Vita
Note distorte di violino scordato
cullano pensieri bagnati di te,
tu che sei miele rapito da api su candide rose bianche,
fiorite innocenti in giardini bagnati di rugiada.
Primavera in un corpo di donna,
labbra salate che assaporo e bagno
con l'amore di un cuore rinato,
ormai incatenato ai battiti del tuo.
Attimi regalati al tempo,
intrecciati tra loro da mani amorevoli che
proteggono e custodiscono ogni
nostro singolo istante, mani che
scivolano sulla pelle a calmare
l'anima che grida, mani chiuse a pugno
a battagliare contro il futuro.
Abbiamo fuso insieme le nostre anime
come candele che sciogliendosi
mescolano la loro cera in unico corpo
bruciato dall'amore, abbiamo
incatenato i nostri cuori e gelosamente
segregati dove nessuno potesse
arrivare a contagiarli dall'odio,
ad avvelenarli con sguardi maligni.
Ed ora, regina e guerriero,
moglie e marito, componiamo
insieme dolci melodie, rare sinfonie
che cullano passi insicuri che
presto nasceranno per specchiarsi
in noi, per parlare di noi,
per dare un futuro al nostro amore,
quando gli ultimi petali cadranno e
il ritmo del cuore cesserà di danzare.
Composta martedì 11 febbraio 2014