L'amicizia è il frutto della conoscenza tra persone diverse, modi di pensare. Una persona si fida del suo amico, puoi esprimergli tutti i suoi sentimenti. Un fiore azzaurro s'accosta al fiore rosa, il sole alla Luna. Il mattino è la continuazione della notte, un ultimo pensiero dallo sbadiglio nato; Un segno di pace: l'amicizia! In Volo, il nuovo giorno è vicino... dentro, dal mare della vita un'onda nasce, due mani unite in una goccia di speranza: Amore!
È un giorno come tanti mentre sto sulla grata della mia finestra le mie lacrime scendono per te goccia dopo goccia riempio un ampolla di vita un ampolla di lacrime di te. Ricordo la tua mano mentre la notte mi cerca mentre i sogni bussano all'uscio. Ricordo, ricordo te la gioia di vivere ed esistere e sento la tua mano, ma le mie lacrime scendono continuamente.
Kruptadìe philòtes Accoglimi sul tuo seno di amante, fra i tuoi capelli neri spettinati dove sussurrerò come fa il vento che non sa di farlo.
Se, come un animale, mi esalterò fra le tue braccia bianche e ti farò piegare le ginocchia, si spezzerà il silenzio del mio rimorso muto.
Le stelle son lontane, ma non da questo cielo: dai prati rugiadosi ove non piango, dalle affollate sale ove non rido, dai campi di battaglia che non calco.
Per questo ora ti abbraccio, tu che dai questi brividi alla pelle e irrighi questa scorza di piacere
Il mio credo La schiera coscienziosa dei dubbiosi e degli indagatori a tempo perso vive col beneficio d'invetario che può rendere vago anche il tormento, diluisce spesso il male della vita nel fiume già melmoso della storia. Basta provare a vivere nei giorni i parti presuntuosi della mente a constatare il nerbo del reale. Se il passato è perduto, e se il futuro recalcitra ai progetti la verità violenta del presente dà la misura della sua realtà con la perseveranza del dolore.
Ma tu avevo in mente di farti vedere le mie piante sacre, non grasse ma secche parole di niente.
Avevo in mente di darti la pace ma tu scappi sempre vento disperso in un modo o nell'altro ed io ti riaspetto in un modo o nell'altro stanco ed immenso.
Avevo in mente di farti sentire qualcosa che viene da dentro ed esplode avessi coraggio... ma ho paura di perdere quel poco che ancora ci tiene sospesi in un modo o nell'altro ma tu mi consoli dicendo "sei pazzo" è nella testa -mi dici- nella mia testa che domina caos nell'anima, domina cosa?
Ho dentro un concerto stonato che preme che guida e mi lascia poi riprende mi schiaccia ma tu, danzi sempre al soffio del cielo ed io sento musica affranta e curata ripetermi cinica e dura che niente ritorna ed amare non basta.
Ma tu dici niente sotto controllo semplicità e che il tempo dirà quello che ora nessuno sente. Ma tu sei tu. E il resto è banale ovvietà che perdura amore che dura che fa paura.
E adesso? E adesso? Adesso che il tuo sole è scomparso che fai? Adesso che le tue luci si sono spente, adesso che il vento e'cessato, adesso che tutto e'deserto, che il buio ti opprime che il freddo ti copre che fai? Adesso che hai chiuso il tuo cuore in un'urna d'acciaio che hai scacciato i fantasmi che ingannevoli ti addolcivano il cammino che fai? Che fai adesso? ... non so... ma sono ancora in piedi!
Mi piace il tram giallo d'inverno, il tram numero diciannove che porta a Roserio. Non ho mai saputo dove fosse Roserio, mi appoggiavo ai vetri appannati, disegnavo scacchiere sulla città stringevo i libri in braccio. "Hai già il titolo della tesi? " La geometria delle linee ferrate conduce verso l'infinito. "Cosa farai dopo? " "Vorrei essere pagata per studiare. " Non ci sono riuscita continuo a pagare per studiare.
E la piazza accoglieva, nella sua rettangolarità, migliaia di persone manifestanti. E io ero lì tra quella gente. Ci distingueva il colore della pelle, gli occhi a mandorla ma il mio cuore era con loro. Quelli cantavano e io con loro, quelli parlavano e io con loro, quelli dormivano e io con loro... ma l'urlo di morte scosse la piazza e del sit-in si fece strage. Corpi stramazzanti a terra, sibili e boati nella notte... Le pallottole d'acciaio infuocate falciavano le gambe di quelli che fuggivano... e quelli morivano, e io con loro...