Post di Ilaria Sansò

Scrivere, scrittura, nato lunedì 13 giugno 1994 a Uster (Svizzera)
Questo autore lo trovi anche in Frasi & Aforismi, in Poesie, in Racconti e in Frasi per ogni occasione.

Scritto da: Ilaria Sansò
Senza pensarci due volte mi cercherai.
Senza pensarci due volte ti darò ancora più importanza.
Senza pensarci due volte riascolterò i silenzi di un noi ormai già mal andato.
Senza pensarci due volte tu non dovrai temere perché ci sono ancora con te. Anche se non mi vedi, anche se non mi senti.
Senza pensarci due volte.
Tu.
Mi troverai.
Ilaria Sansò
Composto giovedì 8 marzo 2018
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    Scritto da: Ilaria Sansò
    Ti porto dentro come un segreto, un amleto.
    Ti porto dentro come l'ultimo sguardo.
    Ti porto dentro con i miei perché e le mie lacrime.
    Ti porto dentro perché non c'è miglior posto al momento ma sì, vorrei averti anche accanto.
    Ti porto dentro perché sapevi ricompormi dai miei guai e dai miei malumori.
    Ti porto dentro perché così continuo a ridere di vero cuore come facevo anni fa con te.
    Ti porto dentro perché come sorridevo a te, io non sorrido a nessuno.
    Ti porto dentro così da ricordarmi come brillavano quei tuoi occhi.
    Ti porto dentro come quando sistemavo la camera o qualche tua maglietta sparsa un po' ovunque.
    Ti porto dentro e faccio molta attenzione a non confonderti con ogni cosa che per un momento mi ricorda come mi facevi star bene.
    Tu.
    Ilaria Sansò
    Composto giovedì 8 marzo 2018
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      Scritto da: Ilaria Sansò
      Cara (...),
      tu vedi un po' che stupida che sono. Sono qui, con le lacrime agli occhi, senza una ragione particolare; oppure, oppure una ragione ce l'ho e tu la conosci bene. (...) non ha senso tutto questo. Io non ce la faccio più. Vedo tutto nero. Vedo i suoi occhi in una fotografia e mi dico "dovrebbero guardare me". Manca la sostanza, non ho niente dentro. Il vuoto è assenza di materia. Acceleriamo, si può? Esiste un telecomando? Posso andare a dare un'occhiata, solo per vedere se sarà nella mia vita, ancora una volta? Solo per vedere se sarò felice. Ma la felicità non ha senso se non c'è, non c'è ora e mi manca. Oppure, possiamo tornare indietro? A quando gli parlavo, dico. Mi sentivo bene. Tu mi vedevi. Vedevi che sorridevo; con il cuore, intendo. Che sfrecciavo felicità da tutti i pori. Vedevi anche che ero un po' triste, certo. Ma era una tristezza che tutt'ora c'è. La tristezza dovuta al fatto che è lì, lontano da me. Dove sono finita, eh? (...), tu lo sai? Mi sono persa in un mondo che neanche conosco. Cosa da stupidi. Sono stupida. Sono lontana. Sono innamorata. Ora chi va a riprendermi da lì, da così lontano? Chi va a raccogliermi? A raccogliere ciò che di me rimane. Il battito delle mie dita sulla tastiera è assordante. Mi scuote il cervello come un terremoto. Il sapore di queste parole è come acido, mi corrode viva. Uccide. Qui non c'è una fine definitiva. Io non la vedo, mi dispiace. Sono parole che fanno male. Bruciano come fuoco sulla lingua. Gliele urlerei contro, te lo giuro. Addosso. Non mi sentirebbe. Non l'ha mai fatto. Non ha mai voluto ascoltarmi. Anche per telefono non l'avrebbe fatto, son sicura. Ma è un problema, rimane un problema. È lontano da me da mesi. È lontano... e mi manca. (...), Dio non vuole ascoltarmi.
      Lo so, Dio non me lo riporterebbe indietro e neanche tu puoi fare qualcosa. Possibile che lui non soffra tutto questo? Sono davvero così poco importante? Però, vedi? Il problema è anche un po' il mio. Sono distante anch'io. Da tutto. Da tutti. Dai miei familiari. Da chi ha tanto bisogno di me e non trovo le forze per aiutare... Da te che stai leggendo. Lontana dai sorrisi veri, dalla vita. Se allungo le braccia posso abbracciare le persone che mi circondano, ma mai farlo veramente. Perché io realmente non ci sono. 'Non essere presentè. Sul mio cuore c'è questa scritta, sì. 'Non essere presentè. Sono lontana. È una vita che sono lontana. Non ce la faccio. Voglio andarmene via.
      Qualcuno mi aiuti, chiunque.
      Lui magari, lui.
      Ilaria Sansò
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        Scritto da: Ilaria Sansò
        Vorrei intasarti ancora la posta del cuore con dichiarazioni d'amore,
        prometterti sorrisi e promesse scritte sui biglietti di qualsiasi mezzo di trasporto, di stamparti in faccia i "ti amo" che in fondo non ci bastavano mai, di segnare la linea che ci divide come errore grammaticale. "Prendimi e portami via, amami, prendimi e portami via, amami". Prometterti l'assurdo bisogno di dover per forza e costantemente respirare l'aria che respiri tu.
        Vorrei poterti dire che sono qui per i tuoi dolci sorrisi, per i tuoi difetti, per le tue crisi dei "adesso mi vengono i cinque minuti", per le tue infinite paure e anche le mie di perder (mi)ci, per le tue corse fuori la scuola per non perdere il pullman. Ti dedicherei parole che nessuno dedicherebbe a nessuno. Se lo vorrai, se lo vorrai faremo spaventare i piccioni nel parco e daremo da mangiare alle paperelle, saremo circondati da canzoni e gireremo sempre con l'Mp3 nelle orecchie. Crederemo di sentirci meglio nell'annullare ogni sorta di suono che potrà trasmetterci qualcosa di più importante di una canzone. Non so come riuscirei a spiegarti perché dovresti ridere vicino a un registratore o ad un cellulare, non sono sicura di essere capace di spiegarti quanto per me sia importante portarmi la tua risata dietro nelle mie giornate "no" e non cambiarla più. Sogno di vederti, un giorno, di vederti venire incontro e dirmi che sei in ritardo per il pazzesco traffico nella tua vita ma che adesso mi stai accanto e prendiamo l'autostrada per andare chissà dove.

        - Vorrei intasarti ancora la posta del cuore con dichiarazioni d'amore,
        prometterti sorrisi e promesse scritte sui biglietti di qualsiasi mezzo di trasporto, di stamparti in faccia i "ti amo" che in fondo non ci bastavano mai, di segnare la linea che ci divide come errore grammaticale. "Prendimi e portami via, amami, prendimi e portami via, amami". Prometterti l'assurdo bisogno di dover per forza e costantemente respirare l'aria che respiri tu.
        Vorrei poterti dire che sono qui per i tuoi dolci sorrisi, per i tuoi difetti, per le tue crisi dei "adesso mi vengono i cinque minutì, per le tue infinite paure e anche le mie di perder (mi)ci, per le tue corse fuori la scuola per non perdere il pullman. Ti dedicherei parole che nessuno dedicherebbe a nessuno. Se lo vorrai, se lo vorrai faremo spaventare i piccioni nel parco e daremo da mangiare alle paperelle, saremo circondati da canzoni e gireremo sempre con l'Mp3 nelle orecchie. Crederemo di sentirci meglio nell'annullare ogni sorta di suono che potrà trasmetterci qualcosa di più importante di una canzone. Non so come riuscirei a spiegarti perché dovresti ridere vicino a un registratore o ad un cellulare, non sono sicura di essere capace di spiegarti quanto per me sia importante portarmi la tua risata dietro nelle mie giornate" no" e non cambiarla più. Sogno di vederti, un giorno, di vederti venire incontro e dirmi che sei in ritardo per il pazzesco traffico nella tua vita ma che adesso mi stai accanto e prendiamo l'autostrada per andare chissà dove.
        Ilaria Sansò
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