- Dan: Sai una cosa Blair? Mia madre ci ha abbandonati un paio di mesi fa. Ma il problema è che mio padre e mia sorella non lo vogliono accettare. Perché lei aveva detto che sarebbe stata via solo l'estate, per approfondire le sue doti artistiche. Ma l'estate è finita da un pezzo, e lei non è ancora tornata. Evidentemente non le importa di noi. Ogni volta che la vado a trovare, mi ripropongo di dirle quello che penso, guardandola dritta negli occhi. Le direi "Torna a casa subito, oppure non tornare più", qualche giorno fa ci siamo visti, era seduta a tavola, proprio di fronte a me. Così l'ho guardata negli occhi, e non sono riuscito a dire niente. - Blair: Perché? - Dan: Non lo so. Ma vorrei averlo fatto, non per cambiare le cose, ma per farle capire tutto quello che provo.
- Serena: Blair, aspetta, dove vai? Ferma, spiegami almeno che c'è. - Blair: Ed hai il coraggio di chiedermelo? Certo che hai una bella faccia tosta. Dovevo capirlo che anche stavolta sarebbe finita così. - Serena: Scusa ma non ti capisco. - Blair: Non sopportavi l'idea che i riflettori fossero puntati su di me una volta tanto. - Serena: Di cosa stai parlando Blair? Mi avevano detto che avremmo posato insieme. Non hai ricevuto il mio messaggio? - Blair: Che hai pensato appena arrivata? Quando hai letto le convocazioni e non hai visto il mio nome? Quando non mi hai vista in sala trucco che cosa hai pensato? Quando sulla porta del camerino hai letto solo il tuo nome, cosa hai pensato? - Serena: Hanno detto che avresti fatto tardi e mi hanno chiesto di fare degli scatti di prova. Credimi, pensavo che tu lo sapessi. - Blair: E dovrei fidarmi? - Serena: Scusa Blair, ti ho incoraggiata io. Ragiona, che interesse avrei a rubarti una cosa che ti ho convinta a fare? - Blair: Perché tu mi porti via tutto. Ecco perché. Nate. Mia madre. - Serena: Blair! - Blair: Non puoi farne a meno, dillo. È più forte di te. Speravo che stavolta sarebbe stato diverso. Avrei dovuto immaginarlo.
[Blair sta per partire] - Serena: Blair. - Blair: Che c'è? Vuoi un passaggio a JFK? - Serena: Tua madre mi ha detto che parti per la Francia. - Blair: Ha la bocca un po' troppo larga. - Serena: B, sono la tua migliore amica, era scioccata che non lo sapessi. - Blair: Beh, ora lo sai. - Serena: So bene come ti sei sentita quando sono partita senza dirtelo. - Blair: Perché sei venuta qui? - Serena: Resta. Non permettere ad uno stupido scandalo di farti scappare come ho fatto io. Come fanno tutti quelli del nostro ambiente. - Blair: È tutto così orribile. La mia vita è andata in pezzi. - Serena: E allora ricostruiscila. Sei una Waldorf, ricordi? Non è la gente a dirti che sei. Sei tu a dirlo a loro. Resta e combatti. Io combatterò con te. - Blair: Sono così imbarazzata. Io sono così. - Serena: Così cosa? Ricomincia da capo, si può fare. Io lo so. Insieme possiamo farcela. - Blair: Prometti? - Serena: Promesso.
[Dan e Serena si lasciano] - Dan: Senti, capisco perché Blair ce l'avesse con Rachel, ma perché tu? - Serena: Mi sono sentita una stupida, credevo mi avessi mentito. - Dan: Ma ti avevo detto che non era vero. - Serena: Lo so. - Dan: Allora perché hai pensato subito al peggio? - Serena: Onestamente? Credo che una parte di me lo volesse. Dan, ci comportiamo come se potessimo ignorare tutto. - Dan: Come se potessimo ignorare che i nostri genitori stanno insieme, che condividiamo un fratello, che andremo in due università diverse. È finita, non è vero? - Serena: Dobbiamo provarci. - Dan: Già. - Gossip Girl: A volte, l'unica cosa che resta da fare è stringersi tra le braccia un'ultima volta e poi lasciarsi.
[Chuck si presenta a casa di Blair con un mazzo di fiori in mano] - Chuck: Mi dispiace, ho rovinato tutto! - Blair: è troppo tardi Chuck, ti sono stata vicina ma sono stanca della tua autodistruzione! - Chuck: Jack mi ha incastrato. - Blair: La colpa è tua e di nessun altro. Io credevo in te. Tuo padre credeva in te. Tu sei stato l'unico a non farlo. Tutto quello che volevo era strati vicino, ma oggi, quando hai detto che giocavo a fare la moglie, sembrava la parola più brutta del mondo. - Chuck: Blair, ti prego. - Blair: Mi dispiace, ma sono stanca.
Non è necessario zittirsi. Sto solo dicendoti grazie. Mi hai ricordato cosa sono in grado di provare. È come se fossi... era come se stessi osservando la mia vita attraverso una finestra offuscata, poi ti ho visto ed era come se le macchie fossero scomparse. La finestra era pulita.
Le spalline si possono aggiungere o levare, ma un'amicizia vera è per sempre. Perché anche quando non sai dove sei diretta, ti aiuta sapere che non ci stai andando da sola. Nessuno ha tutte le risposte e a volte la cosa migliore che possiamo fare è solo scusarci e lasciare che il passato sia passato. Atre volte abbiamo bisogno di guardare al futuro e sapere che, anche quando pensiamo di averle viste tutte, la vita puo ancora stupirci e noi possiamo ancora stupirci di noi stessi.
- Dean: Okay, cosa dobbiamo fare? - Ruby: Tu non puoi fare niente. Questa formula è molto specifica. Richiede una persona virtuosa. - Dean: Io sono virtuoso. - Ruby: Bel tentativo. Non sei vergine. - Dean: [ride] Nessuno è vergine. - [Ruby guarda Nancy] - Dean: No, non è possibile. Stai scherzando, vero? - Nancy: Cosa? È una scelta, okay? - Dean: Cosa... allora tu non hai mai... nemmeno una volta? Voglio dire nemmeno... wow. - Nancy: Allora, questa formula. Cosa posso fare? - Ruby: Puoi stare ferma, mentre ti strappo via il cuore dal petto. - Dean: Mai sei pazza? - Ruby: Vi sto offrendo una soluzione. - Dean: Stai offrendo di uccidere una persona. - Ruby: E cosa pensi accadrà a questa ragazza quando entreranno i demoni? - Agente Victor: La proteggeremo ecco cosa. - Ruby: Molto nobile. Morirete tutti. Sentite questo è l'unico modo. - Dean: Non esiste che... - Nancy: Potete stare tutti zitti per favore? Tutte le persone la fuori, questo le salverà? - Ruby: Farà uscire i demoni dai loro corpi. Quindi se i loro corpi sono integri, sì. - Nancy: Lo farò. - Dean: No, no. N.on devi farlo - Nancy: Tutti i miei amici sono la fuori. - Agente Victor: Non sacrifichiamo le persone. Se lo facessimo non saremo migliori di loro. - Ruby: Non abbiamo scelta. - Dean: La tua scelta non è un opzione. - Ruby: Sam... sai che ho ragione. - Dean: Sam? Che cavolo succede? Sam... diglielo! - Nancy: è una mia decisione. - Ruby: Molto razionale dolcezza. - Dean: Basta! Basta! Nessuno ucciderà alcuna vergine! Sam, devo parlarti. [Dean e Sam si allontanano dal gruppo] - Dean: Per favore dimmi che non lo stai davvero prendendo in considerazione. Stiamo parlando di prendere una ragazza e strapparle il cuore. - Sam: E stiamo anche parlando di 30 persone la fuori, Dean. Persone innocenti che moriranno tutte, insieme a quelli qui dentro. - Dean: Ciò non significa dover rinnegare i nostri principi e non comportarci da esseri umani. Non lascerò che quel demone uccida una ragazza carina, dolce e innocente, che non ha nemmeno mai scopato. Ascolta, se è così che si vincono le guerre, allora io non voglio vincere. - Sam: e allora? Cosa facciamo Dean? - Dean: Ho un piano. Non sto dicendo che sia buono, non dico nemmeno che funzionerà, ma sicuro come l'inferno è meglio che uccidere una vergine. - Sam: Okay, allora qual è il piano? - Dean: Apriamo tutte le porte, li facciamo entrare e combattiamo.
- Sam: Cioè... papà? Pensi davvero che fosse papà? - Dean: Non lo so, forse. - Sam: Beh, ma come ti è sembrato? - Dean: Come Oprah! Era papà, sembrava papà, che ti credi? - Sam: Cosa ha detto? - Dean: Il mio nome. - Sam: Tutto qui? - Dean: Si, poi è caduta la linea. Okay, e se si tratta davvero di papà? Cosa succede se richiama? - Sam: In che senso? - Dean: Cosa dico? - Sam: Pronto? - Dean: Pronto? L'unica cosa che ti viene in mente è pronto?
- Dean: Telefoni che vanno in tilt, computer che si accendono e si spengono, eh? Tutto questo non ti dice nulla? - Sam: Beh, si certo ma Dean noi abbiamo già un caso. - Dean: Quale caso? - Sam: Il tuo. - Dean: Giusto, sì, non venire a raccontarlo a me. - Sam: Che altro abbiamo fatto, ultimamente, se non provare a liberarti dal patto? - Dean: Ci siamo inseguiti la coda, ecco cosa. Sam, abbiamo parlato con ogni professore, ogni strega, ogni individuo e ogni imbroglione da due soldi in tutto il paese. Nessuno sa nulla. In più non riusciamo a trovare Bela e quindi la Colt. Quindi finché non troviamo veramente qualcosa, mi piacerebbe fare il mio lavoro. - Sam: Beh, una cosa non l'abbiamo ancora provata. - Dean: No, Sam, no. - Sam: Dean, dobbiamo evocare Ruby. - Dean: Non voglio litigare per questo. - Sam: Dice di sapere come salvarti. - Dean: Ma non può! - Sam: Ah, davvero? Ne sei proprio sicuro? - Dean: Sì. - Sam: Come? - Dean: Perché me lo ha detto lei, va bene? - Sam: Cosa? - Dean: Me lo ha detto lei. Chiaro e semplice, che non può salvarmi. Nessuno può farlo. - Sam: E tu ti sei semplicemente scordato di dirmelo? - Dean: Sai, io me ne frego di quello che pensa quella stronza, tu dovresti fare lo stesso, quindi... - Sam: Quindi cosa? Ora mi nascondi dei segreti, Dean? - Dean: Davvero vuoi parlare di chi nasconde segreti a chi? [Sam se ne va] - Dean: Adesso dove vai? - Sam: Credo che andrò in Ohio.