Il vivere in un attimo ogni più piccolo minuto atteso nel tempo come acqua nel deserto la chiave di una vita per aprire una porta il sibilo di un pensiero che attraversa la mente la carezza d'uno sguardo che si posa su un viso la luce di un sorriso che irradia una sera la forza di un idea che scuote un mondo la dolcezza di un istante che dura in eterno la rabbia di una lacrima che resta sull'orlo il calore di un abbraccio il ricordo di una vita la tristezza di un'altra la perfezione di un momento il respiro nella notte tranquillo per una volta nel vedere le cose nascoste le stelle nei tuoi occhi illuminano la mia strada
Io verrò a cercarti anche quando nessuno si ricorderà di te. Io ti sognerò anche quando la gente avrà smesso di sognare. Io getterò di là dal muro la mia maschera ipocrita che mi fa scrivere versi, quando tutto sarà già stato scritto. Io calpesterò le vie battute dai poeti e dai sognatori quando gli uomini avranno lasciato le loro impronte di carne sui marciapiedi. E quando sarai lontana e la notte calerà sui miei giorni, e tu solo una goccia d'acqua nell'oceano io verrò a cercarti.
Non è un cuore, perdio, è un sandalo di pelle di bufalo che cammina, incessantemente, cammina senza lacerarsi va avanti su sentieri pietrosi.
Una barca passa davanti a Varna "Ohilà, figli d'argento del Mar Nero! " una barca scivola verso il Bosforo Nazim dolcemente carezza la barca e si brucia le mani.
Una terza persona dal nostro parto ossigenata con il sangue delle parole con la saliva di mille notti insonni con le rughe del nostro percorso con i capelli sul cuscino della sofferenza Una terza persona con il corpo filiforme sempre teso al mondo che piove sulle sue tenere viscere debole come un uomo di razza uomo Una terza persona con il cuore sulle barricate mentre sogna "l'incorruttibile" Robespierre o piange sui gigli gialli al giorno del suo compleanno Una terza persona con le mani da fresatore i polpastrelli da pianista di blues sopra tastiere di ribellione e magiche note di vita. Siamo noi amore.
Avanzerò per critica per la fallibilità di tutte le mie congetture per demarcare l'assoluto tempo dell'inspiegato con la prospettiva di una vita di ipotesi confutate grazie sig. Popper**
Ridurmi cenere araba fenice nello specchio della natura forma-mentis di abbandono alle origini della vita. Ridurmi alla spontaneità dei bisogni per tremare, irrigidire al gaudio della pura sopravvivenza geniale grado massimo del mio patrimonio genetico Ridurmi finalmente uomo gravido di sensazioni ossificate dai tempi ricercatore di voli percettivi Ridurmi.
Ti vivo, amore, per immagini per strane linee verticali che deformano la tua assenza... Sono come le anatre assetate sul miraggio: tra il cielo troppo lontano e lo stagno asciutto della morte.
se solo potessi ritagliare da ciascuna delle tue storie la parte preziosa, se potessi liberarle dai loro epiloghi imposti, sfrondarle dalle loro anoressiche disillusioni, estirpare i voltafaccia meschini, bruciare i disincantati addii e trattenere soltanto il "prima", il tutto cioè che precede d'un soffio la consapevolezza.
Quell'immenso meraviglioso tutto che ignaro troneggia sull'orlo d'uno squallido baratro di verità svelate.
Pensale ad una ad una accanto, unite dal filo della memoria: gemme di prorompente vitalità, deflagrazioni di irragionevole passione, terremoti di istintiva sensualità.
Ad ogni passo sentiresti il loro calore scottarti i seni, ad ogni respiro il loro profumo inebriarti la mente, ad ogni sguardo il loro splendore accecarti la vista.
Se solo potessi…
se solo potessi cingerti al collo quella collana di diamanti purificati.
Ti voglio amare nell'utopia invalicabile dentro la pura realtà della natura varcando ogni spazio temporale voglio disvelare alla ragione la febbre dell'estasi la simbiosi di due essenze fecondate Ti voglio amare nel cromatismo abbagliante pioniere delle tue emozioni eremita dei chiassosi desideri creativo estemporaneo di ogni moto pulsionale Ti voglio guardare senza vincoli di leggi ottiche desiderarti nuda alla tridimensionalità cubista magnifica generatrice della mia metamorfosi Ti voglio guardare nella debolezza delle sensazioni voglio fremere congiungermi col tuo seme onirico liberare l'inconscio l'irrazionale dissetarmi delle intime realtà occultate saremo anime astratte percezioni visive in movimento saremo l'eterna suggestione della libertà.