Qui trovi le frasi per dire sono triste. Leggi anche la sezione dedicata alle frasi sulla tristezza.
A volte vorremmo che quelle gocce portassero via le inquietudini, le insicurezze, le paure, come la pioggia rinnova ciò che bagna dando nuova vita e nuovo profumo, come lacrime amare e liberatorie o come semplici lacrime di nuove emozioni... chiudo gli occhi mi lascio bagnare, voglio rinascere, voglio vivere.
Accontentarsi è positivo, ma se diventa un'abitudine può diventare dannoso per la nostra personalità e autostima.
Sarà più facile così diventare preda di persone che, senza scrupoli, approfitteranno di noi.
Chi sta vicino a chi è in difficoltà viene bagnato da pioggia di onde negative. Ecco perché vedo tanti ombrelli in lontananza.
A volte l'amore che dai non è abbastanza. Chi ami è infelice, tu sai di quel dolore, ti offendi di non poterlo lenire e fingi di ignorarlo per non impazzire.
Perché la vita ti schiaccia il cuore, frantumandolo, disintegrandolo. Essa non è mai come te l'aspetti. Ti trae in inganno. Ti mette spalle al muto. Non sai mai qual sia il percorso giusto da prendere e ti avventuri, così alla cieca. Pensi che ti potrà capitare qualcosa di inaspettato, di bello. Ma quello che trovi è ben altro. Miseria e povertà, ecco quello che trovi! "Miseria e povertà di cuori", che pur di sentirsi superiori agli altri, più furbi, e più capaci "feriscono e colpiscono dritto all'anima" spegnendo quella poca luce che era rimasta... e rimasto solo "Quel piccolo fiammifero", viene consumato dalle lacrime, dalle delusioni, e perde purtroppo ogni speranza di riposta nella fiducia.
Può, anche, capitare di smarrirsi tra le stelle e la luna, perdendo l'ossigeno del sogno, la luce del giorno, l'incanto dell'universo, il suono dell'esistenza; può capitare di ritrovarsi, senza sapere dove, di rialzarsi, senza capire come, di correre, senza una direzione.
Può capitare di patire l'indifferenza, l'insensibilità, l'egoismo, l'avidità.
I giorni passano, ma tu no. Tu non passi. Tu voli sopra di me, quel che basta per non incontrarci mai negli occhi, per paura di leggere ciò che vi è scritto sopra.
Sono qui a far parlare il cuore ed il ticchettio dei tasti sullo schermo, come quello della mia vecchia macchina da scrivere, accompagna i miei pensieri. Mi trovo distesa a respirare il cielo fra il profumo intenso dei ricordi, vivi come immagini scolpite davanti agli occhi; immagini ancora vive di sensazioni ed emozioni. In un attimo mi passa tutto attraverso la pelle, dalla pelle al cuore, in un turbinio che la ragione non riesce a controllare. E rimango lì, senza forze, a bramare quelle labbra che hanno baciato il mio cuore.
Da ragazzina ho riempito quaderni e diari scrivendo di un amore da favola che avesse come finale il tanto sospirato "... e vissero felici e contenti". Allora non sapevo che le favole sono poche e magiche rarità e che il "... e vissero felici e contenti" si scontra troppo spesso con la ripetitiva quotidianità.
Mi sono chiesta molte volte se vale la pena prendersela per colpa degli altri. Me lo sono chiesta per una vita, fino a quando ho capito che restare male per le parole di chi non vale un soldo bucato, no, non ne vale la pena.