Uno sparo, il volto sfregiato, la notte calata tra noi ragazzi, No! Aspetta! La notte ancora non c'è, sebbene sia vicina; Per ora è solo l'imbrunire... ma, tu continua a vivere; La tua giornata, quel percorso disegnato, ieri, sul muro della nostra stanza non apparteneva già al passato... esprimeva un tracciato di ciò, che sarebbe stato. Tu! l'incoscienza del futuro m'hai in quel momento abbracciato e, dato un bacio; mi hai inserito nel tuo dipinto, colorato fino all'inverosimile, quando poi, terminato con il tramonto l'hai firmato... e disteso su di un piano, nell'attesa, che il primo raggio di luce illuminasse i contorni di questa meravigliosa fotografia. Arcobaleno Ho camminato... Vento, Nell'aria fiori Tende su! Occhi aperti Lungo la mia strada. Lavori in corso Una società Metteva paletti, Poche luci Anime giù Una "A" Un alfabeto che comincia Questa strada di periferia. Braccia aperte Su! Arcobaleno: Colori dispersi Illuminano i persi Di tante menti deserte. Autunno Foglie gialle cadono Capelli bianchi nascono Fuori, L'autunno alle porte Bussa forte. La chioma dei capelli Dal vento smossa, Un giorno pieno di colore, Una notte è ¦scossa Di dolore; Il colore dei tuoi occhi I colori di un disegno Un dipinto, e In quel Mi sono intinto.
Quando puoi chiamarlo amore? Quando senti la voce più dolce e leggera che ti entra dentro senza fermarsi; quando vedi due occhi che vorresti guardare per ore, incantata, ma la tua nemica più grande, la paura, ti concede solo qualche secondo; quando basta sentire il suo nome, che ha una forza maggiore di qualsiasi contatto; quando la tristezza può volare via senza tornare, se davanti ha un suo semplice sorriso; quando lui è vicino più di quanto tu possa sognare e un fuoco dentro di te non riesce a trovare acqua per placarsi; quando pensi che vorresti dargli un bacio che ancora non conosce. Questo penso sia l'amore: il sentimento più nobile e profondo, ma allo stesso tempo crudele e ingiusto, perché vede protagonisti coloro che, solamente per uno sguardo, darebbero ogni cosa posseggono.
Paura di non essere ciò che vorrei nostalgia di me in un domani, lontano solitudine che riempie tutto ciò che è vano.
Vorrei essere per un giorno chi non sono, altro me, libero da se stesso, libero da pretese, da attese, libero da quel senso di mancanza che strozza il fiato e incatena ogni speranza
Che lacera i sogni e ce li semina intorno ci canta la strofa e mai il ritornello ci ricorda la vita, la realtà, e non ci regala mai un sorriso domani verrà, non oggi, aspetta, spera che la morte verrà...
Ma noi chiediamo amore e non crudeltà, non arida saggezza, ma spensieratezza, senza dolore, senza passato, solo il futuro nel presente cambiato...
E vivo, e mi dispero, solo, su questa terra che è grande immensa, lontana solo, per sempre...
Mi avevate illusa, ho sofferto moltissimo, ma ho tirato avanti anche se stavo male; ora, sentendo che forse parlate male di me, non sto peggio. Anzi ho ancora più voglia di riprendermi, di farvela vedere e di godermi la vita in ogni sua sfumatura, in ogni suo angolo più nascosto. Questo lo devo a voi, sì proprio a voi, quelle persone che mi hanno ferito ma che allo stesso tempo mi hanno dato la forza di continuarmi a migliorarare, solo per rinfacciarvi tutto quello che mi avete fatto. È strana la vita: il giorno prima stai male a causa delle persone, mentre il giorno dopo vorresti proprio ringraziarle, per averti fatto spffrire, perché così facendo non si sono accorte che hanno svegliato in te quella grinta, quella forza che neanche tu pensavi di possedere. Vi devo proprio dire una cosa: Grazie per tutto.
Luna, dea del buio, ogni notte sorgi per rischiarare il pianeta. Luna, perla d'oriente, nata per contrastare la luce del sole. Tu, luce fioca e pallida e argentata, vegli sul nostro mondo donandoci sogni incantati. Luna, compagna di viaggio di noi, viaggiatori della notte che viviamo ogni giorno con la speranza di rivederti ancora una volta. Luna, unica amica sincera si tutti, tu vedi tutto ciò che succede e a te ognuno affida i propri segreti, nella speranza che essi si avverino. Tu, unico conforto, d'ognuno di noi che dopo una giornata passata al sole, l'odiata luce, infondi calore senza rattristare il nostro cuore.
Di cercarti mai stanca Senza te io non vivo Voglio ancora trovarti, per poi averti e tenerti nei miei giorni a venire. Sarai tu il mio respiro, la mia luce e la strada, un rifugio sicuro, il punto certo nel cielo. Sarai sole e la notte, sarai mare e anche stelle. Sarai un bacio, un abbraccio uno sguardo, un sorriso. La mia pelle, il pensiero. Tu sei l'acqua ed il fuoco. Sei la vita e la morte Sei di un attimo eterno tutto il meglio: l'immenso Tu sei tutta me stesso Tu sarai in me………. per sempre Tu per me sei l'amore.
Il vento: Avete mai provato la solitudine? È quella stranissima sensazione che si prova guardando negli occhi della gente comune. È uno stato d'animo che ti rende fragile e sensibile al sol tocco di un'ala. È una paura che ti rende viva e ti fa reagire, ma come un soffio ti può spazzar via.
Vivo nella notte, il buio è il mio compagno più fedele, il freddo il mio amico più caro. La luna la mia girovaga amica, le stelle le mie infinite sorelle di mondi lontani. Io vivo immersa nel nero abisso, nelle soffici nebbie, nei forti temporali, i miei occchi ristagnano in tanto splendore si perdono nell'oscuro blu del cielo, si confondono col bianco grigio della nebbia, risplendono al lume della luna, scintillano al luccichio delle stelle. Io creatura della notte, malefica e benefica a modo mio, io creatura della notte, seguace delle ombre, Io creatura della notte, custode dei mille volti del mondo Io creatura della notte, custode del passato, protettrice del presente, guardiana del futuro.