Poesie d'amore


Scritta da: Irene Dimino
in Poesie (Poesie d'amore)

L'amore celato

Di personalità taciuta esali:
come nebbia rendi opaca la tua immagine.
Tinte cangianti,
variopinti frammenti,
i tuoi infiniti volti.
Accomodanti sorrisi,
nascondo il nocciolo del tuo essere:
di estro ti abbigli,
di opinioni ti cospargi,
spesso fingi.
I tuoi occhi,
come stelle brillanti,
un mondo ambiguo riflettono;
i tuoi abbracci,
caldi,
come fredda rugiada,
avvolgono ogni questione:
inebriano,
esaltano,
ubriacano,
respingendo ogni insidioso dubbio.
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    Scritta da: TUAN 58
    in Poesie (Poesie d'amore)

    Figlio unico amore

    Mi ricordi una lacrima che scende sul volto di un bimbo
    solca il cuore di chi la guarda.
    Vorrei parlarti tanto di un attimo di esistenza
    per renderti la felicità che ti spetta,
    vorrei sfiorare il tuo cuore con la mia mano
    e lasciare un fiore che profuma di vita,
    ma riesco solamente a domandarti di esistere
    perche è impossibile non amarti,
    piccolo tesoro in cerca d'amore.
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      Scritta da: arturinotenor
      in Poesie (Poesie d'amore)

      Vieni primavera

      E allora vieni ancora primavera
      senza aspettare più nemmeno un'ora
      a mettere il profumo nella sera
      e far suonare i miei cristalli nell'aurora.

      Rispecchiati negli occhi suoi di mare
      e dammi una conchiglia madreperla
      così che non la possa più lasciare
      e non pregare sempre per riaverla.

      Saluta il suo risveglio con il sole
      e portale di rondini il ritorno
      circondala di petali di rose rosse e viole
      e intiepidisci il nascere del giorno.

      Stammi vicino con un soffio lento
      senza violenza di tempeste nere
      adagia sui capelli suoi il tuo vento
      e dille che non ha più da temere.

      Falle sentire la mia forza sulle spalle
      come un lenzuolo fatto di ricami
      che sa di pepe verde e di ginestre gialle
      ricordale ogni istante quanto io l'ami.
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        Scritta da: Giacomo Moglia
        in Poesie (Poesie d'amore)

        Verdi e azzurri

        I tuoi occhi che posso solo immaginare
        perché così sono i miei e di tua madre
        figlio mio progetto e vita
        di chi non tocca il seno
        non camminerai con noi mano nella mano
        semplice e assurdo
        il tuo destino di chi non è mai nato
        scolpisco il corpo tuo e mi ci vedo
        riccioli i tuoi capelli
        che morbidi abbracciano il viso di tua madre
        il corpo gracile e sinuoso si manifesta
        grazioso il viso che assomiglia a lei
        forte miscela di arroganza
        mista di inquietudine
        del tuo e mio carattere
        emerge e sensibile si manifesta...
        io ti vedo
        ti sentiamo vicino e ti abbiamo pensato
        come saresti stato
        meravigliosamente amato
        sicuramente raro ed incredibilmente vero
        non era in progetto
        la tua venuta perché maturi i giorni nostri
        la scelta che ora desiderata non si è realizzata
        dimmi caro figlio mio
        vorresti tu pensare a noi
        che soli navighiamo verso
        la vecchia strada dell'età
        come se sempre accanto hai teso la tua mano
        sapendo di questo giorno non lontano
        credimi ora sarai per sempre il figlio la figlia
        immaginata.
        Composta lunedì 1 giugno 2015
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          Scritta da: Rossana Emaldi
          in Poesie (Poesie d'amore)

          Rivestirò il mio corpo

          Sfioro con le dita la tua fronte
          corrugata e imperlata di sudore,
          ti passo leggera le mani fra i capelli,
          cercando d'alleviare il tuo dolore,
          guardo i tuoi occhi fissare il vuoto,
          ti chiamo, sussurrando il tuo nome.

          T'abbraccio con forte intensità.
          non sento che il tuo rabbrividire,
          ti bacio, per asciugare le lacrime,
          che copiose discendono sul volto,
          pallido, emaciato, la barba incolta,
          ti chiamo e ascolto i tuoi sospiri.

          Taciti il pianto, ti sembra di sentirmi?
          T'avvolgo dell'immensa e dolce quiete,
          ascolti, forse il vento ti porta la mia voce,
          alzi lo sguardo perforando la penombra,
          ti scuoti, mentre spando il mio profumo,
          ora lo senti, ed io sento la forza del tuo amore.

          Ma non trovi pace, ancora incredulo, stordito,
          mi giunge il tormento della tua disperazione,
          ho perso la mia veste, non puoi più vedermi.
          Mi credi ormai perduta, invece sono essenza,
          che con soave trasparenza, nell'aria flutto leggera.
          E solo per te, nei tuoi sogni, rivestirò il mio corpo!
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