Scritta da: Oriana Capobianco
in Poesie (Poesie d'amore)
Per tutte quelle volte
Per tutte quelle volte in cui
il tutto era troppo
e il niente era poco.
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Per tutte quelle volte in cui
il tutto era troppo
e il niente era poco.
Ti amai nella tenera incoscienza
della nostra giovane età
lasciata manipolare da voci altrui
che decisero per noi...
intanto che il tempo coltivava l'amore
tutto dopo di te sapeva di vuoto...
la vita, inerme, continuava
non conosceva emozioni
ti amavo nel pensiero che di te non mi lasciava
quando nel mio letto sentivo
il freddo spazio vuoto di te
quando nell'immensità di questo spazio io ti cercavo
in questo tempo che l'amore ci ha rubato
oggi ci ha restituito.
Ora ti amo ancora più di ieri e ancora
ora che il tuo volto ho ritrovato
e il tuo cuore ho riconquistato
e ti amo gridandolo
al giorno e alla notte
a questo inverno, a questa estate
a quello che ho perso e ho ritrovato
ti amo ancora senza gridarlo
senza soffocarlo
ascoltando solo il cuore che ora con il tuo
ha cominciato a contare i battiti forti
che solo l'emozione sa donare
ti amai
ti ho amato
e ti amo ancora
perché oggi come ieri
tu ci sei ancora.
Ti conosco mio pittore
dipingi il mio viso su tela bianca
per rendere questo spazio colore infinito
ti conosco mio scrittore
regali parole e versi
che le tue labbra decantano alla mia
anima perché lei possa cadere tra le tue braccia
ti conosco mio scultore
plasmi questo corpo come argilla tra le tue mani
per farne il mio tempo e il tuo vizio
ti conosco mio cantautore
canti note e ritmi di questo paradiso e inferno
che in me nasce, in te vive.
Giorni di dolore, sempre tutto in discussione, provvisorio, ritrattabile, cancellabile con una spugnetta, come un refuso accidentale.
Ed io vorrei certezze, carezze, amore senza dubbi, gesti puliti e inequivocabili.
Giorni di dolore che si sommano ai precedenti.
Ferite che si aggiungono a cicatrici mai guarite.
Desideri legittimi che si trasformano in pretese assurde quando intorno è tutto social, siti di incontri, alternative ovunque, divorzi come se piovesse.
E come sostituisci un sorriso, un odore, un mix di caratteristiche uniche, una sensazione?
Non saprei, il mio mondo è altro, altro da tutto questa sostituibilità reciproca, dal fregare l'altro.
Non accetto muri, tende e ombre.
Ombre ogni giorno al calare della sera
ed io vorrei luce e colori che non sbiadiscono nemmeno a lampadine spente.
Le stelle da guardare insieme stanno nel cielo del giardino di casa e in quello dell'altro emisfero,
se diventano mozzafiato soltanto insieme,
se insieme è l'unico posto che conta,
se purché insieme l'unica possibilità è essere onesti e innamorati senza lume, senza conteggi e senza mortificazioni.
Baciandoti io mi perdo,
e mi lego ai tuoi pensieri ai tuoi desideri.
Sceglimi,
legami ancora a te finché respiro,
oltre ogni orizzonte.
Suda attraverso il mio piacere,
e cullami i cuore.
Dessetami,
lasciami dentro di te
fra una carezza e un graffio.
E stringimi per regalarmi la... vita.
Da te, vorrei amore
quello smisurato
Assaporando la dolcezza
di questo desiderio.
Vorrei sentirmi fortemente preziosa
Tanto da vederti tremare di gelosia
E guardare le tue mani chiuse in un pugno
che misura il tuo dolore.
Vorrei vedere il tuo sorriso,
E sentirmi anima.....
la tua
Che si illumina a guardare
la mia.
Lui non gioca mai con il cuore...
Lui mai con l'anima...
Mentre la pioggia che cade fa rumore...
Lui gioca con rispetto.
Seguimi in questa strana filosofia... Segui me!
Ogni legge proibita è segreta...
Ogni risultato è probabile.
Noi ci lasceremo guidare dalle penombre e le melodie.
Io so che il coraggio nasce dalle lacrime...
Tu sai che se asciughi il pianto germoglia la dolcezza...
Ma tutto questo che significato ha per noi?
Il denaro in questa arte non conta...
Questa è l'arte del cuore.
Lui puo giocare con la mente,
formula ciclici pensieri...
Lui può tirare fuori il suo asso migliore...
Lui non nasconde il re ma cala la regina
mentre tutto svanisce.
Io... Amico mio, ho paura, sai?
Non voglio che la tua ombra svanisca!
Io... Ho paura, Amico mio...
Della tua mancanza
che s'insinua inesorabile.
Tu che mi dici... Io non sono un uomo con mille facce...
Io potrei tradirti su rivoli di gesti...
Io non potrei mai lasciarti tra le onde...
Troppe frecce dovrebbero colpirmi...
Troppe bocche dovrebbero tacere...
Prima che la spada colpisca il tuo cuore
trafigge il mio petto!
Noi indosseremo l'armatura del mondo
su carni nude
e scopriremo insieme cosa sarà questo futuro...
Come quei due sotto l'albero
che, maliconici, si guardano
dove maledicono le loro vite,
dove non temono paure insieme.
Io so che non sono spada...
Tu sai che non sei la mano che la impugna...
Noi saremo un quadro astratto su note infinite...
Ma questo è tutto il mondo fuori da noi...
Questo è il tutto in noi...
Ci troveremo lì sotto l'albero, promesso?
Io te l'ho prometto, Amico mio!
Ti dono un'anima che rende a te complicità,
ti dono lo sguardo,
scendi dal mio letto e da quel paradiso
torni sulla terra.
Mi guardi,
mi cerchi ancora e io complice leggo il messaggio che vuoi lanciarmi.
Ora non sai più sé,
infilarti la camicia o scendere dal mio letto.
Tu vuoi ancora questa complicità,
la vuoi in amore
ed è per questo che la tua camicia ancora giace
ai piedi del mio letto.
Non puoi negarlo sono
la tua perfetta complicità.
Fermami un sorriso sul viso,
una lacrima negli occhi,
una carezza nell'anima,
un battito nel cuore.
Fermati qui.
Cercami,
nelle stagioni che passano
dove muoiono le parole
e tutti i miei passi
Non cercarmi,
tra fanciulle che piangono su sepolcri altrui
le mie rughe sul viso saranno dolori e gioie
che solo io ho vissuto
e se qualche volta io,
le ho condivise
era solo un segno inciso.
Cercami,
tra questi passi stanchi e frettolosi
di questo cammino che
Oltre e ancora Oltre...
Sempre oltreMe
Cercami,
tra i passi che sono il mio tesoro
spugna che assorbe
spuma di passi stanchi
e parole pure di cuore.