Frasi dei bei Telefilm - migliori


Niente è nel mondo come noi vorremmo, è duro, è crudele. Per questo esistiamo noi, i Campioni. Non importa da dove veniamo, cosa abbiamo fatto o sofferto, o se poi faremo la differenza. Noi viviamo come se il mondo fosse come noi vorremmo affinché in futuro cambi. Tu non sei ancora uno di noi, un giorno lo diventerai o almeno spero. Ti voglio bene Connor e ora esci da questa casa.
Angel/Angelus (David Boreanaz), Connor (Vincent Kartheiser)
dal film "Angel" di Serie TV
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    Ira: dovresti avere più rispetto, commissario, questo bambino è morto dieci anni fa, non esiste più! E questo gioco non mi piace, voglio andare via, riportatemi in cella! Voi non potete tenermi qui. Commissario, voi non potete tenermi qui!
    Roberto: siediti.
    Giulia: Allora? Che ti è successo dieci anni fa?
    Ira: nessuno li capisce quelli come me, vero commissario? Sono parole tue!
    Giulia: come ti chiami veramente?
    Ira: e adesso tu cosa vorresti capire?
    Giulia: Riccardo?
    Ira: no.
    Giulia: Roccardo Corsi?
    Ira: no.
    Giulia: no. E allora come?
    Ira: 31. Mi chiamo 31, come un numero. 31. Il numero del mio letto. Perché? Perché durate la guerra in Bosnia, le milizie uccisero i miei genitori quando io avevo due anni e mi rinchiusero in un istituto alla periferia di Belgrado. Il mio nome. 31. E poi io non volevo essere un numero, e allora sono scappato. Ho vissuto di espedienti con altri bambini, per strada. Sa come ci chiamavano? La banda degli orfani di guerra. Poi è tornata la milizia che doveva bonificare la città e allora ci riportò indietro, in quel maledetto istituto e quella notte, commissario, arrivarono due uomini, facevano parte della mafia slovena, hanno preso tre di noi, ci hanno caricato su un camion, ci hanno portato in Italia e lì ci hanno venduti ad un uomo. Non eravamo più dei numeri, ma dei giocattoli. Quel posto era peggio di prima e allora sono scappato di nuovo e tuo padre mi ha trovato: voleva sapere dove fossero finiti gli altri due bambini, dov'erano nascosti, ma io non mi ricordavo niente, ricordavo solo quella stanza buia e quei segni sul muro. Tuo padre ha preso il mio disegno, mi ha detto che sarebbe ritornato ma non l'ha mai fatto e al suo posto è venuto quell'uomo, che mi ha riportato indietro
    Giulia: perché hai preso il nome di mio padre?
    Ira: perché era l'unico che riusciva a capirmi, era l'unico che mi trattava come un essere umano, era come un... padre per me, ma poi l'hanno ucciso.
    Giulia: poi cosa è successo perché sei rimasto con loro?
    Ira: perché quando non hai niente nella vita, non stai a guardare chi ti tende la mano.
    Giulia: come si chiama l'uomo che ti ha portato via.
    Ira: poi ti senti schifoso...
    Giulia: dimmi come si chiama.
    Ira: ti senti marcio...
    Giulia: ti sostituiranno, non lo capisci?
    Ira: come se fosse colpa tua...
    Giulia: no.
    Ira: perché alla fine, infondo, anche tu sei come loro.
    Giulia: no. Tu non sei come loro.
    Ira: ti dici che tutto quel dolore, te lo sei meritato...
    Giulia Corsi (Claudia Pandolfi), Roberto Ardenzi (Giorgio Tirabassi), Ira Droskovicic (Pierluigi Coppola)
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      Scritta da: Edoardo Grimoldi
      - Galassia-Dio: Bender, non è facile essere Dio: se fai troppo, la gente inizia a dipendere da te; e se non fai niente, perde la speranza. Bisogna sempre andarci piano, come fanno lo scassinatore o il borseggiatore.
      - Bender: o come chi brucia un bar per intascarsi i soldi dell'assicurazione.
      - Galassia-Dio: Esatto, dando la colpa a un guasto elettrico.
      Bender
      dal film "Futurama" di Serie TV
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        - Summer: Ciao. Ce li hai 10dollari?
        - Seth: Che significa?
        - Summer: So che hai paura, Cohen.
        - Seth: Si, di vederti cadere! Lascia perdere!
        - Summer: Quando m'hai mollata, mancava un ingrediente nella ricetta, che poi è quello più importante.
        - Seth: Quale sarebbe?
        - Summer: Non hai detto che non mi ami più!
        - Seth: Summer, dai...
        - Summer: Cohen, io ti amo da morire. Voglio stare insieme a te oggi, fra un anno e per tutti gli anni che verranno. Quindi dall'alto del bancone che scalasti con tanto coraggio e che per noi rievoca un momento sacro, ti chiedo di dirmi se davvero non mi ami più.
        - Seth: Summer...
        - Summer: Ammettilo, se è così. E io ti guuro che mi rassegno e vado alla Brown come un'eremita a patire il freddo e a soffrire come un cane in solitudine. Dimmelo guardandomi negli occhi e sparisco in silenzio.
        - Seth: No, non ti amo più.
        - Summer: Mi sento male.
        - Seth: Summer...
        - Summer: Zitto. Vattene. Sparisci. Vattene, porca miseria.
        Summer Roberts (Rachel Bilson), Seth Cohen (Adam Brody)
        dal film "The O. C." di Serie TV
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