Ho sperato ho pregato che mi fermassi, che gridassi disperatamente di non andare, ma sei rimasto in silenzio, non una parola, n'è l'ombra di un rimpianto, niente di niente. Mi sarei accontentata anche di un semplice ciao, ma sei rimasto impassibile mentre contavo i miei passi sull'asfalto e le lacrime sul mio viso.
Esiste una cura quasi per tutto, e per il dolore? Quello come si cura? No perché fà davvero molto male, mi lascia sfinita sul pavimento, ho dei dolori atroci non capisco nemmeno bene dove, fà male dappertutto, mi fa male il cuore, l'anima, la testa scoppia, gli occhi bruciano, ed ho solo voglia che smetta, non importa come, l'importante è che smetta di far male al più presto, perché preferisco non vivere che continuare a farlo cosi.
Passerà anche questa, adesso fa male, ma sono certa che passerà, tutte le cose hanno un inizio e una fine, perché per il dolore dovrebbe essere diverso?
L'ultima cosa che mi sognerei di fare è far del male alle persone che amo, ma a quanto pare non mi riesce bene, perché spesso il mio modo d'agire le ferisce.
Scorrono lacrime da ciglia ormai stanche e arrossite dal dolore di un'anima abbandonata a se stessa. Sui gradini di un pianerottolo e con lo sguardo perso nel vuoto portando la mano al petto a sentire quei battiti che singhiozzano ricordi di un sorriso strappato dalla vita. Ricordi in cui gli abbracci stringevano respiri di un raggio di sole ormai spento dalle nubi grigie piene di pioggia, aspetto qui tra i ricordi una mano con cinque dita che possano alleviare questo enorme dolore per farlo volare via, e tra un sorriso rubato e una carezza donata aprirò gli occhi per continuare il mio cammino.
Il buio ha oscurato la nostra vista, ha rotto ogni indugio nel delirio di onnipotenza di un semplice urlo. All'orizzonte solo caos e banconote bruciate al sole.