La rumba esprime in verticale... un desiderio orizzontale! Devi tenerla come se la pelle della sua coscia... fosse la tua ragione di vita. Lasciarla andare come se qualcuno ti strappasse il cuore! Tirarla a te come se dovessi possederla... proprio qui sulla pista da ballo!
Guarda i girasoli: loro si inchinano al sole, ma se uno è troppo inchinato vuol dire che è morto. Tu sei un servitore, non un servo. Servire è l'arte suprema. Dio è il primo servitore; Lui è il servitore di tutti gli uomini, ma non è il servo di nessuno.
Odio il modo in cui parli e il modo in cui ti tagli i capelli, odio il modo in cui guidi la mia macchina, odio quando mi fissi. Odio i tuoi stupidi stivali anfibi e il modo in cui mi leggi nella mente. Ti odio così tanto che mi fai star male, mi fai persino scrivere poesie. Ti odio quando hai ragione, odio quando mi menti. Odio quando mi fai ridere, odio anche di più quando mi fai piangere. Odio quando non mi sei attorno e il fatto che tu non mi abbia chiamato. Ma più di tutto odio il fatto che non ti odio... nemmeno quasi... nemmeno un pochino... nemmeno niente!
Come puoi vedere posti come questi, passare dei momenti come questi e non credere? È come il vento non lo vedo però lo percepisco: la meraviglia, la gioia, l'amore.
Jack: "Parliamo un po' degli affari tuoi, o andare è inutile. Quella ragazza: quanto sei pronto a spingerti oltre, per salvarla?" Will: "Morirei per lei!" Jack: "Oh bene! Tutto a posto allora."
A Massimo per i nostri sette anni insieme... per quella parte di te che mi manca e che non avrò mai... per tutte le volte che mi hai detto non posso ma anche per tutte quelle che mi hai detto ritornerò! In attesa posso chiamare la mia pazienza... "Amore"?
Per battermi dovrà uccidermi, ma per uccidermi dovrà avere il fegato di stare davanti a me, e per stare davanti a me dovrà avere il fegato di essere pronto a morire anche lui, ma non sò se è pronto a farlo... non lo so!
La grande avventura della nostra vita. Che cosa significa morire quando si può vivere fino alla fine del mondo? E che cos'è la "fine del mondo", se non un modo di dire, perché chi sa anche soltanto cos'è il mondo stesso? Ormai ho già vissuto due secoli e ho visto le illusioni dell'uno completamente distrutte dall'altro, sono stato eternamente giovane ed eternamente vecchio, senza possedere illusioni, vivendo attimo per attimo come un orologio d'argento che batte nel vuoto: il quadrante dipinto, le lancette intagliate, che nessuno guarda, e che non guardano nessuno, illuminate da una luce che non era luce, come la luce alla quale Dio creò il mondo prima di aver creato la luce. Tic-tac, tic-tac, tic-tac, la precisione dell'orologio, in una stanza vasta come l'universo.
Peter: Amore? Non ne ho mai sentito parlare... Wendy: Oserei dire che l'hai provato di persona... per qualcosa, per qualcuno... Peter: Mai. Solo il suono mi offende.