Ognuno deve morire, ma non tutte le morti hanno lo stesso significato.
dal film "Buongiorno, Notte" di Marco Bellocchio
Ognuno deve morire, ma non tutte le morti hanno lo stesso significato.
I poeti estinti succhiavano il midollo della vita.
- Vito Corleone: Baciamo le mani Don Ciccio. Si benedica.
- Don Ciccio: Benedetto. Come ti chiami?
- Vito Corleone: Mi chiamo Vito Corleone.
- Don Ciccio: Vito Corleone? Ahahah, ti piscisti u nome di stu paese. Tuo padre come si chiama?
- Vito Corleone: Iddu si chiamava Antonio Andolini.
- Don Ciccio: Più forte, non ci sento buono. Avvicinati.
- Vito Corleone: Mio padre si chiamava Antonio Andolini... e questo è pe tia!.
- Don Ciccio: Arrgh! Figlio di put**na!
A proposito, sai niente di uno che gira soffiando in un'armonica? Se lo vedi te lo ricordi. Invece di parlare, suona. E quando dovrebbe suonare, parla.
Will: "Perché non dovrei lavorare per l'NSA? Questa è tosta. Ma provo a buttarmi. Diciamo che lavoro all'NSA, e mettono sulla mia scrivania un codice che nessuno sa decifrare, forse ci provo e magari ci riesco. E sono fiero di me perché ho fatto bene il mio lavoro, ma forse indica la località di un esercito ribelle in Nord Africa o in Medio Oriente. Ottenuta la località bombardano il villaggio dove i ribelli si nascondono. 1500 persone con le quali non ho mai avuto problemi restano uccise. Ora i politici dicono 'Oh, spedite i marines a sorvegliare la zona' perché non gliene frega niente, non ci sarà un loro figlio a farsi sparare, come non c'erano loro quando era il momento perché erano in gita nella Guardia Nazionale. Ci sarà un tipo di Southy a prendersi una sventagliata nel sedere, torna in patria per scoprire che la fabbrica in cui lavorava è stata esportata nel Paese da cui è arrivato e quello che gli ha sbrindellato il culo ora sta al suo posto e lavora per 15 centesimi al giorno e non va mai a pisciare. Nel frattempo capisce che la ragione per cui l'avevano mandato a combattere era installare un governo che ci avrebbe venduto il petrolio a buon prezzo, ed è chiaro che le compagnie hanno usato quella scaramuccia lontana per addomesticare i prezzi. Un aiutino notevole per il loro profitto, ma non aiuta il mio amico, a due dollari e cinquanta a gallone. Ci vanno con molta calma a reimpostare il petrolio, magari si prendono finanche un alcolizzato skipper a cui piace bere Martini e fare pazzi slalom tra gli iceberg. Finisce che quello ne centra uno, sparge il petrolio e uccide la vita del Nord Atlantico. Così il mio amico ora è senza posto e non può permettersi l'auto e va a piedi a fare i colloqui di lavoro e si sfrange perché la sventagliata nel sedere gli ha procurato le emorroidi. Nel frattempo muore di fame, perché ogni volta che cerca di mangiare la sola prospettiva è un merluzzo del Nord Atlantico intriso di petrolio salato. Allora cos'ho pensato: mi conservo per qualcosa di meglio. Ci rifletto, cazzo, mentre aspetto. Perché non uccido il mio amico? Gli frego il posto, lo do al suo peggior nemico, alzo i prezzi della benzina, bombardo un villaggio, ammazzo le foche, fumo hashish e vado nella Guardia Nazionale. Potrei essere eletto Presidente."
Mi piacerebbe conoscere quello che ha inventato il Tavor: lui sì che fa stare bene la gente, lui sì.
- Vedi come sono diversa? È come se il tempo girasse attorno a me. Tutto... tutto cambia così in fretta. È come se stessi danzando e il tempo slittasse: 4, 1, 2, 3. 4, 1, 2, 3. 4, 5, 6.
- Jules, fermati, Jules, sì, va tutto bene, sì, puoi smettere di danzare, va bene.
- È tutto troppo veloce.
Trovo che raffinare le mie interazioni al fine di renderle socialmete accettabili richiede un grande impegno.
La realtà è che quando diventi vecchio e vedi morire tanta gente inizi ad apprezzare di più i ricordi che hai e senti di rimpiangere quelli che invece non avrai mai.
Se credi che non possa andare peggio ti sbagli, lo farà. La guerra non è finita, i morti non sono finiti.