Scritta da: Federico
Fallire la propria vita è un diritto inalienabile.
dal film "Il favoloso mondo di Amélie" di Jean-Pierre Jeunet
Fallire la propria vita è un diritto inalienabile.
Le bastava un mese per cambiargli la vita per sempre.
Salice piangente con lacrime a forma di ramo,
perché piangi e non rispondi se ti chiamo?
E perché un giorno lui ti ha dovuto lasciare?
E perché non è potuto restare?
Sulle tue fronde si arrampicava
e con la sua piccola mano leggera ti accarezzava
Con la tua ombra vinceva l'estate
pensavi fossero eterne le sue risate?
Smetti di piangere salice piangente
perché questo piangere non servirà a niente,
credi che la morte te lo abbia tolto,
che non tornerà mai,
ma cercalo nel tuo cuore,
lo ritroverai.
- Blair: Chuck, Fermo! Non andare, se proprio devi andartene... portami con te.
- Chuck: Apprezzo il tuo interessamento.
- Blair: No, non è vero non apprezzi nulla oggi. Ma non mi interessa qualsiasi cosa tu stia passando... voglio esserci per te.
- Chuck: Ne abbiamo parlato. Tu non sei la mia ragazza.
- Blair: Ma io sono io... e tu sei tu. Siamo Chuck e Blair. Blair e Chuck. La cosa peggiore che tu abbia mai fatto... il pensiero più oscruo che abbia mai avuto... Io ti starò accanto in ogni momento.
- Chuck: Perché lo faresti?
- Blair: Perché... Ti amo.
- Chuck: Che peccato.
Non è importante come colpisci, l'importante è come sai resistere ai colpi, come incassi e se finisci al tappeto hai la forza di rialzarti... così sei un vincente!
Due settimane, sono state sufficienti due settimane per innamorarmi di te.
- John: Devo ripartire.
- Savannah: E me lo dici così? Dove ti mandano, nel bel mezzo della guerra?
- John: Ci vediamo presto.
- Savannah: Ci vediamo presto...
E che c'è di male a sognare? Non è mai stata fatta una statua a quelli che lasciano le cose come stanno.
Non hai ancora capito qual è il mio scopo!? Sto cercando di diventare la tua fidanzata, Gerry! Sto cercando di riconquistarti, è piuttosto semplice! Mi trovo sulla piattaforma della stazione Limbo Centrale con l'anima e il cuore messi nella mia valigia in attesa che si presenti l'espresso Gerry Dei Miei Coglioni e che mi dicano che il mio biglietto è ancora valido e posso rimontare sul treno. Solo che alla stazione l'altoparlante sembra un disco rotto e mi ripete che il mio treno è in ritardo perché il conducente è in preda a una botta di panico intenso nella città dell'indecisione: "vi consigliamo di prendere l'autobus"! E adesso sai qual è il mio scopo, microcefalo!
Quando non hai niente, non hai niente da perdere.