Scritta da: Anna D'Urso
in Poesie (Poesie personali)
Io e te...
Il vento si è calmato,
il mare si è rabbonito,
la luna è come un sorriso,
sulla spiaggia ci sono solo i nostri passi,
nel mio cuore ci sei solo tu...
ti amo...
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Il vento si è calmato,
il mare si è rabbonito,
la luna è come un sorriso,
sulla spiaggia ci sono solo i nostri passi,
nel mio cuore ci sei solo tu...
ti amo...
Tu che sfiori le mie parole come il suono di un'arpa,
tu che mi cerchi nelle tue notti mentre io sono l'alba,
tu che hai ridato un colore nella mia anima spenta,
tu che mi dai tanto amore senza sapere come.
Sei un tuono nella notte,
un lampo all'improvviso,
e tutto era chiaro
tutto deciso,
non puoi combattere contro il cuore
lui vince sempre, perché vince l'amore...
E poi mi è bastato un attimo per ridere,
vedendo te nel tuo infinito incanto,
hai fatto di me una regina
nel tuo mondo di favole e di sogno.
La rabbia ha traslocato nel salotto del mio vicino,
avevo perso l'orientamento,
il senso del destino,
lo sguardo perso verso il vuoto,
ora non è che un buco
come il solco lasciato nella mela da un bruco...
Adesso la mia vita riprende a girare
ed è nel mondo dei miei sogni che voglio andare.
Prendo il sole del mattino
lo punto verso te
scaldo il cuore di chi ti è vicino,
prendo la rugiada
la dono al mio cuore
così che possa raffreddare questo amore,
prendo un sorriso
te ne faccio dono
così che io possa avere il tuo perdono...
prendo le parole
le spargo al vento
così che tu possa uscire dal tuo labirinto...
vieni amore, c'è un cielo stellato
aspettiamo la notte su un cavallo alato,
solo nei sogni prenderai il mio cuore
e potrai scrivere parole d'amore...
Abbraccio il vuoto,
il respiro mancato,
l'orizzonte lontano
segna il destino.
Col fino spinato mi hai recintato
cercavo la vita, ma la morte mi hai dato,
ti osservo nel ricordo sporco di te
nell'ultimo giorno che hai concesso a me,
avvolto nel sole splendevi di luce,
ma poche parole han tolto la voce,
dell'anima hai riso ed è lì che hai inciso
il tuo nome bastardo, sei solo un codardo,
adesso che il filo mi stringe la vita
tu ridi che hai vinto una sola partita,
ma io che son dura non ho paura
di te che del male hai fatto una cura,
chiudo gli occhi e non sento dolore
il filo spinato non arriva al mio cuore.
Accesso negato, cos'ho sbagliato?
Ritento testarda a batter la pazienza
riscrivo il tuo nome, ma mi da errore!
Non posso sbagliare
così era scritto
nel nostro dischetto
non è ammesso fallire!
Nel video rifletto,
un puntino lampeggia,
la pass la metto,
ma lui vaneggia.
Forse è sbagliato
scrivere un sogno,
ma io ci ho creduto
e adesso c'è solo un segno...
Il vento ha sbattuto contro la scogliera un
gabbiano che volava felice,
ferito e agonizzante pensa a lei e non ha più pace,
tenta invano di riaprire le ali e tornare in volo,
ma morirà su quella scogliera, ormai solo...
Una ferita sanguina fiumi di speranza,
ricominciare a vivere, ma da dove?
... da un cumulo di indifferenza?
Io non sono così, lo sapete...
Il taglialegna non sa quanto un albero respiri,
quanto sia aria la sua vita,
taglia i rami, cadono le foglie sui manti di resina,
la vita s'infrange come i tuoi pensieri da eremita.
La pioggia inzuppa i tuoi disegni
non c'è giorno in cui non ti disdegni
e vedi scolorire piano, piano,
la vita che avevi ancora in mano.
La gomma non cancella ciò che hai scritto
la matita si è spezzata e tu stai zitto,
affogo i miei silenzi su un guanciale
alterno una consonante ad una vocale
per dire quanto amore provo ancora
nulla di simile finora.
"Tieni stretto a te amore mio
il giorno del nostro forzato addio
amando chi non c'è nel tuo domani
mandando in frantumi gli aquiloni
ormai lontani dal nostro sperato ieri..."
Non mi toccare, lo penso, non lo dico,
brutto bastardo che prendi ciò che nego,
aliti in faccia uno sporco respiro
non sei un uomo, sei solo un vampiro.
Succhi l'anima di una donna qualunque,
non importa chi sia, conta che arrivi al dunque,
le metti addosso il tuo corpo schifoso,
prendi di lei il domani che ormai ha perso.
Ritmi lenti scandiscono le preghiere
di te che senti senza vedere,
meglio abbassare le tue difese
così presto speri ti lasci in pace.
Una donna diventa un oggetto
se non è guardata con rispetto,
se in lei vedi solo lo sfogo di un istinto,
sei un animale, credi di aver vinto.