Questo arsenico,
sa di miele.
Lo mangio a cucchiaiate forti,
ma vomito farfalle agli angoli delle strade.
Mi riprendo!
Pitturando gli alberi con colori accesi,
che muoiono in allegria.
Mi riprendo!
Sognando santi e falsidei,
che con vecchie "profezie"
illuminano la via.
Non è vero,
non posso riprendermi.
Quella stronza balla sul mio cervello
ci gioca
e lo possiede.
Con quanta facilità guida i miei pensieri e domina
le mie fantasie.
Nel frattempo mi distraggo
giuro che lo faccio!
Leggo, scrivo
e fumo hashish;
ma lei è sempre qui.
Tra due righe di boudelaire,
nelle nuvole di fumo,
ed in questa stupida poesia.
Commenta