Scritta da: Oriella Beretta
in Poesie (Poesie d'amore)
Stazione
Non ho nulla
se non questa valigia
piena di cielo
e nell'altra le mie ali.
Ferma
alla stazione dei sogni,
aspetto solo te
per volare.
Composta lunedì 10 giugno 2019
Non ho nulla
se non questa valigia
piena di cielo
e nell'altra le mie ali.
Ferma
alla stazione dei sogni,
aspetto solo te
per volare.
Ti regalo il mare
con le sue tempeste
e le sue maree.
Con i suoi abissi
e le sue perle nascoste.
Calma e tormento.
A volte rabbia,
a volte quiete.
Ti regalo il mare,
i suoi tramonti,
il profumo del sale,
ed i suoi porti sicuri.
Ti regalo il mare
è qui, davanti a te,
dentro al mio cuore.
È ormai
una scheggia,
un frammento,
un bandello di cuore,
eppure porta in petto
tante medaglie e tante croci.
Ha detto "No"
duri come il marmo
e "Si" che lo han fatto volare.
Ha dormito sulle nuvole
e camminato negli inferni.
Eppure solo ora,
ad un passo da te,
ha imparato
anche a tremare.
Sei
quel raggio
di felicità che filtra
tra una nuvola di noia
ed una nuvola di solitudine.
Quante sere ad aspettarti.
Da sola in casa tra mille dubbi e insicurezze. Da sola con me stessa e le lacrime che bagnavano il mio volto.
Da sola per terra speravo di vederti arrivare e quel telefono maledetto che non mi faceva chiamare.
Da sola senza di te la notte non era più la nostra notte fatta di luna e stelle ma, era fatta di dolore.
Da sola ora vedo l'alba di un nuovo giorno, un nuovo inizio e mi guardo allo specchio e sorrido perché: non sono più sola oggi come lo ero lì con te.
Abbracciami quando piango
quando mi sento sola e persa.
Quando la gente ride e non capisce
quando tutta la cattiveria mi piove addosso.
Quando sono felice e voglio darti il senso profondo
abbracciami
abbracciami sempre
e nel mio abbraccio sentirai il canto profondo di un'anima che urla.
Ti sceglierei fra mille...
e per mille anni ancora.
E mille volte non basterebbero per viverti e viverci ancora.
Ti sceglierei fra i tanti perché solo tu vali mille volte e poche sono, le mille vite che mi servono per amarti e amarti ancora.
Prima di te ho imparato il dolore
Prima di te il cielo era giorno e notte... non era spazio aperto, nuvole, sole, azzurro, rosato tramonto, stupendamente grigio.
Prima di te, era pianto o risate senza mal di pancia, ascoltavo forse, vento che non sentivo.
Prima di te ero semplicemente in attesa senza saperlo...
Prima di te ero prologo, capitolo in sospeso.
Prima di te pagine da riempire, confusione... Prima di te in attesa inconsapevole di te...
Prima di te ero io senza di te...
Tu dimmi, mi ci vedi senza di te... di noi?
Questa estate avevo grandi sogni,
Sogni che sapevano di tante cose belle,
Che parlavano di intimo nuovo, conservato con cura in attesa delle "belle occasioni";
Sogni che sapevano di profumate colazioni.
Sogni che portavano alla mente momenti felici, coccole, passioni.
Sogni che raccontavano di luci soffuse e lenzuola morbide.
Sogni che dicevano: "non sei una donna da strada, non sei due splendidi piedi e una bocca invitante".
No! Quei sogni soffiavano alle mie orecchie "tu sei un po' di più di tutto questo"
Quest'estate avevo grandi sogni, fatti di vento fresco che entra dalla finestra socchiusa... lo stesso vento che li ha spazzati via.
M'addormenterò
e nei sogni ti cercherò;
non importa se all'indomani
ricorderò d'averti incontrata,
mi basterà sapere
d'aver sognato.