E leggo cosa scrive
e vedo è piccolina,
le trovo positive
nel nome Valentina
e sento la sua voce
mi piace tutto a pelle
il pensiero a lei veloce
nel cercarla tra le stelle
ed ora che ci penso
mi colpisci e tutto ha senso.
È il nostro modo di parlarci d'amore,
in una lingua che conosciamo soltanto noi due.
Sei piacere e sei dolore.
Sei la mia fonte d'ispirazione continua
che aggiunge colore
alla vita mia.
Vie' qua,
morditi le labbra
che mi fai sognare
Vie' qua,
strappami l'anima
ti chiedo di tornare
Vie' qua,
se non ci sei
non riesco a respirare.
A me non dire quanto amarti,
riuscirei a inventarti anche,
se i miei occhi fossero cechi.
Non cercare di correggere il mio pensiero,
cercando di confonderlo dal tuo.
Lascia che io decida di cercare,
il porto sicuro per il mio sorriso.
Sarò naufraga
dell'isola più lontana.
Come lacrime di vetro,
i miei sogni infranti
brillavano
sopra un letto di spine.
Ingoio il dolore
e sono più forte,
perché è già domani
mentre noi siamo adesso...
Sarò il tuo scudo
in un mondo crudele
vegliando le tue notti:
sono la mamma
Solo il tempo
guarirà le ferite
cresceremo insieme
fino a quando le lacrime diventeranno stelle
e i tuoi occhi
torneranno a sorridere.
Se il tuo mondo mette paura,
il mio ti riscalda esile ogni pezzo di corpo,
ogni parola mai detta,
accolto da un sorriso famelico,
due braccia sulle tue spalle
e un raggio di luce intermittente
che copre il mio volto.
Non un incontro prematuro, ma sinergia appropriata
di due amanti lontani nel tempo e nello spazio.
Tremo di te.
Oltre la paura di amare
esiste un luogo chiamato fiducia,
al di là del bene e del male
si incastrano i nostri occhi,
gli uni affamati degli altri,
nel mezzo soltanto due mani,
una sigaretta ed un bacio.
Regalato.
Non c'è timore se non nel grembo
che pulsa e le mie agonie
appartengono al passato,
le tue sono cancellate dal mio respiro.
Come morire, di noi.
Cerco i tuoi occhi,
cerco di rapirti,
cerco il contatto,
cerco te in ogni angolo, dove sei?
Mi chiedo dove sei ogni giorno,
mi chiedo cosa fai e se mi pensi,
non ti chiedo il tuo tempo,
il mio lo dedico già a te.
Aver ricevuto un tuo contatto,
mi ha stupito, spiazzato reso felice,
credo sia il più sincero dei sentimenti,
aspettare un tuo apprezzamento,
accorgimento non so cosa è, io lo chiamerei amore.
Non turbarti per questa parola,
non la uso così spesso come sembra,
la rivolgo a chi veramente mi riscalda l'anima,
vorrei solo poter di più ma non vorrei ferirmi.
Avremo sempre quest'energia
a sostenerci,
la paura si sta disperdendo
e lascia spazio ai nostri incontri.
La potenza che ci terrà uniti
è simile alla dolcezza del tuo cuore ferito.
Il nostro amore sarà così potente
da travolgere il mare
così leggiadro
da sfinire di danze gli uomini.
Avremo tutto ai nostri piedi
e ogni uomo ci porterà rispetto
perché siamo rimasti vigili
al passaggio delle tenebre.
Quest'oscurità è già il passato.
Sudando la tua paura
la trafiggo a morte
e disegno un fiore
sul tuo volto triste.
Sviscero la rabbia e lo sgomento
cancello il timore di essere finalmente in due.
Saremo invincibili e mortali,
il nostro ritorno alla vita
sarà un'immagine, un discorso,
la forza di diventare un uomo e una donna
uniti dal destino.