mari, ma un gesto leggiadro può farlo.
Un effetto tunnel appare nella tua mente, portandoti nel
misterioso mondo quantistico.
Quando nella vita tutto appare sbarrato, buio e privo di strade, il mondo quantistico ci insegna che un tunnel invisibile esiste.
Un tunnel, grazie al quale puoi trapassare una montagna, i mari e le paure.
Un tunnel che appare in una mente pacata, poiché la rabbia
offusca la vista.
L'effetto tunnel è dentro di noi.
La gelosia è una malattia.
Ti logora dentro,
ti svuota l'anima.
Ti fa commettere le cose più strane,
le più folli.
Non hai le dimensioni reali della vita,
ne ragioni con obiettività.
Fa scattare molle interiori negative,
come rabbia, invidia, odio, e frustrazione.
Non te ne accorgi perché pensi sia giusto essere gelosi.
Di che, di chi? Non abbiamo nessun diritto verso nessuno. Le persone non son di nostra proprietà.
Assolutamente. L'amore dona libertà, la gelosia incatena.
E fa ammalare. Dentro, la mente, il cuore, e rovina rapporti di amicizia e di amore.
Guardatevi dentro, e lasciate andare.
Liberatevi da queste catene mentali, e l'amore trionferà.
Siamo più stupidi quando teniamo a qualcosa.
Sentiamo il dolore finché c'è, ed è l'unica cosa che sentiamo. Ma basta un'ora di benessere a farci credere che non fosse così insopportabile. A discapito di ciò che di creda, siamo organismi completamente immemori di tutto ciò che fa male. Chiunque sappia descrivere lucidamente una sofferenza del passato la sta ancora vivendo.
La ricerca della felicità può sembrare la ricerca più banale di tutti gli esseri umani, ma tutti ne hanno bisogno e anzi la vita stessa sembra non avere altro senso al di fuori di quello e ogni volta che crediamo di averla trovata e deduciamo di esserci sbagliati, sembra addirittura che la nostra vita non abbia più alcun senso. E nemmeno l'amore, la speranza ci bastano per sopravvivere.
E ora che il gran casino dei camion è finito, a quest'ora sembra di essere in un bosco. Ritornano le cicale a cantare, Il canto degli uccelli svolazzanti da un albero all'altro. La tranquillità non ha prezzo.