Poesie d'amore


Scritta da: Fabiola Ballini
in Poesie (Poesie d'amore)

Ricordando te

E il mare ciarla stamane...
le onde s'infrangono sulla riva dei miei ricordi.
Ora,
rimando il dolore
alle acque agitate dell'anima.

L'aria pungente dell'alba
mi accarezza come allora
e la nostalgia pervade il mio cuore.

Mancano le tue orme davanti ai miei passi,
la tua ombra,
il tuo sguardo verso l'orizzonte.

È solitudine.
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    L'amore se...

    L'amore se avesse gli occhi
    guarderebbe fino in fondo
    chi l'ammira di sottecchi.

    Se l'amore avesse il naso
    si accorgerebbe presto con il fiuto
    che il suo profumo non è un caso.

    Se l'amore avesse l'udito
    quei gridolini di gioia sommessi
    li avrebbe già sentiti.

    Se l'amore si fosse dimostrato stato avaro
    non avrebbe profuso per esso
    tante energie, sacrifici e duro lavoro.

    Se l'amore avesse l'animo grato
    riconoscerebbe i benefici avuti e
    con umiltà, l'elargizione avuta.

    Se l'amore fosse onesto con se stesso
    non correrebbe il rischio di rimetterci
    l'osso del collo sorvolando proprio adesso.

    Ma l'amore quello vero, di tutte le stagioni,
    è cieco, muto, sordo, ottuso, non capisce e
    non risponde ai richiami della ragione.

    Quando ha raggiunto l'apice in cima al mondo
    segue comunque il suo destino sino a
    precipita sino a toccar veramente il fondo!

    È l'istinto che lo guida nel percorso errabondo, ei
    si aggrappa ad ogni spigolo, annaspa e annega
    nel mare dell'egoismo, dal peregrinar vagabondo.

    La sua incoerenza colpisce il cuore
    ma non c'è altro sentimento
    altro sentimento se non l'amore!
    Composta mercoledì 4 novembre 2015
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      Scritta da: Fabiola Ballini
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      Paternità

      Rimani avvolto nelle parole sparse
      sulla soglia dell'anima,
      cercando di misurare il tempo,
      che ti separa
      dall'ora del tramonto.
      Pregno nei tuoi silenzi
      l'odore umido delle scarpe
      al ritorno dal campo,
      su sentieri di spighe
      ferite dalla falce.
      Farfalle rosa
      accendono lo sguardo,
      ora spento,
      ora intriso di coraggio.
      Le mani avvizzite, tremule,
      a raccogliere istanti da
      stampare sul quaderno dei rimpianti.
      La danza sinuosa delle lucciole
      a far luce dentro vasi rubati
      all'infanzia, ora musica nel cuore.
      Il capo chino su spalle consunte
      da una vita.
      Il grido, in fondo alla gola,
      poggiato sulla luce fioca di
      un cero.
      Padre,
      l'ombra della luna posa
      lievi malinconie.
      Sulle rughe, frammenti di stelle,
      nel tuo dolce sonno un caldo
      sorriso.

      E una chimera, avvinta al cielo.
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        Scritta da: Fabiola Ballini
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        Turandot

        Amo i tuoi silenzi,
        interrogano il cuore, pregni di tristezza.
        Amo il tuo sguardo
        lievemente illuminato
        dalla luce dell'aurora.
        Amo le tue dita, che scivolano
        sul mio corpo,
        e giocano a rincorrere sensazioni.
        Il respiro,
        un soffio leggero
        sussurrato appena
        Solo io lo posso sentire.
        Parla di te,
        della tua passione,
        del tuo sogno proibito,
        che si libra nell'aria
        come un aquilone
        abbracciato al vento.
        Paga di tenerezza
        tra le mie dita
        s'intreccia un gioiello.
        La magia dell'incontro,
        Il potere del ricordo,
        Il sapore dei nostri corpi,
        sorpresi all'alba di un nuovo giorno.
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