Ti ricorderai di me, quando non ti sarà rimasto più nessuno, quando sarai dimenticata da tutti e solo allora capirai, che io ero l'unica certezza, legata a quella speranza, che ti faceva andare avanti.
Sei il seme che ho piantato nel giardino del mio cuore, adesso i tuoi fiori, ogni giorno, mi regalano la gioia.
Le cose giuste sono tutte quelle che dettano regole per regalare malinconie. Sono quelle che impongono limiti per frenare le emozioni. Sono quelle cose capaci di aggiustare gli equilibri degli altri per poi sfaldarne i tuoi. Sono quelle che ci concedono una sorta di quiescenza alla nostra coscienza per poi spedire in un tumultuoso affanno il cuore. Alla fine sono tutte quelle che pur non rendendoci felici, siamo costretti a capo chino, a fare, a subire o a patire. Ecco questa è la vita, niente di più e forse neanche niente di meno.
Stiamo donando il meglio di noi, quando in quelle cose che facciamo mettiamo tutto il nostro amore.
Bisogna saperle lasciare andare quelle persone che ci fanno del male, anche quando ci eravamo illusi di poterle salvare, chi non si salva da solo, non può essere aiutato da nessun altro.
La nostra vita è solo in questi attimi che viviamo, sta a noi farne dei momenti speciali.
Quando ti accorgi che chi ti sta accanto non ascolta più il tuo cuore, è inutile sacrificare qualsiasi altra parola. Lasciatele andare, quelle persone che non sentono più nessuna emozione.
Noi siamo tra le parole che scriviamo con amore, ma per poterle vedere, servono occhi che sanno leggerle con il cuore.
Ho sempre avuto un debole per chi scrive la favola del suo cuore, narrandola, con tutta la sincerità delle sue parole più belle.
Monotono il giorno langue, il tramonto è alle porte, poi sarà notte ed il buio amplificherà le mie malinconie. Un groviglio di emozioni, quelle vissute con te, mi conducono inevitabilmente dove scivola veloce il cuore.