Scritto da: Ilaria Sansò
Mi sento accartocciare dentro.
Composto domenica 11 dicembre 2022
Mi sento accartocciare dentro.
A parte che avrei tanto voluto parlare con te, raccontarci dei nostri guai e poi avrei voluto anche fartela conoscere. Ogni notte mi sussurri che me l'hai fatta ritrovare proprio tu.
Attivo il registratore e comincio a parlare sperando che in fondo qualcuno possa sentirmi. Discorsi, monologhi a non finire. Una fila di audio: pezzetti di me ingarbugliati e custoditi dentro.
E poi le ore a non dormire.
Io ci sono, ciò che avrei voluto sentirmi dire.
Posso essere forte quanto pare alla gente, ma ciò non significa che non abbia delle paure anch'io.
Ci sono notti che come giorni devono passare, semplicemente.
Ci sono notti che come giorni devono passare, semplicemente.
Cervello: mi manca quella luce che avevi.
Cuore: anche a me manca tanto.
Forse hai accettato l'amore che credevi di meritare. Nella tua vita non ti sei mai accontentata, mai. Non hai mai riempito dei vuoti con chiunque, non hai mai dovuto farlo soprattutto. Non hai mai dovuto ostentare sulla tua esistenza solo per far capire che c'eri anche tu e non reputarti un fantasma come sempre nelle vite delle altre persone. La tua sete di esistere è sempre stata immensa, tanto da essere sentita solo da cuori puri. Adesso quasi preghi che tutto non venga messo in ridicolo da freddezze e circostanze come certa gente è ormai abituata. Cerchi in qualche modo di custodire, di proteggere il tuo purché non venga più intaccato e toccato, perché di spiegare non ti interessa più. Adesso quasi preghi che possa venire a nevicare sul tuo cuore da un momento all'altro, che il vento possa andare nella giusta direzione perché tu non sai più ed intanto vai. E quasi preghi, ragazza, che la luce nei tuoi occhi ritorni più forte di prima. Non hai mai ignorato niente e adesso ti ritrovi a farlo per salvaguardarti da chi ancora non è fatto per te, da chi ancora non ti ascolta e sei stanca di questa lista lunghissima. Perché a questo amore mancano i fiori da seminare e raccogliere, carezze e vicinanza. Ed ancora freddezza e circostanza hanno la meglio. E mi duole dirti che forse hai accettato l'amore che credevi di meritare.