Scritta da: Federico
Fallire la propria vita è un diritto inalienabile.
dal film "Il favoloso mondo di Amélie" di Jean-Pierre Jeunet
Fallire la propria vita è un diritto inalienabile.
Le bastava un mese per cambiargli la vita per sempre.
Al tempio c'è una poesia intitolata "la mancanza", incisa nella pietra.
Ci sono 3 parole, ma il poeta le ha cancellate.
Non si può leggere la mancanza, solo avvertirla.
Salice piangente con lacrime a forma di ramo,
perché piangi e non rispondi se ti chiamo?
E perché un giorno lui ti ha dovuto lasciare?
E perché non è potuto restare?
Sulle tue fronde si arrampicava
e con la sua piccola mano leggera ti accarezzava
Con la tua ombra vinceva l'estate
pensavi fossero eterne le sue risate?
Smetti di piangere salice piangente
perché questo piangere non servirà a niente,
credi che la morte te lo abbia tolto,
che non tornerà mai,
ma cercalo nel tuo cuore,
lo ritroverai.
Ursula Andress! La quintessenza delle pupe di Bond! È quello che dicono tutti. L'incarnazione, giusto?, della sua superiorità su di noi. Bellissima, esotica, grande sensualità eppure, del tutto inaccessibile a chiunque a parte lui. Cagate! Insomma, ammettiamolo dico io: se si fa uno di Edimburgo si può fare tutti noi no? Cazzo!
- Blair: Chuck, Fermo! Non andare, se proprio devi andartene... portami con te.
- Chuck: Apprezzo il tuo interessamento.
- Blair: No, non è vero non apprezzi nulla oggi. Ma non mi interessa qualsiasi cosa tu stia passando... voglio esserci per te.
- Chuck: Ne abbiamo parlato. Tu non sei la mia ragazza.
- Blair: Ma io sono io... e tu sei tu. Siamo Chuck e Blair. Blair e Chuck. La cosa peggiore che tu abbia mai fatto... il pensiero più oscruo che abbia mai avuto... Io ti starò accanto in ogni momento.
- Chuck: Perché lo faresti?
- Blair: Perché... Ti amo.
- Chuck: Che peccato.
Non è importante come colpisci, l'importante è come sai resistere ai colpi, come incassi e se finisci al tappeto hai la forza di rialzarti... così sei un vincente!
Quando il primo bambino rise, la sua risata si infranse in mille e mille piccoli pezzi, che si dispersero scintillando per tutto il mondo: così nacquero le fate.
Due settimane, sono state sufficienti due settimane per innamorarmi di te.
Grazie ai tuoi occhi
che hanno osservato e si sono emozionati
nel vedere le cose del mondo.
Grazie alle tue braccia
che hanno lavorato e che hanno alzato con la fatica.
Grazie alle tue mani
che hanno cucinato e che hanno accarezzato.
Grazie alla tua mente
che ha pensato a come vivere giorno per giorno.
Grazie alle tue gambe
che ti hanno portato a conoscere nuove persone
e stare loro vicina.
Grazie ai tuoi piedi
che ti hanno sorretta anche quando la stanchezza era tanta.
Grazie al tuo sesso che ha dato piacere e gioia
e al tuo ventre che ha donato la vita.
Grazie al tuo cuore
e alla tua anima
che hanno saputo amare e essere amati.