Post di Ilaria Sansò

Scrivere, scrittura, nato lunedì 13 giugno 1994 a Uster (Svizzera)
Questo autore lo trovi anche in Frasi & Aforismi, in Poesie, in Racconti e in Frasi per ogni occasione.

Scritto da: Ilaria Sansò
Per tutte le cose che mi stanno capitando, mi sembra che il cuore abbia voglia di uscire dall'euforia e dalla non - resistenza di troppe cose da tenere custodite. Ed ogni tanto mi fa male, ma non parlo metaforicamente. Avevo ragione: è l'anno delle mie verità. Ma chissà. Tutto in subbuglio. Tutto.
Ilaria Sansò
Composto martedì 18 dicembre 2018
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    Scritto da: Ilaria Sansò
    Ti scelgo ancora ed in silenzio.
    Non mi senti? Ed io sento te così forte che a volte mi chiedo se bastasse; se fosse poco o già abbastanza.
    La notte cominci a mancarmi un po' di più. Trovo solo quella forza di ricordare quegli occhi grandi e belli mentre mi guardavano per la prima volta.
    Quello che so non (mi) basterà mai.
    Trova tu la mia forza che avevo anni fa, perché rischio di trovarti davanti a me e vederti allontanare con chi presto amerai.
    Mi spiace non averti tra le lenzuola ed i singhiozzi; tra gli abbracci, i sorrisi e ì ti amò, i baci e le mani tra i capelli: due corpi uniti, i respiri e le parole d'amore.
    Di notte scopro di essere soli; io e te, solo noi. Mentre il mondo là fuori dorme, com'è giusto che sia.
    È di notte, nella mia immaginazione, che riusciamo ad amarci ancora di più, a volerci assieme per altri cinquant'anni - sessant'anni.
    Di notte, ripenso a quanto mi facevi sentire viva con la tua risata.
    Basterebbe abbracciarsi un po' ma non si può.
    Allora preferisco il silenzio: ti scelgo e chissà se tu dovessi percepirlo.
    Chissà se ti venissi in mente.
    Chissà.
    Ilaria Sansò
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      Scritto da: Ilaria Sansò
      Mi liberavi dai pianti trattenuti e dai silenzi assordanti. "Ci sono io", mi dicevi. E arrivavi da me felice da far schifo e cercavi di trovare parole che non avevi utilizzato mai; e non le trovavo nemmeno io per descrivere quello che provavo per te. Non combino niente da quando non sei con me e se ci fosse un'altra vita amerei di te sempre le cose più semplici. Ti volevo dare coraggio, quel coraggio che davi tu. Ho un amore che mi rende forte e impotente contemporaneamente.
      Ilaria Sansò
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        Scritto da: Ilaria Sansò
        Metti caso che mi guardi senza stancarti mai, metti caso che mi prendi per mano senza pronunciare una sola parola, metti caso che ci guardiamo e ci capiamo senza fiatare, metti caso che esce la mia iniziale ad ogni linguetta delle lattine, metti caso che le cose vadano per il verso giusto, fino alla fine. Io direi che sarebbe un caso messo bene, no? Vorrei solo vedere le cose passare e non pensare a quanto veloci stiano passando, viverle e basta. In un certo senso le due cose più belle del mondo si somigliano; amare e mangiare. Sono entrambe della stessa coniugazione e poi ti riempiono entrambe lo stomaco. Io però, d'amore non sono mai stufa e stanca. Mi piacerebbe guardarlo e mostrargli quanto amore ho, fargli vedere come i miei occhi siano lucidi nel pronunciare il suo nome. Io, chilometri, tu. Io, qualcosa, tu. Potrei registrare la tua risata e metterla come sveglia di mattino. Io, distanza, tu. Io, strada, tu. Io, pasticcio, tu. Io e te. Mi piace essere consapevole di ciò che faccio, rendermi conto delle mie azioni, essere conscia di ciò che provo, di ciò che penso, capire da che lato gira il mondo e con quali criteri, conoscere la base del nostro amore, sapere cos'è che lo rende così possente. Ma se solo potessi stare al tuo fianco, sì che riderei di più. L'amore c'è sempre. Io, te, noi, ieri, oggi, domani, per sempre, dentro e fuori; più dentro che fuori. Ti porto dentro per le vie mentre passeggio, quando guardo le nuvole che sanno di te, in queste giornate calde d'estate. L'amore è tipo quando due persone si guardano e si perdono l'uno negli occhi dell'altro o e tipo quando senti un "coso" nello stomaco appena lo vedi o appena lo (senti). Amore è quando hai brividi ma non hai freddo, è quando speri fino alla fine, quando ci credi, quando ci metti tutta te stessa, è quando vuoi stare solo con lui e il resto non importa, non t'importa, è quando vorrei correre e prenderlo prima a pugni e poi a baci (...) Io e te. Tu e me. Una casa e una famiglia. Un mondo nostro, con te al mio fianco. Ho sempre visto l'amore come qualcosa di bello. L'amore è qualcosa che ti segna e che ti cambia, è quando immagini qualcosa nel domani, qualcosa di "poi". (Svegliarsi la mattina con il suo odore addosso, nelle coperte, sui cuscini. Alzarsi e correre in cucina per salutarlo e saltargli addosso. Lui che prepara il caffè e io che l'assaggio per vedere se è buono. Ridere e sorridere. Passare la mattina a giocare e a farsi i dispetti, a mandarsi a fanculo e darsi morsi. Giocare a nascondino anche da grandi, farsi portare la pizza a casa perché si è troppo stanchi, mangiarla e continuare a darsi morsi. Bere litri e litri di coca cola e abolire l'acqua. Una casa che sa di noi, farci le facce buffe. Guardarsi negli occhi per un secondo, chiuderli e baciarsi, qualche tenera coccola seguita da un tenero "vaffanculo", qualche abbraccio spontaneo per chiedere "scusa". Scherzare, litigare e subito dopo far la pace. Guardare un film horror di quelli che dovrebbero far paura ma che con te non fanno effetto). Credo che le persone debbano abbracciarsi senza barriere, abbracciarsi; semplicemente. Credo nelle canzoni che strappano via il cuore, nelle parole lacrimogene, nei sentimenti quelli veri, nella musica che ti spacca i timpani, negli abbracci, nelle dichiarazioni d'amore scritti nei post-it colorati, nelle relazioni a distanza, nelle farfalle allo stomaco, nelle attese di un bacio, nelle persone (non tutte) e nel loro modo di dirti che in fondo vali qualcosa, nei silenzi-assordanti, nei bombardamenti di baci improvvisi, nelle mancanze, negli occhi che brillano, nei difetti, nelle ferite, nelle cicatrici chiuse, nell'amore di una vita intera, al tre come il mio numero preferito e perfetto, nei verbi che alla prima persona plurale finiscono sempre in "amo", nelle illusioni e nei loro crolli, nei sorrisi sinceri, nelle liti furibonde. Credo che per amare sia necessario credere, crederci. Credo nelle rose appassite come gli amori andati via, nelle stelle e nelle scie degli aerei notturni pieni di desideri. Credo in noi, nelle tue mancanze e nel tuo essere sempre "presente" senza mai andartene. Credo nel "noi" che scriveremo sopra le nostre mani, nelle mie dita che si incastreranno perfettamente come pezzi di puzzle fra le tue, credo nelle parole dolci che mi dici, nel "io rimango con te", e se volessi sentirlo: "anche per sempre amore mio, te lo prometto". Credo nel non dover mai smettere di provarci, nei tuoi sguardi che faranno invidia alle stelle. Credo ai graffi sulla schiena e ai morsi sulle labbra, credo al nostro bacio lento per il nostro "buongiorno amore", al "nostro" mondo, fatto solo di me e di te. Credo a ciò che mi dice il cuore, nell'amore che ha come lettere quelle del tuo nome. Credo che le persone debbano amarsi senza dover pensare alla distanza. Credo nell'amore che non è mai un errore, ai tuoi occhi che vedrò, ai chilometri che in confronto a noi sono il "niente".
        Scusami amore se sono sempre troppo poco.
        Ilaria Sansò
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