Sentimenti


in Diario (Sentimenti)
Ricordo un giorno da bambina in cui mi domandai "Ma... cos'è l'amore? Perché gli adulti lo cercano tanto se poi si lamentano del fatto che fa soffrire?" Ormai ero convinta che i grandi fossero pazzi e che, di conseguenza, crescendo ed innamorandomi, lo sarei diventata anche io. Ora che adulta lo sono da diverse lune, mi vedo costretta a dire che non mi sbagliavo. Quella bambina aveva visto bene, aveva riconosciuto i sintomi. L'amore è una malattia terribilmente meravigliosa. Infettatevi, dunque. Ammalatevi d'amore e andatevene in giro a contagiare tutti. Non è difficile, basta un bacio, un abbraccio o una semplice parola soffiata a fior di labbra. E una volta infetti, mi raccomando, non curatevi. Restate ammalati. Io voglio morire d'amore.
Composto domenica 14 febbraio 2016
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    Scritto da: Massimo
    in Diario (Sentimenti)
    Io credo nell'istinto e credo nella ragione, nella volontà e credo nella passione, io credo al colpo di fulmine e ai destini che si incontrano perché così doveva essere, credo alla scelta e credo alle sensazioni, credo agli sguardi e credo ai sorrisi, credo alle lacrime e credo agli abbracci, credo alle discussioni e credo al fare pace, credo al qui e ora e credo al per sempre. Credo che la vita sia bella, ma più bella se ci sei tu, io credo in tutto quello che mi ha portato a te. Io credo di essermi innamorato di te, perdutamente, senza ritorno, per sempre, solo per sempre.
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      Scritto da: Rossella Porro
      in Diario (Sentimenti)
      Non dimentico mai che ci sono cose per cui vale la pena morire ed altre per cui non vale la pena perdere neanche un alito del mio respiro, che la verità sta nel mezzo, ma alle volte sta solo da una parte, che le bugie alle volte sono solo menzogne raccontate a noi stessi, che c'è sempre qualcuno a cui non piacerò qualsiasi cosa io faccia e qualcun altro per cui io sarò meraviglioso nonostante i miei errori, che alle volte bisogna tacere anche quando questo fa male e alle volte urlare per farsi sentire, che bisogna lasciare andare ciò che è stato perché vivere nel passato ci fa chiudere la porta al futuro, che non sempre la vita è pronta a darci quello che ci spetta allora dobbiamo essere pronti ad andarcelo a prendere, che non sempre saremo amati da chi amiamo, che dobbiamo lasciare andar via chi vuole andare e non per sperare che torni, ma solo perché è giusto che ognuno segua la propria strada, anche lontana dalla nostra, che la solitudine non appartiene mai a chi riesce a sentire il suono melodioso dei propri pensieri, che anche un albero con i suoi rami può farci sentire amati.
      Composto venerdì 12 febbraio 2016
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        Scritto da: Robert Tarzia
        in Diario (Sentimenti)
        Comunque sia, è te che vorrei sentire. Ti ho perdonata, sai? L'ho fatto perché in qualche modo bisogna andare avanti. Ti ho perdonata perché ho dimenticato. Ho dimenticato il male che mi hai fatto o quello che credevo mi avessi fatto, perché a volte, le persone non si capiscono e si accusano di tante cose, tranne che del fatto di non amarsi più. E scagliarsi contro l'altro diventa facile, perché si vuole farsi vittima piuttosto che carnefice, così si fa meno male. Non so chi ha sbagliato. Probabilmente entrambi, forse nessuno. Forse è che le cose spesso devono andare diversamente da come vogliamo e volenti o nolenti, dobbiamo accettarle. Ma ti voglio bene lo stesso, come una bambina che adora il suo papà o come l'amore di una madre per i suoi figli. Ti voglio bene, davvero.
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          Scritto da: Robert Tarzia
          in Diario (Sentimenti)
          Mi chiedo come fai. Come fai a farmi innamorare e disinnamorare nel tempo che vuoi tu? Mi avvicini, mi allontani: sembro il tuo giocattolo preferito. Saranno quegli occhi così brillanti, quelle labbra così sensuali, quel viso d'angelo che nasconde un diavolo, quei gesti così dolci, ma nessuna riesce a colpirmi e ferirmi come fai tu, con un semplice sguardo. Sarà che forse... ti amo. Ed io lo so, lo so che ti manco. Si capisce dal modo in cui mi eviti, dal modo in cui mi ignori, dal modo in cui mi rendi una nullità, per poi farmi sentire speciale con una sola parola o un solo sguardo.
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            Scritto da: Robert Tarzia
            in Diario (Sentimenti)
            Ciao, amore. È così che ti ho salutata, a bassa voce, l'ultima volta che ci siamo visti. Ma cosa ne sapevo io dell'amore? Nulla... non ho mai saputo un cazzo dell'amore, io. Ho scoperto tutto dopo, quando è arrivata la fine, quando il tempo era scaduto, quando non avevo altra scelta che imparare cosa fosse, quando ti ho salutata per l'ultima volta. Ciao, amore. È cosi che ti ho chiamata, quasi piangendo, quell'ultima volta. Mentre tu mi dicevi addio.
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