Scritto da: Anna Maria D'Alò
in Diario (Sentimenti)
Non crearti molti spazi vuoti, altrimenti provocherai danni per colmarli, riempili di te e accogli l'altro come ospite e non come protagonista o peggio, come despota.
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Non crearti molti spazi vuoti, altrimenti provocherai danni per colmarli, riempili di te e accogli l'altro come ospite e non come protagonista o peggio, come despota.
Quell'intrigante passione che attira i sensi ed il cuore, arde respirando un brivido a pelle.
I caldi pensieri hanno bisogno ogni tanto di essere rinfrescati.
Nulla si può dimenticare. Ma non si può evitare di ricordare. Tante parole fanno eco, mentre molti silenzi gridano. Sarà perché questo è tutto, e tutto è nulla.
Viviamo così talmente di corsa, in una realtà sempre più artefatta e illusoria, da non provare più sentimenti genuini come la meraviglia e lo stupore. Siamo assuefatti da tante cose delle quali non abbiamo affatto bisogno, perdendo di vista ciò che realmente ci appaga, solo perché come pecore seguiamo il gregge e non il nostro cuore.
Tutti di corsa, in un continuo flusso di cose a cui ci si aggrappa, che per le quali perdiamo di vista ciò che è essenziale e benefico per l'anima. Siamo così tutti stressati e annebbiati da tante insensatezze, da non vedere più con chiarezza le cose; da non saper guardare più nel cuore di chi abbiamo di fronte.
L'universo ti fa arrivare gli amori più grandi di sorpresa, per insegnarti qualcosina in più. Sono intensi, prepotenti, e strafottenti. Riescono a buttare giù la porta blindata di un cuore che credevi di aver saldamente sigillato. E dopo, restano vicino a quella porta spalancata, senza entrare. Facendoci bruciare, avvolti nel desiderio inappagato.
E questa tortura, apparentemente ingiusta, è in realtà una sorta di benedizione, necessaria affinché il nostro ego possa affievolirsi, sempre di più, e affinché la nostra anima possa purificarsi, così da liberarsi e prepararsi, un giorno, a spiccare il volo.
La strada che porta al mare è bellissima! Piena di alberi e di fiori che incorniciano il silenzio dell'estate, ogni tanto si sente un coro di volatili delle più svariate specie, il vento sbarazzino accarezza le foglie sugli alberi. Un gatto solitario cammina lungo il giaciglio della strada, la moto corre verso la splendida "scenografia", il mio sguardo fissa il tempo. Ecco in lontananza il mare, giunti sul posto le onde cristalline risplendono di una luce innaturale, il battito del cuore fa da sottofondo allo spettacolo di eterna bellezza, non ci sono parole di completamento, solo silenzi e parole non dette. L'occhio si sofferma sulla linea dell'orizzonte, fruga oltre e poi ancora oltre... oltre il mare oltre l'orizzonte e oltre il tempo. Si lì dove ci sei tu mio caro papà, sei bello come quelle giornate d'estate in spiaggia, dove fiero mi guidavi lungo la riva a prendere le conchiglie, a bagnarmi la spalla con l'acqua salata per rinfrescarmi dal sole di agosto, mi dicevi tante cose e tra queste di quanto era bella una spiaggia deserta, di quanta strada dovevo fare per imparare a nuotare senza avere paura. Di quanto era bello un tronco d'albero sulla spiaggia assolutamente fuori luogo e di quanta forza dovevo avere per poterlo prendere... noi due protagonisti del nostro tempo, dei miei sogni di bambina e delle tue certezze della vita. Tu che mi hai sempre guidato ora sei lì, al di la del mare.
Cosa ti aspettavi da questo incontro fortuito? Sofferenze e solitudini che si incrociano non possono produrre che recriminazioni e rinfacci! Avrebbe dovuto essere tutto diverso ma si sa, non sono i dubbi ma le certezze a cementare i rapporti. E tu che hai trascorso i mesi a riempire il mio cuore ormai vuoto di amore e attenzioni autentiche, adesso lasci sprazzi di poesia affinché arrivino a chi ti legge per cercare un po' di conforto.
Avevo fissato il cielo ma mai così,
i miei occhi si sono riempiti di lacrime ma mai così,
osservano riservati l'infinito ma è difficile colmare il vuoto nell'anima.
Padre non dispero
sono fiducioso e sicuro che da lassù mi indicherai la strada maestra
come hai sempre fatto.
In questa notte di stelle luminose, sarai la più splendente per
indicarmi la dritta via in questo mio buio.
Vigila sempre sui tuoi figli,
illuminami tu che sei la mia stella polare.
Ciao pà.