Poesie d'amore


Scritta da: S. Trovato
in Poesie (Poesie d'amore)

Eterna beltà

Con voce flautata
sussurro il tuo nome
m'incanti da sempre
e irradi il cammino.
Esilaranti ricordi
evocano poemi d'amore
mentre ansanti sospiri
fan rivivere visioni
di un'epoca gioviale.
Come il sole rifulgi
m'illumini l'animo
e le uggiose giornate.
L'eterna beltà t'avvolge
attorniata d'amici cari.
Sei ancora prima donna
nella scena tua finale.
Rimembro cari istanti
e sale bagna il viso...
Ora sei ferma
immobile
senza più il respiro.
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    Scritta da: Anyma
    in Poesie (Poesie d'amore)
    Leggero come un manto di velluto
    la tua essenza
    crudele avvolge la mia.
    Il tuo profumo speziato,
    danza nell'aria
    e ubriaca i sensi.
    Sei dentro il mio dolore
    sei dentro il mio piacere.
    Ho bisogno delle tue verità,
    ho bisogno delle tue bugie,
    delle tua voce,
    dei tuo silenzio assordante,
    delle tue braccia dimora del mio modo
    dove la paura si cheta
    e la notte muore.
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      Scritta da: Anyma
      in Poesie (Poesie d'amore)
      Lascerò al vento le parole mai dette,
      percorreranno terre desolate, valli e sconfinati prati.
      Le sentirai nel sibilare del vento.
      Son dolci i miei pensieri nell'aire fredda della notte,
      si poseranno come lievi piume su labbra dischiuse,
      vagheranno nei sentieri della tua anima e scalderanno il cuore.
      Sulla tua pelle marchierò il nome mio e tu mi porterai con te
      sarò la prima stella che si accende la sera,
      sarò l'ultima stella che si spegne all'alba.
      Tra emozioni velate che il destino concede noi vivremo eterni.
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        in Poesie (Poesie d'amore)

        Si nasce e si muore

        Lasciare chi si ama
        se si è amati
        è un buco nella testa perenne
        fuoriuscita di calore centrata nella ragione
        l'amore è cosa rara
        e senza appuntamento
        ci danniamo a incastrarlo nel tempo
        come se fluttuando senza giorni non avesse la sua forma
        eppure non ha contorni
        luoghi, matrimoni, sotterfugi
        è, se c'è.
        Nell'incrocio di due rette oblique,
        le nostre vite sottili,
        il contatto è un punto e una nascita.
        Lì, non c'è tempo né misura
        o convenienza o orgoglio.
        C'è un punto, una partenza
        un limite, un pozzo, un'esplosione,
        un'avvenimento, una storia, un traguardo,
        si nasce e si muore, in quel piccolo punto
        come l'universo è stato, e come granello di sabbia
        che si scioglie nel calore
        lì si è, e non si è mai stati prima,
        si respira e ci cessa di respirare,
        lì c'è un Dio per ogni credo, c'è forma per ogni senso
        c'è pelle per ogni colore e fusione di tutte le sostanze.
        Non c'è fine o tradimento, perché non c'è tempo e promessa
        c'è una lieve onda calda che fa socchiudere gli occhi di purezza
        c'è tutto, che senza quello, non c'è più niente.
        Composta lunedì 10 novembre 2014
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          Scritta da: LAURA TOFFOLI
          in Poesie (Poesie d'amore)

          Respiro di passione

          Respirami tra odorose ciliegie
          rosse di sole ardente
          tra profumate noci di cocco
          accarezzate dai palmi delle palme
          tra grappoli d'uva bianca
          carichi di dolce nettare
          tra sete di petali rubati a rose
          impreziosite dagli occhi seducenti di luna.

          Respirami... ed io divorata nel tuo respiro
          sarò nel tuo cuore a cullare il tuo desir.
          Composta giovedì 24 dicembre 2015
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            Scritta da: Anna Rita Bianconi
            in Poesie (Poesie d'amore)

            S'è levato il vento

            S'è levato il vento.
            Porta l'odore del sale
            e quello dei pini,
            che diradano là,
            verso il mare.
            Ho sognato di stare con te
            qualche giorno d'estate,
            lasciare che il sole si spenga
            nei nostri occhi luminosi,
            mentre ci guardiamo
            come bambini incantati,
            e ridiamo e piangiamo
            stupiti della nostra gioia.
            Per sentirci come due conchiglie
            nello stesso mare,
            come due alberi
            che uniscono l'ombra,
            come due fili d'erba
            che crescono vicini.
            E sarà meglio
            di quanto tu creda,
            di quanto io speri,
            e forse vivremo di più.
            Così, anche domani:
            diventeremo vecchi insieme,
            ma non tu per me,
            né per te io,
            saremo sempre uguali.
            Mi vedrai come oggi,
            ti vedrò come ieri,
            coi tuoi capelli neri
            tra le mie dita.
            Composta mercoledì 12 luglio 1967
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              in Poesie (Poesie d'amore)

              Gelida

              Mi parla il gelo
              c'è un bivio nero
              ci aspetta per dividerci nel mistero
              e restiamo soli.
              Tu già sai che vivrei per aspettarti
              ti proteggerei
              con il vento lodarti,
              ti accarezzerei
              con il primo raggio
              ti sveglierei.

              Spero solo di saperti
              lì con qualcuno
              che possa amarti.
              Umile anima bianca
              va stanca
              ma il sonno non arriva
              come un vetro mi appanno.
              Non brillano gli occhi
              che pena
              avere un cuore che cerca il sole.

              Ravviso che tutto da me si allontana
              e chiedo
              perché sia una punizione
              avere un cuore che ti reclama.

              Chino la schiena
              strappo un fiore via dal prato
              lo adagio sul petto
              vado via...
              Il fiato è corto
              e si taglia con il gelo che diventa lama".
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                in Poesie (Poesie d'amore)

                Le parole che non ti ho detto

                Se un giorno, ancor vitali, potremo
                percorrere sereni l'ultimo sentiero,
                con pochi rimpianti giungeremo
                al meritato "riposo del guerriero",
                e, soddisfatti del nostro passato,
                andremo, lieti, incontro all'ignoto;
                poi ci volteremo, una volta, indietro
                a rivedere come abbiamo vissuto;
                e, prima d'avviarci verso il viale
                di quel tramonto che ci attende,
                ci fermeremo qualche istante
                per goderci quell'intimo presente.

                In quei pregni momenti del finale,
                densi d'intese, da amato ad amante,
                ti guarderò, e, tenendoti per mano,
                ti sussurrerò parole: tutte quante
                ispirate, in versi, e non una invano;
                le istintive, come sempre, in dialetto,
                ma le più struggenti le saprò dire piano,
                e solo quelle che non ti ho mai detto.
                Composta venerdì 21 maggio 2010
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