Scritto da: Michela A. Tomą
Sono immersa nei caxxi, miei si prega di non disturbare.
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Sono immersa nei caxxi, miei si prega di non disturbare.
Mi sento come quella fiamma che arde sotto la cenere, aspetto solo un soffio di vento che mi faccia ardere. Sento che se prendessi di nuovo fuoco le mie fiamme arriverebbero al cielo. Ho forza, tenacia e carattere ma qualcosa mi blocca, forse c'č troppa cenere: di paure, delusioni, cattiverie, che mi ricopre.
Tutti che cercano chissą che, a me basta la mia musica e tutto sembra un cielo limpido, un sole caldo una notte piena di stelle.
Č un peccato che un uomo non sappia riconoscere le differenza tra una donna e una femmina, tutte e due sono fatte di sensi, istinti, passione e dolcezza, ma la femmina sarą sempre solo una femmina per chiunque, una donna sarą femmina solo per chi ama e per se stessa.
Certo che in questi anni ne ho bevute di cazzate, molte mi hanno fatto male, altre mi hanno solo stordita ed altre passavano subito. Beviamo le stronzate perché ne abbiamo bisogno, abbiamo una sete incredibile di credere in qualcosa per non morire.
Non svegliare il diavolo che c'č in me, potresti bruciare all'inferno.
Poi arriva quel vento di aria fresca che spazza via la nebbia delle delusioni.
Il sesso č catena, ma l'amore č prigionia, non scappi neanche quando sei libero.
Il mio nome dovrą essere un piacevole ricordo, e un amaro rimpianto per chi non ha saputo apprezzarmi.
La passione nasce da un respiro e muore in un gemito.