Scritta da: Silvana Stremiz
in Frasi di Film » Telefilm
Dovunque andremo io non riesco ad immaginarmi senza di te.
dal film "Dawson's Creek" di Serie TV
Dovunque andremo io non riesco ad immaginarmi senza di te.
Noi siamo gli architetti della nostra realtà.
Scegliamo medicina perché vogliamo salvare vite umane. Scegliamo medicina perché vogliamo fare del bene. Scegliamo medicina per l'adrenalina. Per l'euforia. Per l'emozione.
- Clark: mamma, cosa faresti se potessi osservare tutto? Ogni particolare, ogni dettalgio di qalsiasi cosa o persona?
- Signora Kent: imparerei a chidere gli occhi.
È intenso, quello che succede in sala operatoria. Quando ci sono in ballo delle vite, e si gioca con un cervello come se fosse plastilina. Si crea un legame con i chirurghi accanto a te, un legame indissolubile, indescrivibile; c'è qualcosa di intimo nell'essere legati così, che ti piaccia o no, che i chirurghi ti piacciano o no, si diventa come una famiglia.
...
I legami che ci vincolano a volte sono impossibili da spiegare, ci uniscono anche quando sembra che i legami si debbano spezzare. Certi legami sfidano le distanze, il tempo e la logica. Perché ci sono legami che sono semplicemente... destinati a essere.
Ci sono molti modi per vincere a questo mondo... alcune battaglie si vincono con una ritirata strategia... alcune vittorie sono ad appannaggio di coloro disposti a barare, alcuni avversari si sconfiggono... semplicemente con un sorriso, naturalmente ad alcuni non basta vincere... qualcun altro deve perdere.
- Dr. Cox: Ti odiano, Bob. Ti odiano dall'impronta degli zoccoli alla punta del forcone. Ti odiano, o signore, se ti odiano... (se ne va).Commenta
- Laverne: Ahahah!
- Dr. Kelso: Cos'è che ti fa ridere tanto?
- Laverne: [Rdiendo] La parte degli zoccoli e del forcone. (Serissima) Perché?
- Dr. Kelso: No, chiedevo...
Le ghiandole surrenali reagiscono allo stress rilasciando ormoni che ci allertano e rendono reattivi. Il problema è che l'adrenalina non sa distinguere la semplice agitazione da un vero disastro imminente.
(...)
Il corpo non conosce la differenza tra la rabbia e l'euforia, tra il panico e il dubbio, tra l'inizio e la fine. Il corpo ti dice semplicemente che devi andartene. A volte lo ignori. Questa è la cosa più comprensibile da fare. Ma altre volte gli dai retta. Devi fidarti del tuo istinto, no? E quando il tuo corpo ti dice di scappare, scappa.
- David: Emma capisco quello che ti succede, non vuoi aprirti alla speranza che lui sia ancora vivo ma dovresti.
- Emma: Perché?
- David: Perché anche tu meriti un lieto fine. E il lieto fine comincia con la speranza.
Sai quando lasciar perdere? E sai quando non accettare meno di quanto meriti?