Scritta da: Silvana Stremiz
in Frasi di Film » Storico
Non temere chi può uccidere il tuo corpo ma temi chi può uccidere la tua anima...
dal film "Giovanni Paolo I" di
Non temere chi può uccidere il tuo corpo ma temi chi può uccidere la tua anima...
Combattere per amore ha molto più senso che combattere per tutto il resto.
Inginocchiarmi? Vedi Serse, massacrare tutti i tuoi soldati stamattina, mi ha provocato un fastidiosissimo crampo alla coscia per cui mi risulta impossibile inginocchiarmi.
Le vostre donne saranno fatte schiave...
Evidentemente non conosci le nostre donne... avrei potuto mandare anche loro a combattere.
Alcuni di voi e io stesso forse, non vivranno fino a vedere il sole sorgere oltre quelle montagne... ma io vi dico... quello che ogni guerriero sa dalla notte dei tempi... vincete la paura e vi prometto che vincerete la morte!
Serse: "Non ci sarà alcuna gloria nel tuo sacrificio, presto cancellerò persino il ricordo di Sparta dagli annali!, ogni pergamena scritta dai greci verrà bruciata!, a ogni storico greco e a ogni scriba verranno cavati gli occhi e la loro lingua mozzata!. Chiunque evocherà il solo nome di Sparta o di Leonida sarà punibile con la morte!! Il mondo non saprà mai che siete esistiti Leonida!"
Re Leonida: "Il mondo saprà che degli uomini liberi si sono opposti ad un tiranno, che pochi si sono opposti a molti, e prima che questa battaglia sia finita, che persino un Dio re può sanguinare."
Chiunque salvi una vita salva il mondo intero.
L'uomo è ossessionato dalla dimenzione dell'eternità e per questo si chiede... le mie azioni riecheggieranno nei secoli a venire? Gli altri, in gran parte, sentono pronunciare i nostri nomi quando siamo già morti da tempo... E si chiedono chi siamo stati, con quanto valore ci siamo battuti, con quanto ardore abbiamo amato... Se mai si racconterà la mia storia si dica che ho camminato con i giganti. Gli uomini cadono come grano invernale, ma questi nomi non periranno mai.
Io ho amato quel mio ragazzo dal momento che ha aperto i suoi occhi, al momento in cui tu glieli hai chiusi.
Io confesso la mia innocenza davanti a Dio. Solennemente giuro, per la dannazione della mia anima, che mai fui infedele al mio signore e marito, né mai lo offesi con il mio comportamento. Non dico di aver sempre avuto nei suoi riguardi quell'umiltà che gli dovevo, considerata la cortesia e il grande onore dimostratomi, nonché il rispetto sempre accordato. Ammetto anche di aver spesso nutrito gelosia nei i suoi riguardi. Ma Dio sa e mi è testimone che non ho mai peccato contro di lui in nessun altro modo. Non dico questo nella speranza di prolungare la mia vita, Dio mi ha insegnato come morire e rafforzerà la mia fede; circa mio fratello. E coloro che sono stati condannati ingiustamente, io avrei accettato di morire più volte per vederli liberi, ma poiché questa è la volontà del re, li accompagnerò volentieri nella morte. Con questa certezza, che io trascorrerò la vita eterna insieme a loro, in pace.