Scritta da: Claudia Di Lembo
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I sogni influenzano ed esaltano la vita, ma non la definiscono.
Dio
Episodio 15, seconda serie.
Episodio 15, seconda serie.
dal film "Joan of Arcadia" di Serie TV
I sogni influenzano ed esaltano la vita, ma non la definiscono.
Viviamo la nostra vita in reparto, 7 giorni su 7, 14 ore al giorno, passiamo più tempo insieme che da soli. Dopo un po' di tempo il modo di gestire la casa diventa uno stile di vita.
Numero 1: metti tutto in conto; numero 2: fa il possibile per fregare il tuo avversario; numero 3: non fare mai amicizia col nemico.
Ah ecco... numero 4: ogni cosa, ogni cosa è una competizione.
Chi ha detto che l'importante è partecipare, non ha mai tenuto in mano un bisturi.
Ho una zia che ogni volta che versa qualcosa da bere a qualcuno dice "dimmi tu quando basta".
Mia zia diceva sempre "dimmi quando basta" e noi ovviamente non lo dicevamo mai. Nessuno dice mai "basta", così resta aperta la possibilità di averne ancora. Più tequila. Più amore. Più di tutto. Di più è meglio.
...
Vorrei dire una cosa a proposito del bicchiere mezzo vuoto o mezzo pieno, e del sapere quando dire basta. La linea che divide il vuoto dal pieno è un barometro dei nostri bisogni e dei nostri desideri. Decidiamo noi dov'è quella linea.
Tutto dipende anche da cosa ci stanno versando.
A volte ne vogliamo soltanto un sorso, altre volte non è mai abbastanza, il bicchiere è senza fondo... e vogliamo averne di più.
La vita vi dividerà prima o poi, se non sarà questo sarà qualcos'altro. Ma anche se sarete distanti, anche se sarete lontani, sarete sempre fratelli. Qualche volta lo si dimentica, lo si da per scontato, ma ci si rincontrerà tutti un giorno, ovunque uno sia...
- Tredici: Lei è il primo che si rifiuta di affrontare qualcosa!
- House: Mio nipote mi ha regalato una tazza con sopra questa scritta...
- Meredith: bene un'altra chiacchierata cuore a cuore?
- Richard: so che non mi sopporti, e hai tutto il diritto di non sopportarmi. Ho abusato del mio potere, ma ora sono qui, nel tuo territorio, e quello che voglio dire... quello che voglio dire è che vedevo cosa tua madre stava facendo, vedevo che ti trascurava, che respingeva tuo padre e per molto tempo mi sono sentito in colpa per questo. Ma tu che ne guadagnavi? Niente! Niente! Non ero il tuo difensore, non ho lottato per te, non mi sono mai imposto per te, mi sono tirato fuori da tutto, mi sono detto che ero giovane e non sapevo fare di meglio, ma sapevo fare di meglio! Non ero molto più giovane di quanto tu sia ora, avrei dovuto difenderti, Meredith, come tu hai difeso quella bambina oggi. Mi sono detto che non ero tuo padre, che non era una mia responsabilità, che facevo bene a non intromettermi, mi sono tirato fuori da tutto, tu eri indifesa, eri una bambina, una bella bambina, simpatica e intelligente... e nessuno ha alzato un dito per te, mi dispiace tanto, tantissimo... mi dispiace tanto, mi dispiace...
Normale è il punto a metà strada tra quello che vorresti e quello che hai realmente.
- Eva: Abbiamo un problema.
- Walter: N'altro!
Le ho estratto una stalattite dal torace, Callie. Le ho fatto il bagno quando non ci riusciva. Non riesco a immaginare di poter essere di un'altra in quel modo.
- Oyku: Ti ringrazio per aver preso le mie difese a tavola.
- Ayaz: Era il caso.
- Oyku: No, non credo.
- Ayaz: Invece penso di si Oyku, a volte bisogna opporsi agli altri non bisogna sempre subire, quella presentazione era un tuo diritto, se non reagisci lo sai, nessuno ti rispetta.