Scritta da: Pietro Cartolano
in Poesie (Poesie d'amore)
L'amore
Lo sguardo del fallito
logorato dal rimorso.
Il ricordo di un amico
svanito via col vento.
La rivalsa nel cuore
nella gioia di chi attende;
l'amore.
Composta martedì 9 giugno 2015
Lo sguardo del fallito
logorato dal rimorso.
Il ricordo di un amico
svanito via col vento.
La rivalsa nel cuore
nella gioia di chi attende;
l'amore.
Pane menzognero
misero nutrimento
latte panna e burro
del tuo seno est
il mio nutrimento
cibo prediletto
anche se nevica
o fa freddo
o se la terra trema
donna nel mio petto
ti benedico
dalle caviglie al labbro
insisto
di latte ubriaco.
Ho in vena e in cuore
qualcosa di molto simile all'amore.
Lungo è il cammino che voglio intraprendere con te.
Tanto è il tempo che ci dedicheremo.
Questo viaggio io e te,
gioie e fantasie,
tra carezze, baci e poesie.
Niente più nostalgie e malinconie,
ma solo amore, felicità
e tanta voglia di donare nuove allegrie.
Guardi il cielo ma i tuoi occhi sono stanchi
di vedere sempre tutto nero.
Non c'è alcun pensiero che ti illumini
e ti faccia lasciare questo inferno
dove tu da tempo sei prigioniero.
Cerchi qualcosa che ti dia sollievo,
forse un posto, o qualcuno
che ti dia qualcosa di vero.
Ma continui ancora a guardare il cielo,
sperando di vedere finalmente
tutti i colori dell'arcobaleno.
Sappi che ovunque andrai
il tuo ricordo rimarrà custodito in un luogo immacolato
un luogo prezioso
dove tu ed io potremo incontrarci
nel silenzio del mondo circostante.
Un luogo sordo immerso in un vuoto cosmico
lì tu ed io ci scambieremo parole d'amore
in un infinito trascorrere del tempo
in un'eternità estatica.
Lì tu ed io ci ameremo
la tua assenza non è per me
un motivo valido per dimenticarti
ma anzi
al contrario la tua mancanza mi spinge a cercarti ancora di più.
Ovunque i miei passi riescano a condurmi
non per mirare coi miei occhi il tuo volto svanito
ma per percepire la tua presenza
il tuo lieve calore sulla mia pelle
e ricordare quegli attimi di appartenenza viscerale.
In un amplesso irreale
momenti di gioia ineffabile e di ingenua felicità
oh amore mio,
sai che dolore,
convivere con un passato
che vorrei ricondurre a me ogni secondo della mia vana esistenza
così sempre ti attendo
in quel luogo fra cielo e terra
perché solo lì è custodita la mia vera essenza.
Amami ora, sole e
luna illuminano l'orizzonte,
il cielo pullula d'uccelli in volo.
Amami fra le fronde degli agrifogli,
su colline fiorite e monti a gridar il mio nome.
Amami non attender altro giorno, effimero è il tempo.
Amami dall'alba al tramonto e nella notte in sogno,
non v'è auspicio, il fiume fluisce al mare,
foglie verdi a cader sul prato,
petali di rosa impolverati al vento.
Amiamoci non esitare, amiamoci ora.
Spegniamo l'ira che percuote il sangue,
tratteniamo il divulgar dell'avido potere...
cessino cannoni, mitragliatrici e carabine.
Ripuliamo il mondo da pallottole infuocate,
mutar in serenità e pace.
Non amarmi quando il vento cesserà di soffiar parole
e verdi foglie cadranno inerti sulle zolle,
il canto degli uccelli si spegnerà per sempre,
la vita un alito di vento che soffia lieve.
Amami ora, amiamoci, amiamo,
solo così potremmo salvare il mondo.
Come quando per un bimbo
arriva il treno al suo binario,
tu sei della mia vita
un evento straordinario.
L'essenza
s'espande
m'avvince
s'aggroviglia
nei meandri
eterei del cuore.
Copiosi fonemi
mutano la realtà
carpendo ancora
l'ennesimo ricordo.
Un suono di piano
tutt'intorno pervade
in una flebile nenia
e ritempro lo spirito.
Serbo nell'animo
il morso del rimorso
non averla sempre
compiaciuta.
Incauto...
nell'ascoltare il cuore
che trama e inganna
con irreali fantasie
la realtà virtuale
non appaga l'ego
della nostra inerme
e ipotetica follia
si strugge la via
attorno tutto scompare
pervade la scia
di perenne gelosia.