Scritta da: Ipensieridi Giò
in Poesie (Poesie d'amore)
Per questo amore proibito.
Ad occhi aperti, ti voglio.
Nel mio silenzio, ti respiro.
Andando via, ti amo.
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Per questo amore proibito.
Ad occhi aperti, ti voglio.
Nel mio silenzio, ti respiro.
Andando via, ti amo.
Vaga la mia anima smaniosa
nell'infinito immobile,
tra giorni di false lusinghe
e notti silenti di menzognere ricordi,
accarezzando il pensiero del tuo tocco assente.
Nella solitudine di cui mi facesti dono
nella tua arida essenza un dì...
appoggiai labbra arse
bramando linfa vitale.
Brividi freddi scaldavano il petto,
mentre vino caldo scendeva crudele
nelle intime viscere
a obliar la mente.
Alienasti i sensi,
depredando sogni e speranze,
lasciando il mio cuore
al suo battito vuoto,
che ferito ora echeggia
in una eterna atonia.
Alla fine di ogni giorno tutto è scritto,
Racconti che hai amato leggere,
altri che non volevi ascoltare.
Dal vento nasce il tuo silenzio e il suo frusciare
Si aprono pagine di libri per nuove
storie da raccontare
E così che voglio stare ad aspettare.
Se ti penso ho le vertigini,
cado nel vuoto,
e stordita ignoro il perché.
Primitivo e primordiale è vivere di cuore
e prima di te, io ero spoglia
come in un autunno perenne
carne in corteccia altrui
come una caduta su rocce affilate
ma io ora cado nel vuoto
e il vuoto.
È un sentimento vero.
Noi ora, ci sentiamo il sapore dei sensi
perché siamo stati giusti nel dare,
perversi nel godere,
complici nel prendere,
unici nel sognare,
completi nell'amore.
Tu, causa della morte di questo mio essere bambina
innocenza strappata,
grida apposto dei canti fanciulleschi,
ali spezzate,
sangue nell'abisso.
Tu su di me,
manto di violenza infinita
il mio grido che ti chiede di non farlo,
le paure evidenti sulla mia pelle.
Mentre il vento continua a soffiare.
Tu, causa della morte di questo mio essere bambina.
Divento la voglia sulla tua pelle
eppure tu; lo vedi come livido,
sono la collana che non ti rubano
perché non è d'oro fino,
sono quella stella che intravedi appena
perché accanto a Venere scompaio,
sono il frutto che matura troppo in fretta,
il libro che compri per la copertina
ma non leggerai mai,
una spina di rosa che non tocchi,
la canzone che non è pubblicizzata e tu non ascolti.
Ma sai cosa ti dico?
Che io sono anche il primo raggio di sole
che tu non vedrai mai
poiché tu... dormi.
Mi sono estrapolata dalla folla,
perché questa folla, per me è silenzio!
Mi sono trovata tra il continuo vociferato,
eppure lì; ho trovato canzoni.
I mezzo a giudizi, la libertà
in mezzo alla superficialità, la sostanza
in mezzo a parole sporche, i giardini di quelle candide.
Perché quando sei in mezzo al tutto
sei al centro interiore di te stesso.
E così, la differenza tra gli ostili
diventa una essenza,
una presenza
e così, che si cammina con i propri passi
e stanne certo che la vita
avrà i suoi cambiamenti senza sforzi.
Mio!
Come lo specchio dove mi rifletto.
Mio!
Come quella cosa preziosa che posseggo.
Mio!
Come la luce del mattino e il buio della notte.
Mio!
Come la luna solitaria,
e il letto dove consumo la passione per te.
Mio!
Come il talismano della mia fortuna,
come la luna in solitudine,
come le parole che non sai dire.
Mio!
Per tutto questo è per altro ancora
voglio che tu sia mio!
Completamente mio!
Ho fame d'amore, ho sete di gioia
ho desiderio di felicità
mi basta guardare nei tuoi occhi
e trovo tutto lì
sono sazia d'amore, dissetata di gioia
si placa il mio desiderio della felicità
mentre mi perdo nei tuoi occhi
nella tua anima trovo il rifugio sicuro
che colma il mio cuore di emozioni
da vivere con te.