Scritta da: Martina
in Frasi di Film » Drammatico
Io ho bisogno di credere che qualcosa di straordinario sia possibile.
dal film "A Beautiful Mind" di Ron Howard
Io ho bisogno di credere che qualcosa di straordinario sia possibile.
Sono il migliore in quello che faccio, ma quello che faccio non è bello.
Attenti a Marie Shawn dagli occhi pazzi, non aveva figli ma solo pupazzi.
Se per caso nei tuoi sogni la vedi arrivare, non devi mai mai mai gridare.
- Owen: Non puoi giudicare una persona da un unico caso.
- Christina: Il paziente ha diritto di sapere chi è il suo chirurgo e non importa se per caso qualcuno si offende.
[...]
- Dottoressa Cambel: Cosa farebbe se all'improvviso andasse via la luce o se dovesse operare in un ospedale che non può permettersi un fluoroscopio. Come con la calcolatrice. Visto che c'è una macchina che fa i calcoli i bambini non dovrebbero imparare le basi dell'aritmetica?
- Christina: Se li aiutasse ad evitare degli errori come questo.
[...]
- Owen: Oggi sei stata una maestra con chi aveva bisogno di una lezione ma brutale con chi aveva bisogno di comprensione. Sei stata entrambe le cose, perché io non ci riesco?
- Christina: Non sono stata brutale e avevo ragione.
- Owen: Giusto. Sei esattamente come lei: caparbia, con idee precise, brava. Fra 40 anni dovrò strappare quel bisturi anche dalle tue mani.
- Christina: Dalle mie mani gelide di morta.
- Owen: Non hai capito il punto. Voglio starti vicino per i prossimi 40 anni.
Segreteria telefonica di Bridge Jones: La tua segreteria contiene zero messaggi, non c'è nessun messaggio, neanche uno di tua madre.
- Holmes: Ho un ultimo quesito per lei, sir Thomas.
- Thomas: E quale sarebbe?
- Holmes: Se tutta la sua famiglia è morta, lei quanto spera di sopravvivere?
- Seth: Zack e Summer stanno ufficialmente insieme, devo trovarmi una ragazza al volo.
- Ryan: Che fai, te la cerchi per ripicca?
- Seth: Anche per altri motivi... Che non mi vengono in mente.
- Lorelai: [Parlando di Dean] Parlami di questo ragazzo.
- Rory: Neanche morta!
- Lorelai: No dai, potresti presentarmelo?
- Rory: Sarei imbarazzata!
- Lorelai: ... parla bene? Perché un ragazzo che parla è uno che...
- Rory: No, non parla, è un mimo!
Cancella l'invito. Dirò che mi hai paragonata a mia madre e per questo dovrò passare diversi anni in psicoterapia.
- Rochester: In primavera sono tornato a casa con il cuore dolente e l'anima appassita, e ho incontrato una dolce sconosciuta la cui compagnia mi rallegra. Con lei sento di poter rinascere in una maniera più alta e più pura. Ditemi, sono giustificato a scavalcare un ostacolo di formalità per averla?
- Jane: Esiste un ostacolo?
- Rochester: Un mero impedimento convenzionale.
- Jane: Ma quale può essere? Se nutrite un affetto, signore, una dote non può esservi di impedimento. E se la donna è di nobili stirpe e sembra ricambiare il vostro sentimento...
- Rochester: Jane, di chi credete stia parlando?
- Jane: Della signorina Ingraam.
- Rochester: Io sto chiedendo cosa farebbe Jane eyer per garantire la mia felicità.
- Jane: Farei qualunque cosa per voi, signore. Qualunque cosa sia giusta.
- Rochester: Jane... voi mi trafiggete. Sento di potervi parlare ora della mia amata. L'avete incontrata, la conoscete. È una persona rara, fresca, fiorente, senza alcuna macchia. Mi rigenererà, farà di me un uomo migliore.