Scritta da: Franco Mastroianni
in Poesie (Poesie d'amore)
Mentre ascolto, mentre guardo la natura
tu ti mostri qui al mio fianco
i tuoi occhi sono il blu che si miscela
accarezzando la radura.
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Mentre ascolto, mentre guardo la natura
tu ti mostri qui al mio fianco
i tuoi occhi sono il blu che si miscela
accarezzando la radura.
Corriamo ancora insieme
per dare un senso al nascere del giorno
per catturare l'imbrunire.
Così saremo battito costante il fluido delle vene
Sospiri senza più ragioni intorno.
Corriamo ancora insieme
E poi fermarci nella notte e d'amore morire.
Letto di piuma
astro che si consuma
stare o non stare accompagnati
se un perfido nume ci distolse?
Avvallamento tenero
nel quale
si spargono carezze dolorose
come non attuate coincidenze.
Né si ricrea la scena
o la grazia di un gesto
il disco dei Pynk Floyd s'incanta
e ci vuole un rammendo
alla sottana.
Non è più amore
a trattenerci qui
ma la caparbietà
di una scommessa
il tedio che ci avvince
e non scompiglia
il flusso naturale.
Gli epiloghi detestano parole
fuggono alla chiarezza.
Intanto il ciclamino alla finestra
è una consolazione.
Mi porti lontano,
nei mari incontenibili
della vita sofferta.
Annegherò, felice,
nella tua arte suprema.
Duecento anni dentro
e
non si sgretola.
Raccolsi il pianto,
asciugai il canto del tuo cuore.
Resti ancora dentro una parola mai scritta,
dentro un sogno da realizzare.
Cammino in questo viale pieno di foglie,
e mi ricordo il passo.
E il pensiero mi torna in corpo.
I colori dell'amore sono infiniti,
sono molti di più dell'arcobaleno,
che splende in un cielo sereno.
Sono miriadi di sfumature evanescenti,
che si fondono in una melodia,
che ci lascia una dolce scia.
Sono multicolori innumerevoli,
che si mescolano nel cuore
e mi dipingono il volto d'amore.
Mi ricoprono la pelle di tatuaggi,
che non si possono mai più cancellare
e non si possono più lavare.
Sono indelebili e mi avvolgono
sotto una pellicola di sentimenti,
che mi muovono i comportamenti.
Sulle mie mani imprimono la forza
di volerti con la tua importanza
di tenerti sempre nella mia stanza.
Sul mio corpo distendono l'energia
di una speranza, che non va mai più via,
ma rimarrà costante in nostra compagnia.
Senza le tue parole
non è mai giorno
sembro un matto strano
che non vuole uscire
nei suoi pensieri
s'appresta a morire.
Se le tue parole
libere dal tempo
dimenticassero
d'avere un senso
un solo istante
e ci sarei dentro.
Nelle tue parole
ho perduto l'orgoglio
inginocchiato
su cocci di speranze
andate in frantumi
su dei perché
di scuse affilate.
Grazie per le tue parole
per aver dato un senso
al bene immenso
un male intenso.
Per aver scritto basta
e poi ricominciare.
Leggimi dentro ancora
parola su parola.
Una rosa mi fa compagnia
il suo profumo
la tua assenza
la sua bellezza
la tua presenza
malinconico sentire...
inutile guardare
non esiste cammino fino a qui
non c'è attesa abbastanza lunga.
Solo una rosa
mi fa compagnia
seduta nel taschino
a un passo dal tuo cuore.
Ho visto l'alba
sguardo stanco
follia
e un verso
allontanarsi
dal luogo natio
crescere
mostrarsi
eppure restarti fedele
onnipresente.
Aspettando curiosamente le tue reazioni
scrutando come nuove le tue inclinazioni
ascoltando minuziose descrizioni
frammenti del ricordo sfuggito al controllo
compromesso dal vago sapore della certezza
fra l'aspro e il dolce
connubio indolore
del sì ma non oltre
sfuggendo
smarrirsi
seguendo il calore
ancora presente
per te
che guardi l'alba
e ti vesti
anche oggi di me.
Oserei mostrarti
i segni della mia vita
cicatrici mai sanate
invisibili a molti
un insensibile tatto
non può lenire
crepuscoli di favole.
Oserei mostrarti
cosa riesco a vedere
attraverso l'amore
lontano
oltre la prima volta
allora avrai compreso
l'attesa il timore
d'esser filo d'erba
giaciglio calpestato
mai dimenticato.
Oserei mostrarti l'inverosimile
nella fiducia incontaminata
dell'essere mia esistenza
quando il pensiero sobrio
riconoscerà la sconfitta
a mani tese e lacrime in bocca
accoglierà con gioia la resa
e oserai mostrarti...
con fermezza indifesa.