Scritta da: Oriella Beretta
in Poesie (Poesie d'amore)
Ti invento e ti reinvento
e poi non so più come
far passare le ore,
i minuti, i secondi
senza di te.
Composta domenica 31 maggio 2020
Ti invento e ti reinvento
e poi non so più come
far passare le ore,
i minuti, i secondi
senza di te.
Il tuo per sempre
è il mio pensiero di oggi.
Il mio desiderio del domani
è la mia brama infinita.
Voli solo con l'ali dei tuoi raggi,
che sfiorano i terreni delle palpebre
e l'acque degli sguardi ancora aperti,
eppure Tu, col tuo viso d'uccello,
Luce, stai ferma, immobile.
Giriamo come pianeti
in un moto la cui fine
coincide con la partenza.
C'è chi spera in un meteorite
che gli sconvolga i piani.
E l'esistenza.
Stamattina mi sono svegliata
ed eri nei miei sogni.
Ho aperto gli occhi,
e tu non c'eri.
Stamattina mi sono svegliata,
e ho scorto un vuoto nell'anima.
E lui prese le sue mani
non per portarla a sé
lei era già nel suo cuore.
Adorava stringerle
sentirne la morbidezza.
Era un semplice gioco il loro
un gioco di emozioni lontane ma
così vicine ormai
emozioni vissute e mai sbiadite dal tempo.
Era semplicemente arrivato il loro momento
un incontro di mondi lontani
un dolce intreccio di mani.
Finirà l'estate
passerà l'autunno
arriverà l'inverno
ma tu sarai
sempre primavera.
E mi perdo senza un perché
perché non c'è motivazione
in una bufera di percezione
in un uragano di sensazione
e non c'è ragione
e non c'è tempo
ché non aspetta il sentimento
ché affiora e sconquassa
pur che sia un momento
tanto è forte e lento
e non c'è cielo
e non c'è nuvola
in quest'infinito
e non c'è spiegazione
perché tutto accade
senza convenzione
ed è emozione.
Senza sottrazione.
In beltade Venere Tu eclissi.
A Te rimandano le parole dei Poeti innamorati, ogni colpo di scalpello di scultore ispirato, ogni pennellata di pittore, dal panorama estasiato.
A Te inneggia ogni nota, di un musicista che, con la sua melodia, di gioia fa lacrimare il cuore estasiando l'anima.
M'immergo nei monti più belli al mondo e
veleggia la mia anima.
Qui smetto di strolicare e le pupille neonate iniziano a fotografare.
Non m'è preciso il tempo, del resto non m'importa,
valorizzarlo, questo si mi preme.
Sono così minuta in confronto
a questi monti che rugge il
mio pensiero nel valicarli.
E Dio vuole che fra poco il
catinaccio si faccia rosa rosa
come la rosa che il vento
trastulla.