Un bacio tra le nuvole che ricamano figure quelle che sogniamo noi tra la vita e il cielo nuvole qualche volta poi si infiammano regalandoci emozioni tra la vita e il mare. Un bacio tra le nuvole ecco cos'eri tu un mondo ovattato senza voce né fiato adesso non lo è più. Una musica in testa le tue forme d'amore al mio tatto sonore tutto era gran festa senza pensieri tu. Un bacio tra le nuvole che si aprono laggiù ciò che resta un cielo limpido. Puoi ricamarlo solo tu.
Di personalità taciuta esali: come nebbia rendi opaca la tua immagine. Tinte cangianti, variopinti frammenti, i tuoi infiniti volti. Accomodanti sorrisi, nascondo il nocciolo del tuo essere: di estro ti abbigli, di opinioni ti cospargi, spesso fingi. I tuoi occhi, come stelle brillanti, un mondo ambiguo riflettono; i tuoi abbracci, caldi, come fredda rugiada, avvolgono ogni questione: inebriano, esaltano, ubriacano, respingendo ogni insidioso dubbio.
Mi ricordi una lacrima che scende sul volto di un bimbo solca il cuore di chi la guarda. Vorrei parlarti tanto di un attimo di esistenza per renderti la felicità che ti spetta, vorrei sfiorare il tuo cuore con la mia mano e lasciare un fiore che profuma di vita, ma riesco solamente a domandarti di esistere perche è impossibile non amarti, piccolo tesoro in cerca d'amore.
Amore nostro fu di sottoscala lasciammo agli altri il giorno le decisioni ponderabili i tempi delle insulse viole. Fu marcare assenze dal registro, un'impertinenza necessaria. Ancora, perdendo i bottoni senza linee del destino da tracciare, scriviamo quaderni di poesie.
E allora vieni ancora primavera senza aspettare più nemmeno un'ora a mettere il profumo nella sera e far suonare i miei cristalli nell'aurora.
Rispecchiati negli occhi suoi di mare e dammi una conchiglia madreperla così che non la possa più lasciare e non pregare sempre per riaverla.
Saluta il suo risveglio con il sole e portale di rondini il ritorno circondala di petali di rose rosse e viole e intiepidisci il nascere del giorno.
Stammi vicino con un soffio lento senza violenza di tempeste nere adagia sui capelli suoi il tuo vento e dille che non ha più da temere.
Falle sentire la mia forza sulle spalle come un lenzuolo fatto di ricami che sa di pepe verde e di ginestre gialle ricordale ogni istante quanto io l'ami.