Scritta da: MaryRosa Amico
C'è una stella in più nel mio cielo, ed è lì che è il mio cuore.
Composta martedì 26 dicembre 2017
C'è una stella in più nel mio cielo, ed è lì che è il mio cuore.
Auguro a tutti voi un sereno felice Natale con i vostri amici, parenti e familiari. Che l'armonia regni nelle vostre case, che la salute, il bene più prezioso possa esservi sempre una compagna fedele e che tutti i vostri desideri chiusi nei cassetti possano realizzarsi.
Buon Natale.
Lo dico al cielo perché tu da lassù possa ascoltarmi, mi manchi, mi manchi e non riesco a rassegnarmi. Ti prego stammi vicino e dammi la forza per continuare a vivere senza di te.
Non serve una ricorrenza, una data per ricordare la mancanza di chi non c'è più accanto a noi. Chi ha perduto una persona cara lo ricorda tutti i santi giorni dell'anno. Questa rosa la dedico a chi ha perduto una madre, un padre,
un marito, una moglie e a tutti i genitori che hanno perso un figlio o una figlia. Siete nei nostri cuori, e nei nostri pensieri. Sempre.
Ci sono varie forme di violenze, quella psicologica è la più subdola. Poi c'è quella social dove chiunque può offendere, insultare e denigrare senza pensare minimamente alle conseguenze, che tutto ciò comporta alla persona che le riceve. Poi c'è la violenza verbale, la più crudele. Che distrugge, lacera e umilia con frasi del tipo: sei grassa, sei brutta, fai schifo. Solo perché non rispecchi certi canoni di bellezza. Attenti alle parole, perché possono ferire, e poi uccidere.
Da bambine ci insegnano ad essere principesse, ma crescendo impari che in un mondo spietato e prettamente maschilista devi indossare la corazza e lottare per non farti schiacciare e sottomettere da chi ci vuole tutte Geishe. E se non ubbidisci, e ti ribelli, sei un altra vittima di "Femminicidio. Si parla tanto della parità dei sessi, dell'uguaglianza, ma non'è così. Molte sono le donne prigioniere, e schiave di mariti, fratelli, fidanzati, padri, compagni. E non tutte vivranno, non tutte invecchieranno. Perché chi doveva proteggerle era il suo peggior nemico, Il suo Assassino.
Sono tante le Donne che non denunciano la violenza domestica. E quasi sempre sono vittime dell'amore malato. Care Donne, non dovete tacere, denunciate, e allontanatevi da chi dice di amarvi, e poi vi picchia. Non è Amore. L'Amore non abusa, l'amore non maltratta, l'amore non usa violenza psicologica e verbale. L'amore non annienta, l'amore non Uccide. Reagite ed agite, prima che sia troppo tardi. Parlate, gridate aiuto agli organi competenti, ad amici e familiari. Perché la prossima vittima, potresti essere tu.
Avrei dovuto parlare. Avrei voluto chiedere aiuto. Ma ho avuto paura e non dovevo.
Mi sarei salvata, ed ora, non ci sono più.
Lui, il mio assassino è vivo, e spero che paghi, spero che sia arrestato e punito. Che le venga vietata la libertà, che le venga tolto il diritto di vivere da libero assassino. Mi chiamo femminicidio, e sono un altra vittima privata della vita, della propria vita. Chiedo che sia fatta giustizia per le tante, troppe donne vittime per mano di chi doveva proteggerle. Come mi chiamavo? Che importanza ha, nessuno se lo ricorderà. Il mio nome adesso è scritto su di una fredda lapide.
Se avessi saputo che invecchiando sarei rimasta sola, avrei implorato la morte, affinché avesse avuto pietà di me.
Perché non c'è crudeltà peggiore che l'essere abbandonati.
Sappi, ovunque tu adesso sei, resterai sempre nel mio cuore. E non importa quanto in alto sei volato, io ti sento fin lì. Anche se sò, che non potrò volare al tuo fianco. È la vita, e va avanti ed io con essa, pur con l'anima a pezzi devo vivere senza di te. Mi manchi.