Scritta da: Angela MORI
in Poesie (Poesie d'amore)
Gli innamorati s'illudono.
Gli amanti soffrono.
Chi è amato se ne approfitta.
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Gli innamorati s'illudono.
Gli amanti soffrono.
Chi è amato se ne approfitta.
Da quando ho visto la tua foto sul giornale,
da quel giorno io non sono più normale.
Ogni notte tu sei dentro ai miei sogni,
che quasi non vorrei più svegliarmi.
Sei dentro ad ogni mia tazzina di caffè...
che a malapena riesco a mandare giù,
sei in ogni donna che incontro per la strada...
in ogni goccia d'inchiostro della mia penna.
Che scorre veloce, su un foglio di carta...
come una tavola da surf, sul mare...
e scorre veloce, mi parla di te,
di ogni tuo piccolo segreto;
di ogni tuo attimo perduto.
Poi d'improvviso io mi rendo conto che
non sarai mai raggiungibile...
strappo quella bella foto sul giornale
ma dai miei sogni sei indelebile...
e non mi resta che continuare a scrivere,
c'è ancora inchiostro nella mia penna a sfera,
è tardi, è sera; prima o poi dovrò smettere...
ma ho paura di dormire.
Non voglio incontrarti se non posso sfiorarti,
a volte il sogno sembra realtà...
ma è solo un attimo di fantasia.
Non voglio incontrarti, almeno stanotte;
ma poi mi rendo conto che,
per rivederti... è l'unica maniera.
Non ho un luogo dove esistere
Sono vento
Sono pioggia
Ardo nel sole
e tu sei la tempesta
dentro me.
Lo sai che il cielo si dipinge di blu
mentre noi dormiamo
e c'è anche chi non riesce più
e cade un petalo di rosa
mentre l'alba risveglia l'orizzonte
e d'un tratto si assopisce anche il sole
e una foglia plana senza alcun dolore
mentre noi ci abbracciamo d'infinito
un alito di vento spazza ciò che è finito
e non rimangono neanche le orme
ché, a volte, anche le nuvole sono sorde
e più mi stringi la mano
e più ti dico ti amo.
Nasce un bocciolo su un ramo
mentre la neve imbianca
e noi ci guardiamo.
Un cuore ferito
dice addio prima
che tu te ne accorga.
Lo senti quel dolore
che pian piano arriva
agli occhi
trasformandosi in lacrime.
Quel pianto darà voce
a quell'addio
che metterà fine,
ad un altro
sogno infranto.
Tatuerò sulla mia pelle
la mappa del tuo imperscrutabile mondo.
Tu sei arrivata sull'alito di un vento furioso,
hai creato vuoti.
I vuoti non colmi son rimasti intatti,
non scalfiti da grigi temporali.
Ti cerco nell'urlo di Munch che mi scuote,
nel nido custode di pensieri,
nel canto di sirene che s'esala,
nella nota che vibra sulla foglia,
nei millantati echi dell'abisso,
nello scalpo di barca abbandonata,
nelle ossa di seppie scolorite,
nella goccia che scava la sua roccia,
nel salice che piange a mezza sera,
nell'onda che cavalca la chimera.
Ti cerco ancora nella notte:
vigile è la luna.
Ti cerco nelle vie tortuose della nebbia,
nell'ombra del filo che rapisce il sole,
nel sole che ripaga ogni incertezza.
Ti cerco ancora.
Quella,
fu l'ultima volta
che i loro occhi,
i loro cuori,
si amarono.
Non sapevano
ancora che
non si sarebbero
mai più rivisti.
Eppure,
nonostante tutto,
è da lui che tornava
ogni notte,
sognava di lui,
con lei,
passeggiando
mano nella mano,
nei sentieri della vita.
L'amore non lo trovi ovunque.
L'amore non lo trovi
negli occhi di chi
ti ha offerto un caffè.
L'amore è un'altra cosa.
Lo senti nascere
piano piano,
fino a sentire
un senso di pace
nel cuore.
Perché amare
è vivere e gioire
di un sentimento puro
raro.
Tu continua a cercarla,
anche quando
dice di non farlo!
Tu continua ad amarla,
anche se dice
di voler star sola.
Perché è proprio questo
che le fa più paura.
Restare sola,
senza te.
Quando scegli
di chiuderti
nel silenzio,
non lo fai perché
non hai più
nulla da dire,
è che non hai
più voglia di parlare.
Soprattutto con
con chi
non ti ha
mai ascoltato.