Scritta da: Laura Ficco
in Poesie (Poesie d'amore)
Attesa
Quanto attesa resta
al tuo lesinare
di ansimi proibiti
sotto alberi pudici,
sul mio deforme vagare
di questo oceano solitario
della mia anima
rea d'amare?
Commenta
Quanto attesa resta
al tuo lesinare
di ansimi proibiti
sotto alberi pudici,
sul mio deforme vagare
di questo oceano solitario
della mia anima
rea d'amare?
C'è chi lo scioglie in piccole stelle
sull'orlo puro della notte
chi lo rincorre
chi ne muore
socrate ne discorre
lo mima shakespeare a parole
lo interroga whystan hugh
john currin ci prova da pittore.
Dolce cuore dolce spina
sei tu l'amore?
O tu che sei con loro ogni mattina?
Eros o agape?
Nessuno dei due
entrambi!
L'amore, l'amore, l'amore
lo provano le piante?
Dov'è la sua casa? Quale consesso?
Serve il navigatore
gira a sinistra, a destra, vai dritto
si contraddice!
Rovello dei vivi, follia
- si può vivere senza? -
l'amore, l'amore, l'amore
pulviscolo dei cieli, malìa.
Generatosi tra i rovi del peccato smaliziato e le insidie,
il loro sentimento s'accrebbe involontariamente,
gentilmente,
imprudentemente,
sino a radicarsi
alle più ostiche delle pendici umane;
gli antipodi del raziocinio.
Così si nutrirono di un affetto proibito e tagliente,
senza curarsi del cinismo
con cui per tempo
si diedero battaglia l'un l'altra.
Quanto solida divenne poi
la comunione delle loro esistenze!
Gli animi infetti e dolenti a vicenda si leniscono
grazie a un breve e sincero tocco,
con l'accigliarsi di abbracci teneri e infiniti,
dall'astrattezza quasi mortificante.
Ti vorrei raccontare
delle volte che mi affaccio al balcone
e non ti vedo e non ci sei.
Cuore oscurato dal sole
e il vento ingrigisce
la luce dei lampioni,
di giorno e di notte
ti cerco nell'aria
di questo mio sguardo
nel lembo di cielo
di quattro angoli infiniti
dove si va a posare l'anima.
Amami più che puoi
amami se lo vuoi
amami!
Amami con il cuore
amami con amore
amami!
Amami mentre mi guardi
amami con gli sguardi
amami!
Amami senza ferirmi
amami senza dirmi
amami!
Amami con gli occhi
amami mentre mi tocchi
amami!
Amami senza paura
amami tenendomi con cura
amami!
Amami ti voglio
amami con orgoglio
amami! Amami! Amami.
Tu la mia poesia
ti ho cercato
in quel raggio di sole
che bussa alla finestra che dà sul fiume.
Ti ho cercato
nel volo delle rondini,
mentre ascoltavo il vento
e un aquilone volava alto
sulle colline del cielo.
Ti ho cercato
era di notte in un giardino.
Nel profumo di un fiore
appena sbocciato
meraviglia del creato.
Nelle nubi portate dal vento,
nel cuore della pioggia
nei sorrisi della gente e
nelle parole non dette.
Ti ho cercato
nei silenzi dell'anima
quante emozioni
sospese nelle luci di un tramonto!
Ti cerco ancora
guardando l'orizzonte
dove il mare ed il cielo
si confondono,
nella malinconia della sera,
fra vissuto e sognato;
"tu la mia più bella poesia d'amore"
scritta nei giorni e vissuta in attimi
che non avevano parole!
Nessuno sa.
Ho il tuo nome
nel cuore
nell'anima
il tuo profumo.
Ho l'infinito
nelle mani
ti sfioro
sono a un passo
dalle tue labbra.
Ho un nome
nei miei sogni
io e te, mai!
Passa il tempo
cambiano le stagioni
si consumano i giorni.
Guardo dentro il mio cuore
dopo un lungo e freddo inverno
vedo i giorni del suo rifiorire,
come a primavera
quando niente era morto
e tutto si risveglia.
E sento il fuoco bruciarmi dentro
come nel più caldo
degli estivi giorni.
Arrivano pure tristezza e malinconia
e mi sento come l'albero
d'autunno
che le proprie foglie
a sé non sa trattenere!
Ma anche la tristezza,
anche la malinconia,
se dettate dall'amore
sanno riempire questo cuore,
renderlo felice e orgoglioso,
come orgoglioso
l'albero d'autunno
mostra i suoi maestosi colori!
Arriverà ancora l'inverno,
ci sarà ancora gelo e freddo,
ma l'albero riavrà le sue foglie,
le mostrerà orgoglioso al cielo,
mentre il sole tornerà a scaldarci.
Aiutami etere
che accarezzi ogni cosa,
porta quel che sento
alla mia rosa.
Non lasciarla sola
sfiorala,
accarezzala,
abbracciala,
stringila.
Come io più non posso,
la devo lasciare.
Ma continuerò a vegliare
sul suo cuore rosso.
Quando ci abbracceremo
saremo come due torrenti,
prima separati da molti sassi,
ma che riescono a incontrarsi.
Si uniscono in sintonia
non saranno più gli stessi,
non potranno essere distinti
avranno una forza invincibile.
E dolcemente arriveranno al mare.