Scritta da: Carlo Peparello
Al di là del vetro appannato, dove fuori giace il manto candido, a Natale non mi vergogno di sperare in ciò che non ho mai visto. Cedo alle lusinghe della fantasia e mi faccio scaldare dal camino acceso e dai sogni di bambino, aspettando il signore dei doni. A Natale non sono me stesso e ne sono fiero. Mi faccio rapire dai buoni propositi, dalla bontà di coloro che mi circondano e dai profumi del cibo. Auguri a chi respira il Natale come fosse l'ultima occasione per rinascere migliore.
Composta lunedì 4 novembre 2013