A te Donna che non hai un lavoro, che fai di tutto per andare avanti con la famiglia, a te che hai subito violenza, a te che ti senti discriminata... non mollare mai, continua a lottare per il rispetto e per i tuoi diritti.
L'8 di marzo non è una festa da festeggiare, è una rivendicazione dei diritti femminili, una manifestazione per il miglioramento nel lavoro. Si ricorda anche un incendio a New York dove persero la vita 146 donne. Rispettiamo questa data.
Credo sia inutile dirti quante meravigliose e afrodisiache sensazioni d'amore ho provato con te, e per te. Ti ho desiderato in ogni istante della mia esistenza e ciò che mi hai fatto provare credo che nessun altro sarà in grado di ottenerlo.
Mi bastano gli occhi per gridare un "ti amo". Ogni volta che sei vicino mi ritrovo in ogni tuo respiro, in ogni spazio delle tua vita. Sei tu che descrivendo con esattezza i miei stessi stati d'animo riesci a svegliare le mie emozioni. Ho una gran voglia di abbracciarti e baciarti, sei tu l'unico che riesce a scaldare la mia anima.
Non sempre si può sorridere. Nella vita ci sono momenti anche di tristezza, dolore e angoscia. Non possiamo chiedere sempre dei sorrisi, sarebbe da ipocriti dire "sì, sorrido ogni giorno perché la vita e bella".
Che senso ha regalare una mimosa o una rosa per il giorno della donna? Si donasse il rispetto a tutte le donne, sarebbe meglio.
Per voi donne, amiche, l'8 marzo non è una festa. È una giornata in cui si ricordano le conquiste sociali e politiche delle donne, un'occasione per rafforzare la lotta contro le discriminazioni e le violenze. Dobbiamo continuare a lottare per il rispetto delle donne.
Tu non lo sai, ma il mio mondo, la mia vita, miei sogni, il mio presente, il mio domani sei tu.
Tu mi graffi l'anima: con il tuo modo di fare, sempre dolce, tenero, coccolone, mi hai rubato il cuore.
Per ritrovare il mio sorriso, devi tornare presto amore mio.