Pendolari
Brucia il fuoco di sguardi,
i pensieri si intrecciano
e le bocche si sfiorano.
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Brucia il fuoco di sguardi,
i pensieri si intrecciano
e le bocche si sfiorano.
Non sapendo più che fare
per farti capire che sei speciale,
provo a dirtelo con parole
scritte in versi essenziali,
accorate, semplici e solari,
che ti giungano dritte al cuore,
per potertele sussurrare
quando sei di malumore,
perché possa ricomparire
sul tuo viso da incorniciare,
quel sorriso naturale
che lo faccia illuminare;
e che mi rimembri il candore
degli acerbi tuoi anni giovanili,
in cui mi attrassero gli stili,
istintivamente impulsivi,
dei tuoi gesti caratteriali,
e quegli sguardi vispi e schivi
che mi fecero innamorare:
quella parte di te stessa
che resiste, chiara e netta,
indenne a quel che passa
e a ogni cosa che è successa:
come l'acqua che, costretta
dall'argine del fiume in piena,
pur se torbida e convulsa,
ridiventa, nel suo delta,
calma, limpida e serena,
per proseguire la sua corsa
nel quieto mare in cui si getta.
Mi chiedono se vivo solo, non sapendo che vivo con i tuoi pensieri.
Fammi entrare nei tuoi sogni
nel tuo mare d'acqua cheta
me ne sto lì... quieta quieta
rannicchiata tra gli scogli.
Fammi entrare nei tuoi pensieri
in quei verdi sentieri
nel tuo cielo tra le stelle
per respirare la tua pelle.
Dischiudi la tua soglia
ad ali di farfalla
intrisa del tuo sorriso
prelude il paradiso
Ogni notte... mentre dormi
fammi entrare nei tuoi sogni
me ne sto lì... senza far rumore
ascolto il battito del tuo cuore.
Guardo... e mi perdo
l'età non la sento
passi incerti
l'eco di tanti concerti.
Il fumo si dissolve
nell'aria grigia e scura
età matura
che si consuma.
La nuvola si trasforma
nasce una nuova forma
mistero e fantasia
un volo di magia.
Il volto accoglie
il bagliore di luna
tra mille foglie
di madre natura...
Mistero di uno sguardo
di quel che sento
quando mi perdo
mentre ti guardo.
Tu non sai quanto sia bello vederti
sei come ossigeno per il mio cuore
quando tutto è complicato e incerto
non posso fare a meno di guardarti
e di farmi illuminare da ciò che sei
non c'è altra luce per me ora
se non quella necessaria
di incontrare i tuoi occhi
e di sentirmi a mio agio
perché tu non sai
e forse non saprai mai
quanto sia bello amarti.
Se fossi un fiore
spargerei il mio profumo
per attirarti a me.
Se fossi una farfalla
mi poserei sulla tua fronte
per rubare i tuoi pensieri.
Se fossi una stella
brillerei per te.
Se fossi un angelo
ti proteggerei.
Se fossi una maga
troverei il modo di legarti a me.
Quando ci rivedremo
non ci vorranno parole fra noi.
Basterà che mi guardi negli occhi
e vi scoprirai quel che provo per te.
Io guarderò nei tuoi
e vi leggerò un mondo di cose:
la vita che scorre,
il mondo che cambia,
il tempo che muta
ma non cancella,
l'amore che non muore.
Se ti incontrassi ora,
ti vorrei di nuovo accanto a me,
come se il tempo non fosse trascorso.
Ti guarderei negli occhi,
e su un filo magico
ti trasmetterei
il mio immutato amore.
Mare di ardesia.
Cielo di settembre.
Grigio orizzonte.
Vento della Puglia.
Schiuma contro gli scogli.
Umida sabbia.
Nuvole basse scure
trapassate
da coltelli di luce
verso oriente.
Tempo che si dilata
e lentamente
si svolge –
ma soltanto in lontananza.
Tutte tese
le corde del mio cuore
nel desiderio
di vederti ancora.
Gocce di sangue scarlatto
Mi scorrono in corpo
Vanno diritte
Al cuore
Si bagnano
Di un'amore passato
Continuano a fluire
L'amaro sale
fino alla bocca
Poche parole
Escono
Fredde di odio
riempiono questa stanza
Vuota
Come il giorno dopo il Natale
A nessuno importa
Nessuno sa il motivo
E dopo tutto a chi interessa?
Eppur so che se pur distante
Esiste...
Esisti
Ti odio Ti amo
Mi pento Mi tormento
Questi sono gli affanni
Del vivere invano
Del rimpianto di quanto è
Stato.