Scritta da: Lucia Cinà
in Poesie (Poesie d'amore)
Sei il mio appiglio
la mia energia
non andare via
distruggeresti la luce dentro me,
ma se decidi di andare
lasciami almeno
le candele del tuo ricordo.
Commenta
Sei il mio appiglio
la mia energia
non andare via
distruggeresti la luce dentro me,
ma se decidi di andare
lasciami almeno
le candele del tuo ricordo.
Il tempo passa
si va avanti
mai indietro.
Di ogni giorno
non rimangono che ricordi
belli o brutti che siano.
I sentimenti vincono il tempo,
ci dominano
e tu, non puoi che divenire
prigioniero.
Cerchi di mostrarti libero
ma dentro sei in catene
le mie mi tengono
legata a te.
La tua fotografia sul comò stava
assieme al nonno in bella e ferma mostra
che una flebile luce illuminava
mentre i santini davano alla vostra
figura un che di arcano e misterioso.
Scarno il tuo viso con garbato aspetto
mentre nel vuoto il ciglio delizioso
cercava invano vitale rispetto.
La tua città, Cassino, da cattiva
sorte fu spenta e tu nel fior degli anni
in cerca di sorrisi e d'amor priva,
andasti all'Ade in mezzo a tanti danni.
Chiesi di te più volte ai genitori
che non avevan risposte da dare
ad un fanciullo ignaro dei dolori
della vita, dicendo d'aspettare.
In fondo al cuore avevano un dolore
profondo e non volevano alla mente
luttuosi eventi riportar, ma amore
per dare ai figli un futuro splendente.
Gli eventi d'oggi mi fanno pensare
alla follia umana che tanti lutti
portò e ti vedo invano riparare
il corpo come naufrago tra i flutti.
Nemmeno del trapasso il triste giorno
saper è dato e nell'elenco mesto
compare il nome tuo con altri intorno
senza data in carente e monco testo.
I tuoi resti mortali mai nessuno
in un greve sepolcro ha portato,
né una lapide né fiori qualcuno
per le disperse ossa ha mai posato.
I sentimenti sono stupendi
ma lasciarli chiusi nello scrigno del cuore
vuol dire non provarli.
La paura di soffrire non lascia lo spazio all'amore,
non amare è come morire,
anche se si muore per amore
val la pena di amare.
Esiste un posto dove tutto è dimenticato,
lasciato andare, messo lontano dal cuore.
Nascosto, celato al mondo intero
è il posto dentro di te dove tu lasci andare il dolore
e come un immenso mare lo butti fuori e va a sparire.
Sei anche tu fatto di dolore si capisce quando lasci le lacrime risalire
e dai tuoi occhi uscire,
allora ecco che arriva quel posto dove tutto resta nascosto
e pian piano come onda intensa se ne va e
ti lascia leggero come il mare calmo della sera
allora ritrovi la serenità le pieghe dell'anima
si stendono e resta solo la felicità.
Uno sguardo
un sorriso
un pensiero
una parola
un respiro
un silenzio
un desiderio
un Bacio
dolce
leggero
caldo
profumato
sospeso.
A te è profilo
questo giallo orizzonte,
che terra e luce cullano,
chiarezza dipingendo
a piogge e venti.
Sotto neve che urla
e ingabbia grida per domani,
il tuo silenzio tutto trattiene,
affinché la cadenza estrema
di soli e lune
renda in dono agli amanti
fiato nuovo e presagio d'eternità.
È rumore di un amore dormiente,
brina tatuata alle rose,
svelati abbracci e carezze
sopra l'oceano luminoso
che barche di carta
percorrono caute.
È l'ultimo bacio prezioso
che nodoso rosmarino
dona al girasole già ripiegato
tra le secche foglie.
Amarsi pur essendo diversi
ma sentirsi sugli stessi universi
con l'amore che ti alberga nel cuore
e nel petto un penetrante dolore.
Ogni giorno doversi lasciare
per tornare alla vita normale
ogni notte ritrovarsi abbracciati
con la luce soffusa sui profili sfumati.
È l'amore che t'acceca la mente!
È il dolore questa calma apparente!
Che ti assilla, nel doverti celare.
Che ti annoda la gola, nel doverti negare.
Ma seppure perversi,
pur essendo diversi
senza troppo pudore
siamo primati in amore.
Oh! splendida creatura
riluci come un gioiello nel firmamento celeste
il tuo candore richiama i gabbiani
danzanti e festosi sulle acque del mare.
Oh! splendida creatura,
sfera radiante di luce siderale,
quel tuo bagliore al di là dell'orizzonte
illumina l'immenso.
Oh! splendida creatura,
diuturna stella della sera
che assisti gli amanti sospiranti
sotto il cielo di latte.
Oh! splendida creatura,
padrona del creato
gioiello imperituro,
mitigatrice instancabile
degli animi ansiosi.
La si guarda nel silenzio dell'anima
avvolti nel tepido lenzuolo della sera,
sommersi e carezzati
dal muggire del mare.
Forse ritornerà la tua voce e
sarà sogno il destarsi
sarà bellezza di noi
questo muto specchiarsi di corpi
nell'uno simbiotico
nel fragile unisono
di armoniche fusioni
l'amato essere reciproco
e la superba proiezione
di bisogni di elezione
affinità coltivate nel profondo
la pura ascensione
la gelida visione.
Forse ritornerà la tua voce
ed il folle incanto
tergerà l'universale fulgido disegno
di un fine altro
diverso
nel passaggio divino d'amore.
Vorrei essere mare
per poterti avvolgere
in un grande abbraccio.
Vorrei essere mare
per poter lambire
e carezzare la tua pelle.
Vorrei essere mare
per poter catturare
la tua immagine.
Vorrei essere mare
per poter trasformare
il sale in miele
alle tue labbra.
Vorrei essere mare
per donarti la furia
della mia passione
ma poi rasserenarti
con la bonaccia.
Vorrei essere mare
per amarti
nel moto perenne.
Vorrei essere mare
per farti scoprire
l'immensità del mio amore.