Scritto da: Luciano Meran Donatoni
in Diario (Sentimenti)
Talvolta tanto è facile accennare un sorriso e tanto è difficile reprimere il proprio pianto.
Composto martedì 1 gennaio 2019
Talvolta tanto è facile accennare un sorriso e tanto è difficile reprimere il proprio pianto.
Più che cercare l'anima gemella, io cercherei chi un anima c'è l'ha. Qualità rara in questo periodo critico per tutti.
I due cuori innamorati intensamente estasiati da quel momento magico che solo un tramonto sa dare in quell'orizzonte dove si avviluppavano emozioni senza fine, abbozzandoli sulla tela della loro anima per rimembrarli in eterno.
Non farmi notare quanto io sia forte, ma chiedimi il perché e ti risponderò con un sorriso.
Mio padre diceva sempre: "Ogni fiore è un segno d'amore", ed io li ho raccolti tutti.
Dedicato a te mamma che ora non sei più qui con me. Ti ritrovo pensando ai momenti più dolci della mia infanzia e nelle sere passate a piangere su di un cuscino. Ti ritrovo ricordando le chiacchierate e le nostre passeggiate. Ti ritrovo sempre mamma, nella forza che mi hai donato in questa vita. Ti ritrovo nel mio cuore e so che tu ci sei lassù, nell'aria. Allora se ogni tanto mi guardi, se mi vuoi parlare, io chiudo gli occhi, fallo anche tu e ci sentiremo. E prima o poi, un giorno ci rivedremo e non ci lasceremo più. Ciao mamma. Grazie della vita e dell'amore che mi hai donato.
Ho imparato camminando la vita con semplicità.
Ho imparato a rispettarmi e a rispettare dandomi il giusto valore e dando il giusto peso a cose, persone e parole.
Ho imparato che il tempo è fondamentale per tutto.
Importante quello che concedi che può talvolta risultare sprecato, ma altrettanto importante quello che ti dedichi.
La consapevolezza della persona che sono mi ha raggiunta dopo che la vita e le persone mi avevano ferita, facendo di me il capro espiatorio dei loro fallimenti e delle loro frustrazioni.
Non so dirvi dove tutto ha avuto inizio, ma posso dirvi con certezza che la fine di quel periodo è stato per me l'inizio più bello ed importante.
Sapere chi si è veramente e cosa si vuole, rende completamente liberi da ogni rapporto "non sano" e da tutte quelle strade a "senso unico" che ci lasciavano quella colpevolezza, che seppur non nostra, portavamo come un peso.
La libertà dell'essere è una melodia che risuona dentro...
una melodia che nessuno potrà più spegnere.
La vita è beffarda, bugiarda, mascherata, una commedia continua. Gente costretta a recitare lo stesso personaggio, anche di fronte a se stessi. Perché mostrarsi per ciò che siamo, richiede non poco coraggio. Pochi osano ribellarsi. Molti preferiscono indossare la maschera dell'ipocrisia, e alcune volte è impossibile cambiarli. C'è crisi d'identità, è il prezzo che si paga per non essere stati capaci di restare diversi, ma autentici.
Vorrei passare a prenderti come un po' di tempo fa, sentire il tuo adore, vedere il mio sole, andare al mare e vedere che sei serena, a mangiare un gelato e sentire che vuoi fare l'amore con me. Vorrei tante cose, che tutto questo non fosse mai successo, che ascoltassi il tuo cuore e no chi hai intorno... Che lo sai che son diverso da ogni circostanza e contesto...
Mi manca condividere ogni progetto, ci ho creduto veramente, e cascato con i tuoi giochetti... Ma Ti ho detto... senza impegno passare la mia vita tra la tua. Senza sforzi lasciarti andare dove desideri.
Ti voglio semplicemente, accarezzare il tuo viso che entrava nella mia mano, chiudevi gli occhi e ti lasciavi andare. Vorrei abbattere questa indifferenza, cancellare tutto il male e ricominciare ad amare, a sperare... Che un giorno in più me lo congedi, ancora tra quelle lenzuola, ancora in noi. Nei nostri giorni.
Fantastica la vita, ti rimette in sesto senza che tu ti renda conto. Ti volti a guardare indietro e non puoi che essere felice nel constatare che avanti trovi sempre il meglio. Basta solamente avere la pazienza di aspettare... Resilienza.