Scritta da: Antonio Belsito
in Poesie (Poesie d'amore)
Non ti dico.
Immagino.
E mi soffermo.
Tu.
E pure io.
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Non ti dico.
Immagino.
E mi soffermo.
Tu.
E pure io.
Una farfalla a cui toccano le ali
una bambina che perde per sempre un'emozione
una vita intera a chiedersi sto sesso cosa sarà
la prova che l'uomo è capace di infinita crudeltà...
Inutile parlare di ignoranza o di religione
di fronte ad una bambina a cui viene rubata per sempre un'emozione
se Dio ha creato il sesso un motivo ci sarà
ma l'uomo da sempre è capace di infinita crudeltà.
Mi fermo a un passo dal cielo
e ti racconto il mare
perché è bello stare sospesi
tra i colori sovrapposti
non capire se è cielo o mare
ma capire che si sta bene comunque
e non sono le nuvole a frenare l'attimo
che ci stringiamo la mano
ed è brezza immediata
e non c'è ragione in ciò
e non c'è spiegazione
e non c'è da chiedersi
c'è da stare così
tra cielo e mare.
Stringiti amore
tra le mie braccia.
Ritorna a quando
eravamo ragazzini.
Ricordati
delle nostre corse
tra i prati fioriti.
Ricordati delle nostre
dolci capriole.
Godi
i momenti belli
della nostra fanciullezza.
Godi il profumo
del nostro primo bacio.
Godi la fragranza
di quei fiori di campo
raccolti solo per te.
Godi, amore mio.
Vorrei dirti che mi manchi
Non so come stai
E mi manca saperlo
Mi manca il tuo sorriso
Mi manca la tua voce
Mi manca la tua anima
Mi manca parlare con te
Mi manca l'incanto dei tuoi occhi
Ti cerco ogni giorno
Nei miei pensieri
Nella quiete della sera
Sempre io ti cerco
Nella solitudine
Nei miei sogni
Al di là di tutto ciò che mi circonda
Se ti penso
È perché mi manchi.
Quando ero bambino
i miei amici erano gli uccelli
erano i fiori, erano le erbe,
ricordo che passavo
molto del mio tempo
con loro a ragionare dei miei sogni
E le nostre parole erano semplici,
perfino il vento si fermava ad ascoltare,
le mie speranze avevano
ali colorate
come quelle delle farfalle.
Mia madre mi guadava e sorrideva,
mi chiamava poeta – il suo poeta.
e io a quell'età
che potevo sapere di un poeta,
io che ero come passerotto
tra i rami del ciliegio
che discorre con l'acqua nel canneto.
E ora mamma è con gli angeli del Cielo,
come un sogno nel cielo della sera,
ma quando mi racconto
agli uccelli e ai fiori,
quando ricerco l'ombra - almeno l'ombra –
del bambino che fui,
odo come un singhiozzo soffocato
nel vento che ritorna
come una volta a ragionar con l'angelo
di quel tempo che fu.
Ti raggiungo in un silenzio,
nel tempo del primo risveglio,
nello sguardo che va oltre e
che si mostra col suo equilibrio incerto.
La ricerca della felicità
dovrebbe avvenire senza ferire le altre persone
specialmente se son persone fragili ed indifese
specialmente se son persone buone
Tutto ciò in questo mondo sembra essere utopia
ma ci son mille modi per essere felici senza ferire le altre persone
ad esempio gustarsi un buon caffè
ad esempio guardare una partita di calcio alla televisione
Ad esempio masturbarsi per un'attrice
ad esempio visitare una città che prima non s'era mai vista
e potrei continuare per ore
e potrei rendere interminabile questa lista
Se sei felice in cose che non feriscono nessuno
qualunque cosa ti dicono gli altri vai avanti lo stesso
perché essere felici in cose che non feriscono nessuno
è il segreto per vivere in pace con gli altri e con sé stesso.
Tra il profumo del mare e delle rose,
t'ho visto, errare nella notte cercando di tingere
il silenzio dove bussa la luna e aggirarti in penombra
come ogni volta, dove riflette la luce, quasi con dolcezza
col sorriso negli occhi [...].
Rividi in sogno
il tuo splendido viso
la tua bocca carnosa
col tuo sorriso per me
nel tuo sguardo
trovai il mio specchio
dove colsi la forza
di quell'uomo
così unico che fosti
in quegli occhi azzurri
come un cielo terso
pieni d'amore e di dolore.