Sorridente e solitario aspetti per un anno che sia il tuo giorno... anche se vorresti dentro al tuo cuore che in ogni istante ci fosse per tutti lo stesso amore!! Ci vuole forse questo giorno per esser felici? E chi da solo sta come vivere questo giorno potrà? Un dolore mi viene qui nel petto... perché io credo a questo amore anche se a volte è imperfetto!! San Valentino la festa degli innamorati... ed io innamorata dell'amore auguro a tutte le persone di vivere ogni giorno come se fosse questo giorno... perché... come dice una cartolina da me letta: "l'acqua leviga le pietre e l'amore modella gi animi!" Amatevi... e l'amore regnerà sempre nel vostro splendido e immenso cuore!
Se sei stanco di tutto e di tutti, se ti senti tradito e deluso, se sei solo perché non trovi un amico...
se la malattia ti ha stroncato ogni sogno, se il tuo vivere sa solo di morte, se non sai più donare un sorriso...
se Dio non l'hai mai incontrato, se Dio ti ha soltanto deluso, se Dio per te ha il sapore di inganno...
se non sai più sopportare te stesso, se nulla riesci a donare alle persone che ami, se vuoi ritrovare la gioia di vivere...
un pensiero può diventare luce quando ti trovi al buio, un pensiero può diventare sollievo quando ti senti stanco, un pensiero può diventare carezza quando non trovi aiuto nella persona che speravi ti amasse In un pensiero può nascondersi anche Dio che ti vuole offrire la forza per poter vivere, che ti sa infondere coraggio per poter amare.
Sogno spesso un luogo privo di barriere e di confini, senza gabbie, sbarre o catene. Un luogo dov'è assente la tradizione e la vita al presente si vive, senza ancore nel passato, con ogni ora, ogni giorno agli altri non uguali. Un luogo nel quale, per il futuro, sono ignoti desiderio e bramosie. Sì, quello che sogno è un posto dove si ama senza condizioni e senza possedere, dove non ci schiavizzano leggi, famiglia o riti, idoli, miti o dei. Già, sogno sovente un mondo dove gli umani sono liberi: Liberi di stare da soli o tra la folla, di abitare in mezzo al deserto, in collina o sulla montagna, senza chiedere il permesso o grazia né rendere conto a chicchessia. Liberi di solidarizzare con ciascun sofferente o di stringere al petto tutti, proprio tutti i viventi, senza traccia di scelta né distinzione. Liberi di fare l'amore con chi ci piace e a cui piaci. Liberi di volare con la mente, senza impedimenti di sorta, sul concreto e sull'astratto, sulla terra, lassù in cielo o nell'Infinito senza tempo.
Giro per la strada e non so dove sei, ti vedo dappertutto e non sai quanto ti vorrei, e adesso che te ne sei andata e forse non ritornerai mai più, mi manchi, mi manchi.
Io che ti ho sempre allontanato dai pensieri miei, ma per averti ora con me non so cosa darei, e giorni passano lenti e chiedo perché non mi chiami più, mi manchi, mi manchi.
Provo ad immaginare che cosa fai, e ti vorrei telefonare ma so che tu non parlerai, non è così che doveva andare quante cose non ti ho detto, mi manchi, mi manchi.
Ho pensato all'illusione che ti ho dato, ai pensieri che non ho ascoltato, al vuoto che lasci nella mia vita che senza di te non ce la fa più, mi manchi, mi manchi.
La sera viene... Viene ed è un dolce arrivo! Nel letto della mia buia stanza Proietto la tua immagine Ti rivedo con me che mi sorridi Ti rivedo con me che mangi un panino Ti rivedo con me nell'auto Ti rivedo abbracciata a me impaurita E piena di dubbi La tua immagine rimane fissa nella mia mente E nel mio cuore In quel momento mi sembra di averti accanto Sento il tepore del tuo corpo Per un attimo sembra reale Tu sei qui con me!
Aspetto tutto il giorno che la notte sia matura, quando si aprono i portoni del silenzio, e per magia tutti i sogni iniziano a parlare. Mentre i desideri prendono forma lasciando cadere per qualche ora le vesti di fantasmi, sconfinando nella libertà più totale limitandosi di non varcare in quella altrui. Anime che volano come se si fossero liberate dalle catene dell'eternità, e tutti sembrano fantasmi mentre le finestre diventano occhi spenti che dormono nel silenzio più totale, nell'attesa che si aprano i portoni dei palazzi ed il sole cuoce le aiuole dei giardini allagando invadente le stanze di tutto il mondo.
Agghiacciante l'atmosfera: un silenzio pesante, un silenzio che sembra dire fin troppo. Un silenzio a metafora di assenza, di mancanza, di un niente che c'è, è da me orrendamente percepito. Ho paura di me stessa, che consapevolmente mi accorgo e sommessamente accetto. Sento dentro il nodo stretto ed insolubile che vorrebbe dissolversi lacrima dopo lacrima; Ma sono stanca, non ho la forza per abbandonarmi a ripetuti sussulti, sinonimi di un pianto che non giova.