In quell'attimo, come una folgorazione, ebbi la sensazione di sentire il pensiero di lei, entrarmi dentro e di potermene spiegare il significato, come se tra noi ci fosse stato un filo elettrico che invadeva di conoscenza i nostri corpi. Era simile ad un'immagine vista dagli occhi di entrambi. Non potevo spiegarmi, quanto tutto ciò ci facesse sentire uniti e quanto fosse un inspiegabile dejàvu, come un possente senso di familiarità consapevole di una corrispondenza reale ad una esperienza già vissuta. Non vi era nessuna linea di separazione tra noi, neppure quel confine naturale che divide due esseri umani dissimili tra loro. Eravamo tutto quello che all'inizio del nostro amore pensavamo di non raggiungere mai, quell'unicità che pochi riescono a valicare. Non avrei voluto mai, che questo stato potesse svanire, che lei potesse andare via da me. Avrei voluto chiederle di stare con me, per abbattere le paure, le difficoltà, le diffidenze, senza più i misteri che la lontananza aveva creato in noi. Avrei voluto aprire una finestra per vedere un mare blu sconfinato, su cui si può fare qualunque sogno. Ma l'unico sogno che avrei voluto si avverasse, era quello di stare insieme. Insieme, in ogni giorno della nostra vita.
Ho avuto giorni peggiori, ho avuto giorni migliori. Ma non ho mai vissuto senza pensare che l'avrei fatto per qualcuno. Ho fatto molte soste, senza formalismi e senza badare ai disegni di vita che si andavano a formare. Ho fermato il cuore per la tanta stanchezza di volerlo sentire battere. Stanco di ogni meccanismo che fa scatenare la forza interiore. E ho socchiuso gli occhi, ricordando. Ricordandoti. Ho sollevato il viso e dentro me ho parlato, perché l'istinto me lo ha riflesso. "Guarda l'azzurro del cielo e se ancora non riesci a" vedere ", guarda oltre. Al di là del cielo. Sogna. E non finisce mai il tuo sogno".
Non avevo nessuna speranza, in quel giorno in cui tutto sembrava distruggersi sotto i miei occhi. Al tuo sguardo sperduto, rispondevo con gli occhi abbassati. Perché la speranza racchiude il tremendo pericolo della disillusione. Eravamo unici. Ma quando un amore è all'apice della magia, è usuale sentirsi complici l'uno dell'altra. Non avevo nulla da dire e ritornai a guardarla negli occhi pensando che non nascondersi nulla e non tenere nulla per sé, è un atto assurdo. Un delirio di onnipotenza d'amore.
La verità è che spesso ci lamentiamo di ogni cosa e situazione per il gusto di lamentarci e la vita non va così male. Ma spesso mi sono trattato ingiustamente e adattato in pezzi di vita che non mi appartenevano, anche se ho avuto sempre presente la voglia di delineare quello che avrei voluto raggiungere. La verità è che spesso le cime più alte sono irraggiungibili. Ho un appuntamento con i miei sogni. Non svegliatemi.
Ho provato tante esperienze nella mia vita. Anche quella di morire e di ritrovarmi in un'altra vita. È come ritrovarsi in cima ad una grande onda di un mare sconosciuto, che accompagna ogni incerto passo. Ora so, che i pensieri miei di bambino, mi lasceranno ogni qualvolta mi sentirò sicuro in una nuova vita. Questo mio crescere, ha una miriade di notti lontane che costruiscono i ricordi di chi i ricordi non sà tenere. Notti in cui si riceve la risposta di quello che si è. Un viaggiatore del tempo, un mercenario dell'attimo, un mistificatore della vita, un bimbo con mille rughe sul volto. In ogni situazione di dolore, mi ritrovavo dentro un istinto di sopravvivenza che mi faceva vedere lontano, come se avessi saputo che la vita potesse continuare anche dopo tanto nulla. Io sapevo che la mia realtà era fatta di tante realtà. Tanto spazio intorno a me, che lentamente inghiottiva la ragione. Ed in ogni realtà, l'aria necessaria era il mio sentimento che faceva respirare il cuore. In ogni realtà, il mio destino dirottava la mia corsa verso di lei. Marie Claire, come una preghiera acconsentita da un grande architetto che nulla costruisce se non un'Anima da incontrare. Così capivo, che la felicità aveva il suo colore, una felicità creata da sorrisi, sguardi, abbracci, baci. E le città di ogni mia vita, si facevano di colpo deserte, lasciando il passo a noi. A me, la speranza, di incontrarla nuovamente nella prossima vita.
Quante sconfitte, nel difendersi dal cuore. Nelle trasparenze da non rivelare e per trovare un poco di autenticità. E nella mia vita così disorientata, voglio una luce nuova. Quando ho voglia di nascondermi, tra le tante persone nel mondo ci sarà qualcuno come te. Se mi troverò ad incedere nella notte o se ti parlerò nella leggerezza di un alito di vento, starò così bene dentro al tuo sguardo da non esigere nulla di più. Io che non ho mai parlato di me. Io che con le parole ho sempre voluto ma non ho dato mai. La sensazione che ho sempre avuto per te, sono come stelle nel cielo che indicano la mia strada, solo una mia imprudenza se mi invento e tu non mi vedi. Ma ci sarà più consapevolezza e amore, se questa sera tu resti con me a qualche occhiata dal cuore.